17 Luglio 2025
La presidente del Festival Paganiniano di Carro; montaggio di Alessandra Basile, foto gentilmente concesse da: Associazione Amici Festival Paganiniano di Carro
Inizierà il prossimo 19 luglio la nuova edizione della manifestazione di successo della Val di Vara dedicata al più grande violinista della storia musicale, nonché enorme compositore dell'800:Niccolò Paganini.
Stiamo parlando del Festival Paganiniano di Carro e dei suoi sempre maggiori riconoscimenti fin dal lontano 2001.
Alla presidenza del Festival, dopo quella di successo della sua ideatrice, Monica Amari Staglieno (Monica Amari Staglieno: "La Cultura non è un'ancella dei diritti sociali; servono riconoscimento normativo e finanziamenti adeguati"), è arrivata, lo scorso anno, con altrettanti meriti e capacità, un avvocato penalista con la conoscenza della musica: Rosanna De Rosa, cantante per passione.
Debutto 24° edizione del Festival Paganiniano di Carro. Fonte/credits: Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro
FESTIVAL PAGANINIANO DI CARRO, 24° EDIZIONE
Nel segno di Paganini, la musica torna a risuonare a Carro e tra i borghi spezzini per la 24ª edizione del Festival Paganiniano di Carro, che quest’anno si svolgerà da sabato 19 luglio a giovedì 14 agosto 2025, portando la grande musica classica nei luoghi più suggestivi della provincia della Spezia (Programma del Paganini Music Festival).
In particolare, il primo appuntamento avrà come cornice la piccola ma deliziosa Carro, dove la musica tornerà a trionfare, di nuovo, nelle serate del 31 luglio (in località Castello di Carro) e 14 agosto.
La manifestazione si caratterizza poi per degli “Oltre Festival”, come momenti di condivisione fra gli associati: per esempio, il 3 agosto verrà organizzata un'interessante passeggiata guidata nel borgo di Bracelli, “Il paese delle 7 porte, dei murales e delle meridiane”, alla scoperta della sua storia e del suo presente.
Le altre location naturali della bella rassegna, capace di portare allegria e benessere psicoemotivo, oltre a tanta arte musicale di qualità, saranno: Beverino, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Follo, Levanto, Maissana, Mattarana, Pignone, Santo Stefano di Magra, Sarzana, Sesta Godano, Suvero, Varese Ligure e poi Bonassola, Framura; il Festival si spingerà in Val di Magra, fino a Ponzano e S. Stefano di Magra, con anteprime presso il Teatro Civico di La Spezia.
Niccolò Paganini. Fonte/credits: Licenze creative commons, web searching
LA STORIA DEL FESTIVAL E LE SUE CONQUISTE
Nato per rendere omaggio a Niccolò Paganini – che da Carro trae le sue origini – il Festival Paganiniano di Carro, in crescita continua, mantiene viva la tradizione, pur aprendosi con coraggio e creatività a nuove forme musicali e a spettatori sempre più numerosi e vari. I suoi palcoscenici? Naturali, come piazze, chiese e borghi, tipici della beltà italiana, forse di quella meno nota al grande pubblico.
L'evento, realizzato dalla Società dei Concerti di La Spezia, sovvenzionato dal MIC, dalla Regione Liguria e dalla Fondazione Carispezia e dai comuni dove si svolge, è dedicato al virtuosismo musicale, con una particolare attenzione alla scelta di gruppi e solisti internazionali che si ispirano a Niccolò Paganini.
A proposito di virtuosismo, esso si intreccerà così con il paesaggio e con l’anima del territorio.
Carro (Sp). Fonte/credits: Licenze creative commons, web searching
Grazie alla partecipazione ed al sostegno al progetto European Paganini Route, il Festival è inserito in un percorso che si snoda tra le 8 nazioni europee in cui il violinista e compositore si esibì, fra il 1828 e il 1840, in ben oltre 400 concerti.
Inoltre, il Festival ha ricevuto la EFFE Label 2015-2016, prestigioso riconoscimento d’eccellenza conferito ai migliori festival europei, ed è entrato a far parte di Effe (EFFE), una nuova piattaforma internazionale dedicata, non solo ai professionisti, ma agli appassionati desiderosi di essere sempre informati sulle maifestazioni e rassegne in giro per l’Europa.
Un ballo in coppia, Festival Paganiniano di Carro. Fonte/credits: Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro
ROSANNA DE ROSA, Presidente Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro
"Avendo praticato attivamente vari generi musicali, ne conosco i meccanismi - così ci dice Rosanna De Rosa - e, poi, nel repertorio della musica classica sono arrivata ad esibirmi varie volte, anche al teatro Carlo Felice a Genova".
