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Guerra in Ucraina, un anno di bugie da parte delle nostre presstitute del mainstream - VIDEO

E' passato un anno dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ed è un anno che ci sentiamo ripetere all'infinito la stessa melodia: cioè che c'è un aggredito e e un aggressore e che noi dobbiamo difendere l'aggredito"

22 Febbraio 2023

E' passato un anno dall'invasione della Russia in Ucraina ed è da un anno che ci sentiamo ripetere all'infinito la stessa melodia su tutte le tv del mainstream: c'è un aggredito e c'è un aggressore e noi dobbiamo difendere chi è stato aggredito, indietro non si guarda. Pensate è passato un anno e ancora a nessun canale televisivo è venuto in mente di dedicare una puntata per andare a scoprire quali siano state le vere cause di questa guerra, cioè tutto quello che è successo prima del 24 febbraio scorso.

Guerra in Ucraina, quando Porošenko: "Verremo a bombardare i bambini russi"

In fondo con una guerra così importante alle porte di casa moltissima gente vorrebbe sapere come siamo arrivati fino a questo punto no? Ma nessuno fra i direttori di rete è mai venuto in mente di fare un programma su quello che è successo dal 2014 fino al febbraio scorso. Come mai? Lo dico io come mai: perché nel 2014 a Kiev c'è stato il colpo di stato organizzato
dagli americani che hanno rovesciato il legittimo presidente Janukovyč e hanno messo al suo posto
il nazista Porošenko. Lo ricordate Porošenko no? Quello che diceva i suoi connazionali russi 'i nostri bambini andranno a scuola i vostri invece dovranno nascondersi nelle cantine perché dovremo bombardarvi'. Ecco perché nessuno vi racconta quella storia perché brutto dire che gli americani hanno rovesciato un governo democraticamente eletto per mettere su un nazista e preparare l'Ucraina per combattere la Russia.

Invece noi ci sentiamo dire da Mentana, una sera sì e una sera no, che c'è un aggredito c'è un aggressore. Quello che è successo prima non è importante, quello che conta è chi è invaso. E non solo lo ripete fino alla nausea ma manda anche nelle altre trasmissioni suoi scagnozzi a dire la stessa cosa.

La censua quando si parla di guerra in Ucraina

Guardate Puente che esegue docile le istruzioni del suo capo in una trasmissione del mattino: "Guardiamo la realtà
qua c'è un paese invasore, c'è un leader della Russia che ha attaccato con delle scuse veramente false l'Ucraina e continua ancora a mentire su quanto sta accadendo in Ucraina, cioè se vogliamo parlare di cosa è successo nel 1900 o del 1800 possiamo anche farlo per in questo momento così facendo usciamo da quella che la discussione è vera e propria'.

Ma non c'è bisogno di parlare di quello che è successo nel 1800 nel 1900, caro Puente, basta andare indietro di otto anni, se
sei capace, per capire quello che è successo. In realtà nessuno in televisione ha il coraggio di raccontare la vera storia e ogni volta che una di quelle rare persone oneste ci prova viene regolarmente interrotta dal conduttore.

Guardate Franco Cardini, storico di ottima reputazione, che prova a spiegare in tv i veri motivi della guerra e guardate Mirta Merlino come lo interrompe subito non appena capisce dove stia andando a parare. "È almeno dal colpo di stato del 14 che gli occidentali in questi termini disattendono l'impegno preso con la Russia di non allargare ulteriormente a oriente il raggio d'azione della NATO che significa mettere il territorio russo sotto pressione".

Un caso simile è successo a Marc Hinnerot il corrispondente storico della raid a Mosca. Non appena accenna a ricostruire un po' di verità storica,viene subito interrotto da Roma e non gli ridanno più la parola. "Non solo gli americani ma probabilmente soprattutto gli europei scontano forse una colossale assenza anche di memoria storica, di comprensione delle dinamiche più profonde che ha subito la Russia nell'ultimo secolo e ripeto negli ultimi trent'anni e basta guardare ad esempio la cartina geografica per rendersi conto che dopo il crollo dell'Unione Sovietica chi si è espanso o si è allargato. Non è stata la Russia, è stata la NATO".

