19 Aprile 2023
Ph. Saverio Lombardi Vallauri
"VANYA E SONIA E MASHA E SPIKE" a teatro a Milano
Milano, 31 marzo e 1° aprile. La commedia "Vanya e Sonia e Masha e Spike" dell'americano Christopher Durang, premiato per la stessa nel 2013 con il Tony Award, è arrivata, in anteprima, allo Spazio Teatro 89 ed ha conquistato il pubblico di tutte e tre le repliche, due serali e una pomeridiana. A vincere sono stati l'ironia misurata e intelligente dell'autore e un linguaggio colto ed elegante, perfettamente traslati nella nostra lingua da Giorgio Umberto Bozzo, anche regista della versione italiana, oltre ad una varietà di temi umani universali e di specifici riferimenti cechoviani. Se il contenuto e i messaggi di questa lunga prosa, che coinvolge il pubblico per quasi 2 ore e mezza, sono seri e tali da spingere a riflessioni più o meno profonde, la resa è leggera e, spesso, comica. La commedia che la compagnia professionale Effort, tanto ben diretta da Bozzo, che si è avvalso della collaborazione del coreografo Angelo Di Figlia, ha messo in scena fa pensare, ridere e sperare, anche grazie alle note della splendida "Here comes the sun" dei Beatles sul finale. Il valore della famiglia, che è al primo posto in quest'opera, l'importanza preziosa delle proprie radici e la forza di continuare a credere con fiducia nel cambiamento positivo la fanno da padroni in "Vanya e Sonia e Masha e Spike" e regalano al pubblico un sorriso resiliente per giorni.
La trama
Vanya e la sorella adottiva Sonia vivono una vita deprimente in una casa colonica, ereditata dai genitori, in Pennsylvania, terra di tacchini selvatici. Per quanto le cose vadano male, i due ultracinquantenni non sanno che il peggio deve venire: la sorella Masha, diva del cinema sul viale del tramonto, pluridivorziata, sta tornando nella casa di famiglia per venderla, non avendo più i guadagni di un tempo. La "sexy killer", personaggio che l'ha resa una celebrità mondiale, mira a trascorrere un week end con i fratelli e il suo nuovo fidanzato, Spike, un Toy boy interessato "solo" al successo a tutti i costi, portandoli a una festa in maschera nell'ex proprietà di Dorothy Parker. La Parker fu, negli anni Venti e Trenta, una giornalista nota per la capacità di dipingere, con cinico sarcasmo, la società dell'epoca e, per breve tempo, anche una sceneggiatrice hollywoodiana. I personaggi dell'opera di Durang sono sei e sono tutti straordinari ed importanti: oltre ai quattro menzionati, abbiamo Nina, la giovane carina della porta accanto, con velleità artistiche e carrieristiche, celate da una parvenza ingenua, che suscita gelosie nella più agé Masha, e l'impagabile Cassandra, colf dai modi discutibili e dal nome mitologico, dotata di poteri psichici ..estremamente divertenti! Lo spettacolo è adatto anche ai bambini.
Cosa pensa chi ha visto la commedia
Fra i molti commenti arrivati alla produzione di questa bella pièce eccone alcuni di seguito.
Giampaolo Berni Ferretti, consigliere (Municipio 1), grazie al quale Effort Abvp è entrata in contatto con la Giunta comunale e ha organizzato le prove dello spettacolo al CAM Gabelle: "Devo dire che sono molto contento di essere riuscito a supportare la realizzazione dello spettacolo, specie se penso che, nei mesi di post Lockdown, in molte persone si è, invece, verificato l'effetto del così detto "burnout". Il risultato è stato ben al di sopra delle mie più rosee aspettative: la commedia si è rivelata esilarante; il cast ha fatto un lavoro eccezionale; c'è stato moltissimo pubblico e persino il sold out. Credo che una risata permetta a tutti di riacquistare equilibrio e tranquillità. Una parola ancora va alla compagnia teatrale "Effort", della quale fa parte una brava e coinvolgente Alessandra Basile, che, con la sua Effort Abvp, ha reso possibile la messa in scena di "Vanya e Sonia e Masha e Spike": Milano ha dimostrato ancora una volta di non essere seconda a nessuna delle capitali europee nell' intrattenimento, neppure negli spettacoli di media dimensione, realizzati da piccolissime produzioni in piccoli teatri".