Rosanna De Rosa. Fonte/credits: Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro
Rosanna ha assunto la Presidenza del Festival Paganiniano di Carro da aprile 2024 e la domanda che viene da porle riguarda proprio l'edizione alle porte e la sua peculiarità; la risposta è presto data: "questa edizione è in continuità con quella del luglio scorso e con tutte le precedenti, nel senso di mantenere alta la qualità delle esibizioni". Qualche esempio fra gli artisti che interverranno? "Anna Tifu sarà la prima ad esibirsi ed il suo curriculum importante testimonia quanto sia conosciuta e, soprattutto, apprezzata nell’ambiente; onorati di averla con noi". Nessuna novità o differenza con le edizioni iniziali? "Certamente! Negli ultimi due-tre anni si è puntato a introdurre delle contaminazioni musicali allo scopo di ampliare e diversificare l’offerta, così da renderla interessante, "appealing", anche per chi non sia particolarmente appassionato di musica da camera o concertistica, quella più rigorosa" - spiega Rosanna - A titolo esemplificativo, il concerto di Carrodano in programma sarà caratterizzato dalle interessanti sonorità di un repertorio classico espresso in chiave jazz, mentre la serata musicale di Castello di Carro vedrà una messa in scena nella quale il tema del mare verrà ripreso con dei brani capaci di attraversare i secoli fino ad arrivare all'indimenticabile Lucio Dalla".
Conclude la De Rosa: "La musica verrà diversificata, ben lungi dall'essere semplificata o banalizzata. Paganini era un innovatore, pertanto, più che stravolgerne il messaggio, gli rendiamo omaggio, proprio innovando".
Un momento del Festival Paganiniano di Carro. Fonte/credits: Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro
CARRO, il borgo ligure dei genitori di Paganini
Carro è un paesino di origine romana, antico possedimento religioso del vicariato di Framura; nell'XI secolo, il feudo andò agli Estensi e, più tardi, ai Malaspina, che lo cedettero alla famiglia Da Passano, per volere della diocesi di Brugnato. Divenne un comune autonomo nel 1229, alleandosi alla Repubblica di Genova. Nel biennio 1271-1272, la famiglia Fieschi ne assoggettarono il territorio, per poi sottoporsi definitivamente alla repubblica genovese che eresse Carro al titolo di podesteria (1299), grazie all'importanza strategica del percorso dalla Val di Vara a Piacenza. Nel 1797, con la dominazione napoleonica, venne inserito nel Dipartimento del Vara, capoluogo Levanto, all'interno della Repubblica Ligure. Dopo altre variazioni di questo genere, Carro fu annessa al Primo Impero francese ed inserita nel Dipartimento degli Appenini, il 13 giugno del 1805 per 9 anni. Dal 1859 al 1923, il territorio fu compreso nella provincia genovese e, fino al 1927, in quella spezzina, istituita proprio quattro anni prima. Dal 1973, Carro ha fatto parte della Comunità montana dell'Alta Val di Vara, fino al 2008, e della Comunità montana Val di Vara fino al 2011. Nel borgo, si trovano un monumento (1935) dedicato a Niccolò Paganini, un'opera dello scultore Angiolo Del Santo, e un museo mineralogico aperto al pubblico dal 1999.
Niccolò Paganini. Fonte/credits: Licenze creative commons, web searching
Di estrazione modesta, Antonio e Teresa Paganini, i genitori di Niccolò, nato a Genova il 27 ottobre 1782, erano originari di Carro. Antonio montava imballaggi al porto, ma, grazie alla sua enorme passione per la musica, avviò il figlio al mandolino, facendogli prendere delle lezioni già in tenera età; in seguito, lo strumento cambiò, infatti il giovane fu indirizzato, sempre dal padre, allo studio del violino.
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CONCLUSIONE
Primo appuntamento, dunque, in piazza nella bella Carro, davanti alla Chiesa, avvolti dall'aria pulita di un piccolo borgo a 418 metri sul mare, il prossimo sabato 19 luglio alle 1940.
Del resto, "Dove le parole non arrivano... la musica parla" sottolineava il grande Ludwig Van Beethoven; inoltre, come giustamente affermò Ezio Bosso, "La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare", dote rara oggi.
Queste non erano certo delle persone qualsiasi, come non lo era Niccolò Paganini, la cui frase più celebre fu: "Paganini non ripete". Ecco!
La chiesa di Carro. Fonte/credits: Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro
Ognuno dei 3 concerti in programma a Carro sarà preceduto da un appuntamento pre-festival a cura della Proloco di Carro e di Castello a partire dalle ore 19.40 presso le rispettive sedi.
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