Gli americani circondano e provocano la Russia

Quindi lo vedete la verità storica nella nostra televisione è proibita è da trent'anni che gli americani circondano e provocano la Russia con basi NATO dappertutto, ma questo non si può dire. E' dal 2014 che gli americani hanno messo su un governo fantoccio in Ucraina, per prepararlo a combattere contro i russi, ma questo non si può dire. Bisogna raccontare a tutti che l'attacco di Putin è stato improvviso e ingiustificato eravamo tutti lì a raccogliere i fiorellini e di colpo è arrivato questo tiranno sanguinario che voleva ammazzarci tutti... oddio oddio dobbiamo difenderci. 

Pensate talmente ingiustificata è stata l'invasione dei russi che già due mesi prima, cioè nel dicembre 2021, l'unione europea aveva già concordato nel minimo dettaglio con la casa bianca quali dovessero essere le sanzioni da applicare alla Russia. Ce lo ha confemrato Ursula von der Leyen la scorsa settimana. Avete sentito bene: sanzioni studiate nel minimo dettaglio per una guerra che nessuno si aspettava, pronte già due mesi prima.

Inn realtà sono otto anni che la NATO prepara militarmente l'ucraina per combattere la Russia, e questo ce lo dicono gli stessi americani apertamente. Questo è il portavoce del pentagono nel maggio scorso che ci spiega come i successi militari degli ucraini siano dovuti a otto anni di addestramento da parte della nato. Non ci basta che ce lo dica al pentagono ce lo facciamo dire direttamente da Stoltenberg.

Il segretario della nato ha detto che che guerra non è iniziata nel 2022 ha detto, ma è iniziata nel 2014 quando noi abbiamo
iniziato ad addestrare le truppe ucraine per combattere la Russia. E Stoltenberg non si è lasciato scappare queste verità per sbaglio, lo aveva già detto altre volte. La NATO ha implementato il più grande rinforzamento della difesa colpita nella generazione perché la guerra non è iniziata nel febbraio 2014 è iniziata nel 2014. Hai capito Mentana, la guerra è cominciata nel 2014 non nel febbraio scorso perché hai così tanta paura di dirlo.

Accordi di Minsk del 2015

E poi c'è la faccenda degli accordi di Minsk del 2015, secondo i quali Kiev doveva riconoscere al Donbass lo status di regione autonoma invece di andare a bombardare. Accordi mai implementati però da parte degli ucraini perché in realtà gli servivano solo per guadagnare un po' di tempo e prepararsi alla guerra. Ce l'ha rivelato un grande candore la Merkel lo scorso dicembre: gli accordi di Minsk servivano all'Ucraina per guadagnare tempo. Non vogliamo fidarci della Merkel avrà bevuto un po' troppo magari? Ce lo conferma lo stesso Poroshenko, che gli accordi servivano solo per guadagnare tempo e prepararsi alla
guerra. "Ci siamo guadagnati otto anni per mettere a posto la nostra economia e per creare
il nostro esercito".

A questo punto c'è ancora qualche deficiente che vuole venirci a raccontare che Putin ha invaso all'improvviso senza un vero motivo, quando l'Ucraina è da otto anni che si preparava a una guerra che nessuno poteva nemmeno immaginare. Questa guerra è stata voluta, pianificata e finanziata dagli americani i quali poi hanno costretto Putin a intervenire militarmente ricattandolo col fatto che altrimenti l'Ucraina sarebbe entrata nella NATO. 

Lo hanno messo con le spalle al muro lo scorso febbraio, se non invadi l'Ucraina entra nella NATO e tu avrai i nostri missili a cinque minuti di volo da mosca. Se invadi sarai tu il cattivo davanti al mondo e noi ti metteremo tutte le sanzioni impossibili immaginabili. E' come la mossa degli occhiali quando giochi a dama. Se riesce a infilarti in mezzo l'avversario è fregato se muovi quello sotto io ti mangio di sopra se invece muovi quello sopra io ti mangio di sotto.