Valentina Pescetto, direttrice artistica del Teatro fACTORy32, con Gianluca Sollazzo: "Gianluca e io abbiamo visto la prova aperta di "Vanya e Sonia e Masha e Spike", il giorno prima del debutto, e ci ha veramente colpiti per il testo, che è straordinario. Ho molto apprezzato tutto il cast, che ho trovato decisamente indovinato, e, in particolare, il personaggio interpretato, con una forte attenzione alle sfumature e con una convincente contemporaneità nella sua recitazione, da Alessandra Basile, la cui entrata in scena come Masha è riuscita, grazie alle ottime note registiche, a cambiare l'aria e, a mio parere, a dare uno spicco ulteriore allo spettacolo. Eccellente la regia dello spettacolo cui auguro lunga vita, perché merita di viaggiare ed essere visto il più possibile".
Molti delle audizioni fatte per lo spettacolo "Vanya e Sonia e Masha e Spike" hanno avuto luogo nello splendido spazio del fACTORy32, con l'importante supporto della padrona di casa, Valentina. La prima produzione di fACTORy32, "Il Calapranzi" di Harold Pinter, è andata in scena il 14-15-16 aprile u.s.; siamo in attesa di conoscere le prossime date di questo meritevolissimo spettacolo, che lascia il pubblico a bocca aperta sul finale. Questo simil-thriller dell'eccellente Pinter è stato messo in scena con l'ottima regia di Riccardo Italiano, un'interessante e funzionale scenografia e delle ammirevoli interpretazioni, ricche di infinite sfumature, perfettamente incanalate in un ritmo serrato da 10 e lode, quelle di Gianluca Sollazzo e Vincenzo Paladino. I due attori hanno interpretato entrambi i personaggi della storia, alternandosi da replica a replica. L'efficacia e il coinvolgimento, in particolare, della prestazione artistica di Sollazzo erano sostenute, anche, da una ricchezza vocale che regalava tridimensionalità al personaggio.
David Wayne Callahan, attore americano, profondo conoscitore dell'autore di "Vanya e Sonia e Masha e Spike" : "La produzione della EFFORT Company ha regalato al pubblico risate catartiche che hanno spinto, anche, alla riflessione. Quanto a Christopher Durang, ci offre un'altra versione del grande mito degli Stati Uniti, distorcendo e infrangendo i tropi (metafore) americani e inventandone di nuovi ed oltraggiosi. Guardare le sue commedie in un'altra lingua, come è accaduto a me allo Spazio Teatro 89, ti risveglia al fatto che gli esseri umani in generale sono pazzi, indipendentemente dal Paese. Volete saperne di più su Christopher Durang? Allora, partecipate al workshop estivo "Exploring the World of Christopher Durang", che terrò presso il fACTORy32.
Stef Dall, produttrice e attrice, regista e interprete dell'inedito spettacolo teatrale “Ma se voi non dite niente”, prodotto da Impact Film&Theatre: "Spettacolo esilarante, interpretato magistralmente da un cast d’eccezione. Ad illuminare la scena una splendida Masha, la diva del cinema che entra in scena sconvolgendo le vite monotone dei fratelli Vanya e Sonia. Bravissimi sia gli attori, per aver reso i personaggi credibili e convincenti, sia il regista, per aver dato vita a una messa in scena memorabile, che si illumina quando la splendida diva del cinema Masha arriva a sconvolgere le vite monotone dei fratelli Vanya e Sonia. Spero che questo sia solo l’inizio e che lo spettacolo possa circolare e riscuotere tutto il successo che merita".
