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Alluvione in Emilia Romagna, a Conselice acqua alle ginocchia e topi morti: la sindaca ordina l’evacuazione

L’ordinanza obbliga i cittadini con le case allagate a lasciare le abitazioni. Il centro vaccinale locale è preso d’assalto

26 Maggio 2023

Tra le cittadine più colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna c'è Conselice, dove gli abitanti devono fare i conti con l'acqua fino alle ginocchia in cui galleggiano cadaveri di topi morti. Dal Comune è arrivato l’ordine di evacuazione delle case per forti rischi sanitari. La sindaca, Paola Pula, ha firmato un’ordinanza che impone ai cittadini delle zone rimaste allagate di abbandonare le proprie case per motivi igienico sanitari.

Alluvione in Emilia Romagna, a Conselice la sindaca ordina l’evacuazione

L’evacuazione, presa in accordo con Giunta e sentiti i capigruppo, "si è resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall’abitato di Conselice, dovuta alle grandi quantità di acqua presente sul territorio. La pericolosità della situazione è legata strettamente, e unicamente, al contatto con le acque stagnanti".

La situazione nel piccolo comune con meno di 10mila abitanti è grave, alcune zone sono diventate una palude e i filmati che circolano sui social lo testimoniano. "Siamo qui con i topi morti – ha raccontato un abitante del Paese – pensa un po’ come siamo messi. Quante malattie possono esserci?".

Preoccupati dell'elevato rischio di trasmissibilità della malattie, il centro vaccinale della zona, dove dalla mattinata di venerdì 26 maggio 2023 si forniscono dosi di antitetanica e contro l’epatite A, è stato preso d’assalto. Stando a quanto ha riportato la testata locale Corriere Romagna è in arrivo anche un camper mobile da Bologna per rinforzare l’organico, con le postazioni vaccinali che sono salite da 3 a 7.

Alluvione in Emilia Romagna, l'ordinanza di evacuazione a Conselice

"La sindaca di Conselice, Paola Pula, in accordo con la Giunta e sentiti i Capigruppo, ha appena firmato un’ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari", si legge nella nota del Comune. "La misura si è resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall’abitato di Conselice, dovuta alle grandi quantità di acqua presente sul territorio. La pericolosità della situazione è legata strettamente, e unicamente, al contatto con le acque stagnanti".

"Il nostro unico obiettivo è quello di salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone - ha dichiarato la sindaca Pula - Siamo in una situazione difficile ma, insieme, ne usciremo e voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per questo. Al momento non ci sono emergenze sanitarie ma il ristagno dell’acqua, il mancato funzionamento delle fognature, le possibili interruzioni nell’erogazione dell’acqua potabile, la presenza di rifiuti non smaltiti, rendono rischioso permanere nell’abitato ancora allagato".

"I canali Zaniolo e Destra Reno – ha affermato Elvio Cangini, direttore dell’area tecnica del Consorzio di Bonifica Della Romagna Occidentale – ricevono acqua molto lentamente a causa dei grandi afflussi idrici che hanno investito il territorio. Per questo motivo stiamo lavorando incessantemente, utilizzando anche oltre 50 idrovore per riversare le acque verso i fiumi Reno e Santerno. Nonostante ciò, e a causa della particolare morfologia del territorio, si prevede che la situazione possa risolversi non prima di una settimana”.

“Le condizioni ambientali e il quadro tecnico delineato – ha aggiunto Raffaella Angelini, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica Ausl Romagna - rendono la situazione meritoria di attenzione, anche alla luce delle previsioni effettuate dal consorzio di Bonifica sui tempi di deflusso delle acque".

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