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Roma, 150 studenti occupano il liceo Tasso. Il preside chiede lo sgombero: “Sono anti-democratici”


È il sesto istituto romano a essere occupato in un mese. Gli studenti protestano contro il governo e l’alternanza scuola-lavoro, ma il preside Paolo Pedullà non ci sta: “Negazione della politica”



15 Novembre 2022

Roma, 150 studenti occupano il liceo Tasso. Il preside chiede lo sgombero: “Sono anti-democratici”


Fonte: il Messaggero

Nei licei di Roma va di moda l’occupazione. Nella serata di ieri, lunedì 14 novembre, circa 150 studenti si sono rinchiusi dentro il liceo classico Tasso, lo storico istituto romano simbolo delle proteste studentesche più importanti del Paese. Nella capitale è la seste occupazione scolastica in un mese. In questo caso, però, il preside, Paolo Pedullà, ha chiesto lo sgombero. E ha tuonato contro gli occupanti, definendoli “anti-democratici”.

Roma, 150 studenti occupano il liceo Tasso. Il preside chiede lo sgombero: “Sono anti-democratici”


L’occupazione è stata annunciata ieri intorno alle 21, quando dalle finestre è stato appeso lo striscione con la scritta “Tassoccupato”. Le scopo dell'occupazione è quello di protestare contro il governo appena insediatosi (chissà perché) e contro l'alternanza scuola-lavoro. In una lunga lettera aperta appesa fuori scuola, indirizzata al dirigente scolastico, al corpo docente, al personale Ata e ai genitori, gli studenti e le studentesse del Tasso, sotto la sigla del comitato studentesco, hanno scritto alcune le ragioni dell’occupazione. La prima: “Non siamo una scuola d’élite”. La seconda: “La mole di compiti ci schiaccia ed eleva al tempo stesso gli studenti, che orgogliosi di questo studio si percepiscono superiori ai ragazzi di altri istituti”. Ma “sarebbe più costruttivo un rapporto di cooperazione”. Ai professori va la colpa di “non sapersi più relazionare con gli studenti”. E il governo? “Da destra a sinistra i governi succedutisi hanno per lo più attuato provvedimenti le cui motivazioni sono riconducibili a slogan elettorali”. 
La replica del dirigente scolastico non si è fatta attendere. “Un'esigua minoranza di studenti ha occupato ieri sera la scuola, scegliendo come forma di protesta una autoreferenziale chiusura al confronto democratico”, ha sottolineato Pedullà. “La politica è la più nobile tra le attività umane ed essa trae linfa dal rispetto della libertà di espressione di tutti, dall’apertura verso gli altri e non dalla chiusura in sé stessi. Atti come quelli avvenuti nel nostro liceo rappresentano di fatto la negazione della politica. Esprimo la mia solidarietà al personale della scuola a cui è impedito di svolgere il proprio lavoro e agli studenti a cui è negato il diritto costituzionale all’istruzione. In data odierna si procederà alla denuncia all’Autorità pubblica e alla contestuale richiesta di sgombero. È naturalmente revocata l'autorizzazione allo svolgimento dell'odierna Assemblea d’Istituto e all'ingresso nella scuola degli ospiti esterni”. Il liceo è presidiato dalle forze dell’ordine e per ora non si registrano incidenti.
Oltre al Tasso è stato occupato un altro istituto: il Montessori. È il sesto in un mese dopo Albertelli, Mamiani ed Enzo Rossi, se si considera anche l'occupazione flash dell’Argan, in cui la protesta è durata solo poche ore.

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