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Il Piper ha 60 anni ed è ancora un riferimento per giovani ed ex-giovani, anche con la musica anni 80-VIDEO

La discoteca di via Tagliamento a Roma, dove i vip del mondo musicale si sono esibiti e si esibiscono, ha festeggiato 6 decadi 2 mesi fa e continua ad avere il fully booked al sabato sera

07 Aprile 2025

80 Voglia di Piper - Spring Party

Dal 17 febbraio scorso il Piper è un sessantenne, nonché il più longevo, insieme a un altro locale della stessa categoria, in Europa. Non si può non riconoscergli l'importanza che ha avuto, accompagnando generazioni intere, soprattutto negli anni 60 e 70, e facendo tuttora da sfondo a gruppi musicali e cantautore di grido.

Ph. Alessandra Basile

Nel primo sabato di aprile, la serata al Piper si è svolta all'insegna della musica anni 80. Il locale era pieno e, a mezzanotte, i clienti del primo turno lasciavano il posto a mandrie di ragazzini scarsamente maggiorenni, pronti a iniziare la sera verso l'una del mattino. 30 Euro e hai il tavolo o, meglio, l'appoggio assicurato e, se sei fortunato, una sorta di privé: non male, sanno come accontentare la clientela.

LA STORIA per fasce d'anni

Fonte/credits: Licenze creative commons, web searching

1965-1969

L'avvocato Alberigo Crocetta fonda, a Roma, il Piper con due soci, Giancarlo Bornigia, che commercia in automobili, e Alessandro Diotallevi, un importatore di carni: è il 17 febbraio 1965 e siamo in pieno boom economico.

La prima serata suonano anche gli Equipe 84 (Maurizio Vandelli), poi una serie di gruppi della musica beat italiana e straniera, ma si esibiscono anche artisti quali Fred Bongusto, i Dik Dik, Gabriella Ferri, Rita Pavone e, soprattutto, Caterina Caselli e "la ragazza del Piper" Patty Pravo.

Tra i tanti frequentatori del locale, Mia Martini e Loredana Bertè, oltre a Renato Zero, Romina Power e, per esempio, i Pooh, che, qui, nel 1966, fecero la conoscenza di Riccardo Fogli, loro futuro bassista e frontman.

1970

I soci proprietari si separano: a Bornigia va il Piper romano - fra i gruppi che vi hanno performato, i Genesis - mentre a Crocetta viene assegnata la succursale di Viareggio, con altrettanti grossi artisti ad animarla.

Metà anni settanta, il Piper diventa una discoteca, ciò che è oggi; però, nel 2010, viene chiuso (forse per debiti) sino a marzo 2011, quando riapre i battenti.

Due anni dopo, muore Bornigia, all'età di 83 anni.

Ph. Alessandra Basile

Anni 80 e 90

Il Piper diventa, in questi anni, un punto di riferimento per la gioventù romana di destra, in particolare di Roma Nord e dei più attigui quartieri Trieste, Parioli, Pinciano. Poi, nel tempo, incluso oggi, la connotazione politica si perde e resta il vaso pubblico.

Dal 2000 al 2014

Infinite le lamentele dei residenti per disturbo della quiete pubblica, ma anche per risse davanti al locale, atti vandalici, violenze vere e proprie. Anche oggi. Ciononostante, la vita notturna del locale prosegue, con la rabbia di chi lì ci vive e dorme e con la gioia di chi ama le discoteche e, al tempo stesso, vive di nostalgia per ciò che dura nel tempo.

2015, in avanti

La nuova gestione del Piper, nel marzo 2015, da parte di un gruppo di imprenditori romani, inizia con la ristrutturazione del posto. 

Da allora, nuovi idoli si sono esibiti al Piper, da Gigi D'Alessio a Achille Lauro, oltre a Jerry Calà, Massimo Di Cataldo, Alex Britti e moltissimi altri.

Ph. Alessandra Basile

2025

Nel 2025, il Piper letteralmente impazza fra gli agé scatenati, i middle-aged, i giovani e i giovanissimi, insomma fra tutti o quasi.

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