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Bologna, due finti carabinieri rubano soldi e gioielli per 1mln € ad anziana, arrestati un 31enne e un 39enne italiani per truffa - VIDEO

I due uomini sono riusciti con l'inganno a convincere l'anziana a farsi consegnare tutti i gioielli e i beni preziosi, dal valore complessivo di un milione di euro, per poi fuggire

01 Agosto 2025

Si erano presentati alla porta di un’anziana residente nella zona dello stadio, a Bologna, fingendosi carabinieri. Con tono deciso e un atteggiamento sicuro, le avevano riferito di dover eseguire un controllo, facendo intendere che fosse in corso un’indagine legata a un presunto furto appena verificatosi nella sua abitazione. Ingannata dalla credibile messinscena, la donna ha aperto la porta, ignara che stava per cadere vittima di una truffa ben organizzata, che le sarebbe costata beni e gioielli per un valore complessivo di circa un milione di euro.

L’episodio risale allo scorso mese di maggio. I truffatori, due uomini italiani rispettivamente di 31 e 39 anni, sono riusciti a conquistare la fiducia della vittima al punto da farsi accompagnare in ogni angolo della casa, incluso il caveau dove la donna custodiva i suoi preziosi. Fingendo di effettuare controlli accurati, si sono mossi tra le stanze con apparente professionalità, per poi dileguarsi improvvisamente, facendo perdere le proprie tracce.

È stata proprio la loro fuga repentina a insospettire l’anziana. Solo in quel momento la donna si è resa conto che i due avevano sottratto ogni oggetto di valore presente nell’abitazione.

Le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona si sono rivelate decisive per le indagini. Gli agenti della Polizia di Stato di Bologna sono riusciti, grazie a quei filmati, a identificare i responsabili: i due erano stati ripresi nel momento in cui entravano nell’edificio e poi, poco dopo, mentre si allontanavano con la refurtiva a bordo di una moto di grossa cilindrata, risultata dotata di targhe false.

Dall’inchiesta è emerso un contesto criminale più ampio. I due uomini facevano parte di due famiglie residenti in Piemonte, nelle province di Vercelli e Torino, che operavano nel Nord Italia spostandosi con un camper. Al suo interno venivano trasportate le motociclette, utilizzate per muoversi agilmente e per individuare potenziali bersagli da colpire.

I due presunti autori del colpo sono stati arrestati lo scorso 28 luglio nella provincia di Rimini. Nel corso delle perquisizioni effettuate a loro carico, gli inquirenti hanno rinvenuto numerosi oggetti considerati rilevanti per l’indagine: attrezzi da scasso, una consistente somma in contanti, gioielli sospetti di provenienza illecita e una motocicletta. Entrambi risultano avere precedenti penali specifici per reati contro il patrimonio.

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