11 Maggio 2022
Riccardo Chailly, Direttore Musicale del Teatro alla Scala e Direttore Principale della Filarmonica della Scala, a Il Giornale d'Italia:
"L'integrazione tra grandi autori del passato spiega il senso della costruzione di questo programma. Tutti i brani che eseguiamo sono capolavori uniti da una frequentazione personale che per anni ha avuto la possibilità di creare una rete internazionale del linguaggio dalla "nuova musica", che oggi chiamiamo '900 storico. Apriamo con una breve composizione di Campogrande che festeggia l'apertura con un brano positività. Si cerca il segna di positività che questa musica e questo programma vuole dare alla città di Milano.
Ci sono due conflitti che stiamo vivendo: il primo è con la pandemia, l'altro è la convivenza con un danno enorme che è la guerra. Ho fatto un'intervista oggi su Repubblica per sottolineare quanto sai difficile convivere con un conflitto ondiale come questo. La musica deve avere la forza di poter astrarre dal mondo reale e dagli orrori che stiamo vivendo, poter sognare, avere un momento di distensione interna, lenire il dolore".
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