Siamo in un paesino di montagna intorno a Grenoble e, in uno chalet su due piani, vive una famigliola così composta: il marito e padre Samuel, la moglie e madre Sandra e l'undicenne Daniel, il figlio della coppia, accompagnato giorno e notte da un bellissimo cane per non vedenti. Proprio il ragazzino, tornando a casa con l'inseparabile quadrupede da una passeggiata nella neve, trova il papà a terra di fronte casa: l'uomo è morto. Omicidio o incidente mortale? Nulla è come sembra e qualsiasi ricostruzione della storia parte da dati di realtà e finisce per fare acqua, perché prove effettive dell'uno o dell'altro non pare ce ne siano.

Ma torniamo all'inizio. Sandra Voyter è una scrittrice tedesca e si trova al pian terreno della sua casa con una ragazza che la sta intervistando sul suo ultimo libro e con la quale la donna, che la invita a condivere un bicchiere di vino e un pò di sè, gioca in maniera seduttiva. Samuel Maleski, invece, sta di sopra con un volume della musica davvero disturbante, tanto che l'intervista viene interrotta. 

Le indagini svelano particolari inquietanti che farebbero dubitare fortemente di Sandra, la quale ricorre all'amico penalista Vincent Renzi, da sempre innamorato di lei, per difenderla in tribunale.

A un anno dal decesso di Samuel, inizia il processo e Daniel - cui viene affiancata una sorta di assistente sociale, incaricata dal giudice del caso di non permettere un'eccessiva influenza fra l'accusata e il giovane testimone - vi prende parte. Il poco più che bambino chiede di deporre e la sua deposizione risulta decisiva ai fini della sentenza. Ma qual è la verità? 



LA REGISTA

La regista del film, classe '78, ha dichiarato di aver voluto raccontare lo sbaragliamento di una coppia. Infatti, proprio nel suo film, un elemento chiave è la scoperta continua che il piccolo protagonista fa, seguendo tutto il processo, dei veri rapporti fra i suoi genitori, sia da ragazzi che in tempi più recenti, incluse alcune dinamiche causate dal terribile incidente che lo rese cieco. L'altra caratteristica di "Anatomia di una caduta" è che il processo, a detta della stessa regista, analizza metodicamente il rapporto fra Samuel e Sandra. Tutto ciò scatena nel figlio una serie di riflessioni, fino a che l'assistente sociale gli dice che, laddove lui non sa e non può sapere come le cose siano andate, è bene che scelga qual è la sua verità. E il ragazzo lo fa.