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"Cucù" al posto di "Gesù" in una scuola, Pubble (Ceccantoni): "Nel tentativo di non offendere nessuno, offendono tutti. Minoranze trattate come decerebrati" - VIDEO

Paola Ceccantoni del canale Pubble dice la sua riguardo alle modifiche apportate da una scuola di Padova al testo di una canzone per la recita di Natale. "Questa non è tutela ma la più becera ignoranza che si siede in cattedra con tutta l'ignoranza di quelli che meno sanno e più vogliono spiegare agli altri. I benpensanti"

24 Dicembre 2023

Continua a far discutere la scelta di una scuola di Padova di inserire "Cucù" al posto di "Gesù" nel testo di una canzone della recita natalizia. Una decisione presa per non offendere le minoranze etniche, come spesso accade, ma che può invece rischiare di "offendere tutti". È l'analisi che ne fa Paola Ceccantoni, vero nome del canale YouTube Pubble.

"Cucù" al posto di "Gesù" in una scuola, Pubble (Ceccantoni): "Nel tentativo di non offendere nessuno, offendono tutti"

"Sapete cos'è l'arroganza dell'ignoranza? È quando in una scuola elementare di Padova si decide di fare la recita di Natale e Gesù lo chiami Cucù. Così nel tentativo di non offendere nessuno li hai offesi tutti. Sembrano quelli che mettono la foto dei figli con lo smile sulla faccia. Una cosa che ti chiedi 'chissà se gli è mai venuto in mente di non postarla proprio quella foto', ma una volta che hai deciso e faccelo vedere 'sto rampollo, 'sto delfino della casata'. Ecco, col presepe uguale, ci sono un sacco di cose da poter far fare ai bambini se non vuoi andarti a impelagare. Che poi 'ste minoranze pensano di trattarli come i panda del Wwf e poi li trattano come decerebrati. Non è che se lo chiami Cucù quelli non capiscono. 'Ah, è la storia di Cucù, allora va bene'. Poi non è manco vero che si offendono perché la religione islamica in realtà ha una grande considerazione per il profeta Gesù e ne riconosce la natività. Questa non è tutela ma la più becera ignoranza che si siede in cattedra con tutta l'ignoranza di quelli che meno sanno e più vogliono spiegare agli altri. I benpensanti".

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