16 Giugno 2021
Il Sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer, in occasione del Prix Italia 2021, ha affermato ai microfoni de Il Giornale d'Italia:
"Quella digitale è stata un'esperienza positiva che ci ha permesso di raggiungere i nostri spettatori che non potevamo accogliere nel teatro e di estenderci a livello internazionale, trovare gente che si interessa alla musica. Naturalmente è stata anche un'esperienza strana, io sono stato molte volte nel Teatro a seguire concerti da solo e alla fine manca comunque qualcosa, manca la risposta degli spettatori. Naturalmente, ti dà l'impressione di saltare in una piscina dove all'ultimo momento ti accorgi che non c'è acqua. E' stata comunque una bellissima esperienza perché abbiamo avuto dei numeri pazzeschi" .
"Ho due idee diverse: una di queste, già sperimentata a Vienna, riguarda un sistema che permette di trasmettere 45 opere e balletti ogni anno. E poi comunque quest'idea che abbiamo avuto il 7 dicembre di concepire uno spettacolo per la televisione. Naturalmente, senza pubblico far venire cantanti provenienti dal mondo intero che cantano brani popolari e famosi senza applausi dopo è una cosa particolare. Abbiamo dunque pensato di inventare una nuova forma più ordinata.
Con il ritorno degli spettacoli in presenza c'è il ritorno dell'emozione, quella che si può avere quando si segue uno spettacolo dal vivo e poi semplicemente risentire il suono dell'orchestra è una bella esperienza dopo mesi di dieta", conclude.
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