Lo hanno fregato. E così Putin ha dovuto scegliere tra due mali, cioè fra trovarsi la NATO in casa e invadere l'Ucraina è chiaro che ha dovuto invadere. Non aveva alternative. Ma basta per favore sentirsi dire che Putin ha invaso senza ragione perché veramente non se ne può più di questa barzelletta. Cioè ormai lo hanno capito anche i bambini quello che è successo.

Come ha cambiato opinione Bruno Vespa negli anni 

E a proposito dei missili NATO nel nel cortile di casa adesso vi faccio sentire un'altra prestituta nazionale: Bruno
Vespa. Perché Vespa oggi fa quello che si stupisce perché la maggioranza degli italiani non vuole più mandare armi all'Ucraina. La maggioranza della Repubblica italiana è contraria e questo posso dirlo per poco che questo mi dispiace perché significa che non ha capito fino in fondo quale battaglia si sta si sta combattendo da quelle parti. Bene adesso ascoltiamo Vespa cinque anni fa quando diceva giustamente che la nato è stata folle ad andare a circondare i russi con le basi militari dappertutto perché avrebbe chiaramente provocato una reazione russa sentitelo è sempre la stessa persona non è suo fratello. 

Vespa 5 anni fa: "L'Occidente ha sbagliato con Putin io sono sempre dell'idea che quando vinci non devi stravincere non devi umiliare lo sconfitto ma come gli è venuto in mente di mettere i missili in Polonia di pigliarsi ho capisco che l'Estonia la Lettonia la Lituania non vedevano l'ora perché perché Stalin se era preso così come come la grande manone di un cartone animato che si piglia il frugoletto e quindi avevano voglia. Ma come ti viene di farci la nato i missili lì dentro in casa di Putin in quella che è stata a casa di Putin.

Allora lo sai Vespa che è la colpa degli americani, lo sai che sono stati loro a provocare la Russia mettendo gli missili in casa e allora perché oggi non lo dici? Perché anche tu come tutti gli altri devi obbedire agli ordini degli americani e devi raccontare
continuamente la favoletta che noi siamo i buoni che Putin è un criminale. Aveva ragione Giorgio Bocca quando diceva che Vespa non è un giornalista ma è un servo del regime. "Io Vespa non lo considero un giornalista, lo considero un servo del regime".

Rampini: a nostra recessione economica è un bene perché è una punizione tremenda per Putin

A proposito di servi del regime ma vi rendete conto che mentre noi siamo qui a subire le gravi conseguenze economiche delle sanzioni abbiamo gente come Rampini che viene a raccontarci che in fondo la nostra recessione economica è un bene perché è una punizione tremenda per Putin. "Alla fine questa fosse la nostra recessione, lo dico con tutto il paradosso che questo esprime la nostra recessione forse sarà la prima vera sanzione economica che farà male sul serio a Putin perché l'unico modo per danneggiare Putin è ridurre i suoi introiti dalle vendite di energia".

"Facile parare dal tuo bello appartamento di New York con lo stipendio da nababbo vero Rampini, vieni qui a pagare il mutuo alla gente che rischia di perdere la casa per la recessione invece di fare il figo con leva e moscia e le bretelle copiate da Larry King. 

Quando Giorgia Meloni attaccava le sanzioni alla Russia 

E a proposito di sanzioni e di danni economici subiti dall'Italia, noi una volta avevamo una deputata molto agguerrita
che difendeva accanitamente i nostri interessi e invitava gli europei a non diventare il servo
sciocco degli americani. Ve la presento si chiama Giorgia Meloni. Anno 2016. "Se l'unione europea non si limitasse semplicemente a eseguire gli ordini del meritatissimo premio Nobel per la pace Barack Obama allora l'unione europea saprebbe che non ha alcun senso oggi forzare l'ingresso dell'Ucraina nell'unione europea e nella NATO portando inevitabilmente
avanti una crisi con la federazione russa nello stesso identico momento nel quale noi avremo bisogno della federazione russa per combattere per arruolare la federazione russa per combattere il dilagare il fondamentalismo islamico. Semplicemente la nostra posizione è l'Italia ritiri immediatamente il proprio sostegno alle sanzioni contro la Russia. Abbiamo
presentato una mozione vedremo come voteranno i colleghi quando questa mozione arriverà in parlamento l'Italia si faccia piuttosto promotrice di una risposta politica alla crisi con la federazione russa e sulla crisi Ucraina e speriamo che una volta tante concludo davvero si possa difendere i nostri interessi invece di fare i servi sciocchi di interessi
altrui".