Antonio Patriarca, stilista da oltre 30 anni, e l'avvocato Piero Cutellé: "Con ironici riferimenti cechoviani per un ricorrente giardino dei ciliegi, invisibile ma ben presente, Vanya e Sonia, fratello e sorella per caso, depressi ed avviliti dai propri insuccessi, si confrontano con la sorella Masha, eccentrica diva convinta del suo ruolo. Poi le parti si capovolgono e la forte Masha, pur dominando il suo muscoloso ma stupido fidanzato Spike, rivela la propria debolezza e rinuncia alla prova di forza con i suoi fratelli nel tentativo di privarli della casa comune. Sonia invece prende coscienza del proprio valore e, nel secondo tempo, cambia aspetto e carattere trovando pure un insperato ammiratore. Bravissimi tutti e quattro nel serrato dialogo e nella trasformazione dei caratteri. Divertenti la domestica Cassandra, tale per vocazione, e la giovane vicina di casa, capace prima di fare ingelosire ma poi di addolcire la cinica Masha. Spettacolo molto gradevole, che, pur con un ritmo serrato, si segue facilmente, grazie alla grande capacità di comunicazione di tutti gli attori, al loro entusiasmo ed al loro credere ciascuno al proprio ruolo. Semplici ma essenziali le scene ed eleganti ed appropriati i costumi. Un paio di ore di piacevole spettacolo, ben diretto, pieno di ironia ma anche di umanità".
Marco Morabito, avvocato penalista, esperto dei Beatles: "Ho molto apprezzato sia l'essenzialità della scenografia, giacché lo spettacolo ha preso forma in mezzo a noi spettatori invece che sul palco, sia la bravura di tutti gli interpreti, particolarmente di Andrea Bonati, Natascha Padoan, Gaia Catullo e Alessandra Basile, quelli più esperti, nei rispettivi ruoli di Vanya, Sonia, Cassandra e Masha. Ho apprezzato la capacità dell'attrice che ha vestito i panni di quest'ultima di passare da una prima Masha, in apparenza, dura, anche perché unica responsabile della casa di famiglia finanziariamente, e un pò sopra le righe, nonostante una carriera in iniziale discesa, a un'altra Masha più umana, quella che, immedesimandosi nelle sofferenze dei fratelli e mostrandosi in tutta la sua verità, fuori dai riflettori, letteralmente si trasforma nel rapporto finale con loro. Mi hanno, poi, colpito le ciabatte di Vanya, simbolo chiaro di un certo modus vivendi, e la brillante comicità coinvolgente di Cassandra, oltre all'inaspettato gusto musicale della giovane Nina, dal cui registratore, alla fine dello spettacolo, partono le note dei Beatles, ossia di quella che è un pò la colonna sonora dello spettacolo, "Here comes the sun". Si tratta di un brano scritto e cantato da George Harrison e fa parte dell'Album "Abbey Road", ossia l'ultimo registrato dalla band e il penultimo uscito, nel 1969. L'altra canzone celebre dello stesso cantautore è "Something", ma quella scelta da Durang a conclusione della sua pièce è un inno alla positività, poiché verte sulla ritrovata giornata di sole dopo un giorno di pioggia: i tre fratelli, nonostante le difficoltà, sono travolti dai veri valori famigliari, sentendosi uniti fra loro come mai prima. Oggi, "Here comes the sun" è il pezzo più scaricato su Spotify, anche rispetto ad altri, forse ancora più famosi, di un gruppo musicale che ha fatto la storia. Le loro canzoni toccano il cuore, anche, dei più giovani e spero che quella di "Vanya e Sonia e Masha e Spike" porterà fortuna a questo bellissimo spettacolo, che ritengo debba viaggiare per farsi conoscere. Un plauso personale va alla piccola Effort Abvp, gestita da Alessandra Basile, che ne ha resa possibile la messa in scena sulla piazza milanese, facendoci conoscere una commedia colta, sana e divertente".
