27 Ottobre 2025
Trieste, 27 ottobre 2025 - Presso l'hotel NH di Trieste si è tenuto uno dei tanti seminari di AIL dedicato ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Ph- (come trombocitemia, policitemia e mielofibrosi) e ai loro familiari e caregiver. A fare gli onori di casa è stata la Presidente AIL Trieste, Tiziana Benussi: "Siamo veramente contenti, oltre che compiaciuti dell'affluenza, di ospitare a Trieste questo evento che permette un incontro tra pazienti e medici. Soprattutto in questo momento, in cui è molto importante proprio per i pazienti avere qualcuno alle spalle che li possa supportare e anche considerare in maniera adeguata".
Presente anche il Direttore UCO Ematologia dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, Francesco Zaja: "Quello di oggi, organizzato dall'AIL qui a Trieste, è un incontro molto importante. Una giornata in cui diamo la possibilità ai pazienti affetti da malattie mieloproliferative di incontrarci per poter discutere insieme a loro relativamente a problematiche e tematiche inerenti queste malattie. Si tratta di un gruppo di malattie terapeutiche che può presentare problematiche di vario tipo e che in questi ultimi anni si è caratterizzato anche per nuove scoperte, che hanno permesso nuove opportunità terapeutiche per questi pazienti. È una giornata molto importante per discutere dei problemi dei pazienti e di quelle che saranno le nuove opportunità terapeutiche".
Tanti i temi trattati nel corso del seminario, nel quale i pazienti hanno avuto la possibilità di raccontare la propria esperienza e confrontarsi direttamente con gli esperti per ricevere delucidazioni e approfondimenti inerenti le loro patologie. A sottolineare l'importanza dell'iniziativa è stato Giampiero Garuti, rappresentante del Gruppo Pazienti AIL MMPh-: "La prima cosa che desidera un paziente è guarire, ma ha tutta una serie di altre problematiche relative e legate alla sua malattia che non sono semplicemente mediche ma sociali, di ogni genere. Come attività di volontariato ci occupiamo dei pazienti a tutto tondo, non soltanto come se ne occupa un medico, ma come se ne occupa un paziente fra i pazienti".
AIL conferma ancora una volta la volontà di creare un connubio tra ricerca scientifica ed empatia, concentrando i propri sforzi nel tentativo di evitare di rendere il paziente un soggetto passivo. Una delle principali missioni dell'associazione è quella di sensibilizzare le persone assistite e le loro famiglie circa le novità e le prospettive nel campo della ricerca.
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