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"The Quiet Girl", candidato all'Oscar come miglior film straniero: è in Italia grazie a Officine UBU

Il film irlandese, distribuito dalla società Officine UBU di Franco Zuliani e doppiato dalla squadra (CAD) capeggiata da Monica Pariante, arriverà da noi il prossimo 16 febbraio

09 Febbraio 2023

"The Quiet Girl" di Colm Bairéad

Un momento dell'anteprima del film candidato a miglior film straniero agli Oscar 2023. Ph. Alessandra Basile

RECENSIONE

Si sente una voce fuori campo durante la proiezione: "È una bambina molto silenziosa". Poi, verso la fine del film, il buon padre adottivo, nonché lontano parente della madre della piccola, rivolgendosi a Cáit (Catherine Clinch), aggiunge: "Fai tesoro delle parole, ricordatelo sempre. Troppe persone non hanno taciuto quando era il momento di farlo e hanno pagato un prezzo molto alto". In queste due battute ci sono il personaggio protagonista ed un messaggio importante del piccolo film ambientato nell'Irlanda rurale del 1981.

La storia è quella di una ragazzina che il padre naturale chiama più volte "la vagabonda", forse per la sua abitudine a nascondersi, a stare da sola, a non legare con i fratelli. Prima che la mamma, nuovamente incinta, partorisca l'ennesimo figlio, nonostante le condizioni economiche poco vantaggiose ed un marito ancor meno presente oltre che moralmente non ineccepibile, Cáit viene portata a casa di alcuni parenti pressoché sconosciuti, per trascorrere un lungo periodo da loro. Il trasloco temporaneo si trasformerà in un periodo intenso di (ri)scoperta di sentimenti reali e profondi, nel quale apprenderà la capacità di relazionarsi in modo sano e la gioia di essere accudita solo come atto già in sè compensativo per chi lo compie. Il momento più bello? Quello in cui la piccola corre a salutare il suo papà affidatario, dovendo tornare dalla famiglia d'origine, ma essendo grata nel profondo per quell'affetto regalatole con il cuore da un uomo che, come la moglie, ha sofferto in modo indicibile. Perché? E' un segreto che la bimba scopre per caso e che le farà guardare a quei due adulti con occhi molto diversi.

Una scena del film. Ph. Alessandra Basile

Il tema del film è quello dell'affido dei minori, qualcosa cui il Comune di Milano è molto sensibile, tanto da organizzare un'anteprima del film con presenti alcuni esponenti dello stesso dediti al servizio "Coordinamento Affidi", le signore Michela Bondardo e Silvia Zandrini. Queste ultime hanno invitato la platea a interessarsi dell'affido dei minori e a parlarne positivamente in giro, ritenendo il servizio fondamentale per il bene di quei bambini e ragazzi che sono trascurati in casa o appartengono a famiglie con grosse difficoltà di vario genere. Il film, hanno commentato, supporterebbe la bellezza e il senso dell'affido. Forse ci sono aspetti, però, su cui proprio il film fa riflettere, come il distacco che è inevitabile, a un certo punto, a meno che l'affido si trasformi in adozione vera e propria, fra adulto e minore; un distacco, aggiungerei, molto doloroso per entrambe le parti, con una consapevolezza da parte dell'affidatario presumibilmente maggiore, per esperienza di vita e età, rispetto a quella del minore.

Una scena del film. Ph. Alessandra Basile

Il cast e la regia sono abbastanza buoni, la sceneggiatura meno, il budget chiaramente è low. Il ritmo è la vera pecca del film. La protagonista è bellissima, con una malinconia, forse quella naturale della giovane attrice interprete, che si accompagna molto bene al personaggio di Cáit. Questo piccolo film della bella Irlanda, di cui però si vede ben poco paesaggisticamente, è candidato ai prossimi Oscar e noi speriamo - per la squadra italiana dei doppiatori, fra i quali Sabina Cattaneo della Volta, che dà voce alla protagonista, abilmente guidata da Monica Pariante in questo nuovo lavoro di doppiaggio (ci ricordiamo https://www.ilgiornaleditalia.it/news/spettacolo/353545/lunana-il-villaggio-alla-fine-del-mondo.html), e per la società che l'ha distribuito in Italia, Officine UBU, nonché per il tema, interessante e delicato, che porta in luce - che vinca il premio di Miglior film straniero. Forza!

Una scena del film. Ph. Alessandra Basile

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