02 Settembre 2023
Fonte: credits Enrico De Luigi (Biennale Venezia 80)
Film ''COMANDANTE". La regia e co-sceneggiatura con Sandro Veronesi, è di Edoardo De Angelis, che ha diretto nel film, con attenzione alle sfumature, Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Silvia D’Amico, Arturo Muselli e altri attori; la fotografia e la scenografia sono, rispettivamente, di Ferran Paredes Rubio e Carmine Guarino; i costumi sono di Massimo Cantini Parrini; gli effetti visivi sono di Kevin Tod Haug.
RECENSIONE
Il film è di genere storico, drammatico, bellico ed è perfettamente interpretato da tutti gli attori, scelti con cura, ciascuno per il suo ruolo, e seguiti nei dettagli da una regia attenta alle sfumature. Pur partendo un pò lento, "Comandante" si intensifica con l'incontro per mare, al buio, con il piroscafo belga, invisibile all'inizio per via delle luci spente. E' lì che il valore umano di Todaro spicca e che inizia il thriller, perché, viaggiando per 3 giorni sull'acqua invece che sott'acqua, il "Cappellini", il suo equipaggio e il comandante dello stesso rischiano seriamente la vita. Il messaggio del film è potente e trasversale, riguarda il mare ma anche la vita e il modo di affrontarla; ha a che fare con le priorità e le rinunce, nonché con l'amore per il prossimo nel nome di una legge giusta che rispetta il capitale umano. Fotografia, musiche ed interpretazioni, oltre a una regia capace di armonia, rendono il film un'opera di qualità adatta a tutti con qualcosa di importante da condividere universalmente. Il ritmo non è sempre all'altezza, ma forse questo è anche un dato soggettivo. Del resto, se ne avessimo di più di lavori di questo calibro in Italia, sarebbe un orgoglio nazionale. Voto: 7 per il messaggio.
TRAMA
Seconda guerra mondiale. Fra i mezzi di spostamento e combattimento, anche i mostri del mare, come furono definiti, ossia i sommergibili. A bordo del nuovissimo sommergibile atlantico "Comandante Cappellini" (classe Marcello) della Regia Marina, Salvatore Todaro fu chiamato, in sostegno ai tedeschi, a guidare le giovani leve dell'equipaggio, con l'obiettivo di bloccare le rotte marittime tra gli USA e la Gran Bretagna, partendo dalla base oceanica di Betasom a Bordeaux. Momento clou del film è l'episodio realmente accaduto, una notte dell'ottobre 1940 nell’oceano Atlantico, quando, in risposta al fuoco del mercantile "Kabalo", nonostante la nazionalità belga e la relativa dichiarazione ufficiale di neutralità, l’equipaggio italiano rispose a cannonate e lo affondò. Avvicinato subito dopo da alcuni naufraghi del mercantile, il comandante fece qualcosa di assolutamente innovativo e stupefacente: seppure in guerra e in presenza di un nemico, che per primo aveva sparato, Todaro decise di far salire a bordo i naufraghi e di portarli fino alle Azzorre, a discapito della sicurezza del "Cappellini", impossibilitato a immergersi per il numero alto di personale a bordo, a causa del quale alcuni militari occupavano la torretta. La legge che Todaro seguiva non era quella bellica ma quella del mare, che prevedeva di salvare l'uomo a mare e portarlo nel porto sicuro più vicino. La traversata durò tre giorni e implicò la pericolosa richiesta agli inglesi di cessare il fuoco per permettere al "Cappellini" di concludere l'operazione di trasporto e sbarco dei 26 'nemici'. Il capitano del "Kabalo" disse a Todaro, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, fu che lui, nella stessa situazione, non avrebbe salvato i naufraghi del fronte nemico; gli chiese perché l'avesse fatto. Salvatore gli rispose: “Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà alle spalle” e divenne una leggenda. Gli esseri umani contavano per lui sopra ogni guerra e ogni legge.
IL FESTIVAL
Al Festival di Venezia, "Comandante" è stato il film d'apertura, presentato in prima mondiale. Uscirà nelle sale italiane il 1° novembre 2023.
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