Ecco adesso invece a farci fare i servi sciocchi degli interessi altrui ci pensa direttamente lei, come capo del governo avete visto che bella gira volta? Mi raccomando votatela di nuovo l'anno prossimo alle europee con lei sì che andiamo sul sicuro. gli interessi della nostra patria sono davvero in buone mani con la Giorgia.

 Volodymyr Zelensky era favorevole a una riappacificazione fra russi e ucraini, poi sono intervenuti gli americani 

L'ultima pagina non poteva che essere dedicata a lui, l'uomo dell'anno, Volodymyr Zelensky, la star di tutti i salotti per bene,
il grande difensore della democrazia occidentale, l'invitato d'onore a parlare a tutti i parlamenti del mondo. Allora chiariamo bene una cosa per essere precisi questo signore, come lo chiama Berlusconi, che nel 2019 ha preso il posto di Poroshenko, prima di diventare presidente era favorevole a una riappacificazione fra russi e ucraini. Aveva addirittura difeso i suoi connazionali russi quando Poroshenko aveva proibito la lingua russa nelle scuole e gli uffici pubblici sentitelo: questo era lo Zelensky prima di diventare presidente, possiamo convivere tutti come fratelli. E, anche quando è stato eletto, la sua prima promessa era far finire la guerra nel Dombass. Lo ha detto chiaramente nel suo discorso inaugurare da presidente.  

Ma poi cosa è successo? Gli americani lo hanno preso da parte gli hanno spiegato che in ucraina non comanda lui ma comandano loro e gli hanno impedito di implementare gli accordi di minsk in modo da mantenere altra attenzione con la Russia perché gli americani volevano obbligare Putin a invadere.

Ancora all'otto di febbraio dell'anno scorso due settimane prima dell'invasione Macron era riuscito a strappare a Zelensky la promessa di implementare finalmente gli accordi di Minsk e di mettere fine ai bombardamenti sul
Donbass. Ma la notte dell'otto febbraio qualcuno da Washington deve aver alzato un telefono e il giorno dopo Zelensky ha cambiato idea. Perché ha cambiato idea. Perché chi lo controllava voleva la guerra voleva e voleva che la Russia invadesse quindi ha perfettamente ragione Berlusconi quando dice che Zelensky avrebbe potuto fermare la guerra se solo avesse smesso di bombardare il Donbass. "Stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage di suoi soldati di suoi civili ma bastava che lui cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe avvenuto"

Bastava che lui cessasse di attaccare le repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe avvenuto. Ma gli americani l'hanno bloccato, perché volevano la guerra e l'hanno ottenuta. E adesso dobbiamo continuare a mandare armi perché il loro progetto è quello di sfiancare la russi militarmente. E nel frattempo, già che ci sono, mettono in ginocchio le economie europee. 

gas dotto Nord Stream, fatto saltare dagli americani

Gli americani ci hanno fatto addirittura saltare il gas dotto Nord Stream, che ci portava il gas dalla Russia a basso prezzo e noi non abbiamo detto niente. Tutti i nostri giornalisti a far finta di non capire chi è stato, per paura di perdere il posto.
E adesso li vedrete nei prossimi giorni, le nostre prestitute saranno lì tutte belle allineate a ricordarci un anno di sofferenza degli ucraini, che sono state causate dal cattivissimo Putin, e non dagli americani che questa guerra l'hanno voluta, programmata e organizzata fin dal lontano 2014.

Questa è purtroppo la situazione in cui ci troviamo oggi, grazie a queste puttane di regime che insistono nel farsi chiamare giornalisti. Sono loro il vero problema, rendiamocene conto una volta per tutte, se loro raccontassero
le cose come stanno, la storia sarebbe stata molto diversa.

Bene, io direi di chiudere qua, vi lascio con una bella animazione che ho trovato in
rete e sintetizza molto bene il vero ruolo di Zelensky in tutta questa faccenda.

di Massimo Mazzucco per Controtv

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