Sarah Mocchetti, medico, appassionata di teatro da 40 anni: "Fin dai primi minuti di "Vanya e Sonia e Masha e Spike", lo spettatore si sente trasportato nella scena, sia perché gli attori non hanno recitano sul palco, in queste anteprime, ma in mezzo al pubblico, sia per le parole coinvolgenti, in forma di monologhi e dialoghi. Per chi è negli “anta”, poi, ascoltare Vanya e Sonia è introspettivo, perché è un pò come guardarsi allo specchio, fare bilanci, interrogarsi sulla propria vita, sulle occasioni perse, sulle cose non fatte. Lo stupendo monologo di Vanya tuona nella mente con il passato remoto di "c’ero anche io.." ed è come salire a bordo di un treno che fa rivedere a noi spettatori un passato comune a quello del personaggio, che è recitato con scioltezza da Andrea Bonati, capace di renderlo dolce e amabile, ma disilluso, disincantato. Sonya, dal canto suo, mantiene in ogni dialogo la malinconia del suo essere una donna rassegnata, con una recitazione fluida, quella di Natascha Padoan, ben calata nel ruolo. Il personaggio che, forse, mi ha più colpita, perché caratterizzato da un'alternanza fra un divertente atteggiamento sociale sopra le righe e la verità del suo essere più profondo, è quello di Masha; l'attrice Alessandra Basile è poliedrica nel passare, con attenzione alle sfumature e alle espressioni del viso, dai momenti di ilarità negli scambi di battute veloci con Spike, o quando insiste sull'importanza del costume di Biancaneve, alla drammaticità degli innumerevoli fallimenti amorosi di Masha e del senso di solitudine nello scintillante ma durissimo mondo hollywoodiano. La recitazione di tutti e 6 i personaggi è calzante, assai ben diretta, a tratti anche molto divertente e capace di coinvolgere il pubblico. Bellissimo il finale con il trionfo dei veri affetti famigliari".
Il progetto e le sue origini
"Era il dicembre 2018 e, per la prima volta, diventavo Masha, con un gruppo di colleghi, ognuno nelle vesti di uno degli altri sei personaggi dell'opera di Durang; dopo quella esibizione davanti a Michael Rodgers, straordinario acting coach, che mi suggerì per primo di leggere "Vanya e Sonia e Masha e Spike", io presi la mia decisione: avrei messo in scena quella commedia, in un modo o nell'altro. Il 31 marzo di 5 anni dopo posso dire di esserci riuscita. Ciò è stato possibile grazie all'incontro con Giorgio Bozzo, l'autore della versione italiana e il regista della commedia, che in più di 400 spettatori in soli 2 giorni hanno visto, in anteprima, allo Spazio Teatro 89". Così commenta Alessandra Basile, ideatrice, produttrice con la sua piccola Effort Abvp e, soprattutto, co-interprete dello spettacolo. "L'obiettivo per questo bello spettacolo, che fa pensare e ridere, è quello di una distribuzione: per convenienza economica, si dovrebbe puntare ai teatri e ai festival di Milano e provincia o delle zone limitrofe, ma sognare e sperare è concesso, come la stessa opera insegna. I commenti più interessanti sono arrivati dai bambini nel pubblico; la commedia è adatta a tutti".
Il cast, la Giunta comunale milanese e le anteprime
Nei ruoli rispettivamente di Vanya, Sonia, Nina e Spike altrettanti attori, di cui 3 del panorama milanese: Andrea Bonati, Natasha Padoan, Silvia D'Anastasio e Francesco Cavallo, alla sua prima esperienza. Il lavoro condotto egregiamente da Giorgio Bozzo è iniziato il 20 febbraio u.s.. Le prove, come anticipato, sono state fatte negli spazi del Comune di Milano di via San Marco, al Ponte delle Gabelle.
Lo scopo delle anteprime a cavallo fra marzo e aprile è stato quello di presentare il progetto, non solo all'amato pubblico, che si è dimostrato estremamente partecipe, ma anche agli "addetti ai lavori", perché Effort Abvp punta a far girare, magari volare, lo spettacolo di Durang nella versione italiana di Bozzo. Il valore intrinseco del testo, lo sforzo collettivo dell'ottima compagnia, l'indiscussa capacità registica e la trasversalità della commedia, adatta davvero a tutti, sono ingredienti eccellenti, che, di per sè, fanno già essere molto ottimisti sul successo che in potenza "Vanya e Sonia e Masha e Spike" ha.
Conclusione
L'associazione filodrammatica EFFORT Abvp (www.facebook.com/EffortAbvp; alessandraeffort@gmail.com) intende portare in giro per la nostra bella Italia, paese di cultura e bellezza artistica, "Vanya e Sonia e Masha e Spike", perché l'arte salva la vita. Potrà farlo, se troverà sostegno e/o se l'opera verrà distribuita e le date delle repliche acquistate. L'entusiasmo del pubblico nelle 3 anteprime - in particolare, l'ultima sera, quando gli spettatori che applaudivano il cast erano tutti in piedi - conferma che la commedia di Durang deve assolutamente trovare casa su tanti palchi italiani. Facciamolo accadere! Forza!
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