17 Novembre 2022
Per riesumare i vecchi motti studenteschi ci voleva Giorgia Meloni. Nel senso che da quando è entrato in carica il nuovo governo di centrodestra gli studenti dei collettivi di sinistra sono magicamente ricomparsi sulla scena. Le questioni scolastiche, didattiche e politiche sembrano essere riemerse di colpo. E, coincidenza, dopo le elezioni del 25 settembre. A Roma, da allora, sono stati occupati 6 licei, mentre nella giornata di oggi, giovedì 17 novembre, è stata la volta di 2 università a Bologna (dove nei giorni scorsi era stato appeso un pupazzo di Meloni a testa in giù): durante l’occupazione si sono registrati spintoni e tensioni con le forze dell’ordine. Ferito al naso il dirigente del servizio di ordine pubblico.
Secondo le ricostruzioni, poco prima delle 7, a Bologna, è iniziato lo sgombero da parte delle forze dell'ordine dello storico palazzo di via Oberdan, Casa Felicini Giovannini, che da fine ottobre è occupato da un collettivo universitario, il Cua. Sul posto ci sono gli agenti in tenuta antisommossa e alcune decine di ragazzi e ragazze accorsi alla spicciolata. Nel frattempo un altro collettivo, il Cambiare Rotta, ha annunciato di aver occupato un'aula universitaria di via Filippo Re. Alcuni occupanti dello stabile di via Oberdan sono saliti sul tetto protestando contro lo sgombero in corso: “Noi da qui non ce ne andiamo”. Il collettivo Cua, da ottobre, ha preso possesso dello stabile in abbandono di proprietà dell’università di Bologna.
Solo tre giorni fa, nella serata di lunedì 14 novembre, a Roma, lì dove gli studenti della Sapienza aveva protestato contro un convengo organizzato da Fdi, circa 150 studenti si erano rinchiusi dentro il liceo classico Tasso, lo storico istituto simbolo delle proteste studentesche più importanti del Paese. L’occupazione era stata annunciata ieri intorno alle 21, quando dalle finestre è stato appeso lo striscione con la scritta “Tassoccupato”. Le scopo dell’occupazione era quello di protestare contro il governo appena insediatosi e contro l’alternanza scuola-lavoro. Oltre al Tasso, lo stesso giorno, era stato occupato un altro istituto: il Montessori. È il sesto nella capitale in un mese dopo Albertelli, Mamiani ed Enzo Rossi, se si considera anche l'occupazione flash dell’Argan, in cui la protesta è durata solo poche ore. I temi caldi delle proteste, da Roma a Bologna, sono la casa, il reddito, l’autonomia, i diritti delle donne, la possibilità di autodeterminazione svincolandosi da obbligati legami familiari. Argomenti trattati nelle assemblee, nelle manifestazioni, nei comunicati e sui social e che sfociano nell’occupazione. E il 24 novembre a Bologna arriva proprio Meloni, che parteciperà all’inaugurazione del supercomputer Leonardo al Tecnopolo.
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