28 Ottobre 2025
Milano, 28 ott. (askanews) - Pensare la propria azienda attraverso la relazione con l'arte, con l'obiettivo di fare della creatività un motore di innovazione, anche se si tratta di una società attiva nel settore della tecnologia. È la scelta di un'impresa di Novara, il Gruppo Zenit, che si occupa di trasformazione digitale e ha una sede anche in Kerala.
"Gruppo Zenit - ha spiegato ad askanews il CEO Giuseppe Barbera - è un'azienda che è divisa tra due continenti, Italia e India, e in tutti i due continenti per noi l'arte è molto, ma molto importante. Come è nata l'arte in Gruppo Zenit? È nata per sbaglio, è nata per il lavoro, nel senso che 25 anni fa è arrivato un artista novarese, che mi ha chiesto, visto che noi produciamo tutta la parte di comunicazione, tutta la parte digitale, di fare il suo sito Web. Da qui è partita una relazione con l'artista".
Una relazione che poi si è allargata, è cresciuta e ha portato a continui scambi tra il mondo dell'impresa e quello dell'arte. "Mi piace parlare di umanesimo tecnologico - ha aggiunto Valeria Fazio, Culture & Communication Lead del Gruppo Zenit - perché è veramente un'azienda in cui arte e tecnologia, ma arte tra l'altro analogica, non digitale, entrano a lavorare assieme. L'arte cosa fa? Unisce gli opposti, va al di là degli schemi, vede significati, simboli laddove prima non c'erano, riusa alcuni oggetti e li trasforma".
L'arte insomma viene vista qui come un modello per pensieri meno scontati, ma anche come qualcosa in più. "Nei prossimi anni - ha aggiunto Fazio - ci sarà bisogno di pensare l'ignoto. E da questo punto di vista mettere e unire gli opposti, trovare nuove strade, porsi domande strane, a noi funziona, grazie alla continua ispirazione dell'arte".
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