14 Settembre 2021
Chiara Beria di Argentine, Presidente del Premiolino 2021, nel corso della serata afferma ai microfoni de Il Giornale d'Italia: "In questo anno abbiamo dovuto rimandare il 60°, anno in cui il mondo dei giornali e delle televisioni non si è mai fermato, quindi è anche un riconoscimento a chi in questi mesi durissimi ha fatto un lavoro eccezionale, spesso negli ospedali, vedremo delle inchieste televisive stupende, che resteranno sul tema della pandemia, ma anche degli immigrati e altri temi.
Oggi saranno presenti i new media e le televisioni, il problema spesso non è il mezzo ma i contenuti. Vedrete collegamenti anche con l'estero, in particolare con Alberto Cairo da Kabul, per il suo Diario da Kabul, noi pensiamo che difendere i giornali italiani significa difendere in primis la nostra lingua italiana, la nostra identità e posti di lavoro per i giovani".
Sull'importanza del mondo della comunicazione nella ripartenza del paese il Presidente: "Fare chiarezza ed evitare alcuni spettacoli televisivi e fake news. Bisogna dare l'informazione giusta e naturalmente davanti all'ignoto si procede, però va fatto con sincerità, buona fede e preparazione. Sicuramente i grandi esperti medici erano in ospedale, non erano in televisione. Almeno quelli che conosco qui a Milano", conclude.
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