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"L'envol" è il volo della bella Juliette verso la felicità e il principe azzurro Louis Garrel

Alla Festa del Cinema di Roma, tanti i film presentati in anteprima e non. Questo film è poesia pura, capace, con delicatezza e sensibilità, di ricondurci ai sentimenti più veri e ai valori solidi della famiglia

26 Ottobre 2022

Film "L'envol"

Fonte: Festa del Cinema di Roma

Recensione

Film vincitore Premio Starlight International Cinema award a Pietro Marcello per la miglior regia

E' un film poetico, tratto dal libro "Le vele scarlatte" di Aleksandr Grin, e ambientato in una realtà campestre poverissima, nel secolo scorso, in Francia. La storia è quella della sognatrice Juliette, un nome romantico per una neonata che nasce fra le braccia della nonna e cresce con, anche, il papà, un reduce di guerra, burbero, dalle mani grandi, e tanto buono. Quando una maga sulle sponde del fiume vicino casa le predice che, alla visione di due vele rosse, Juliette troverà chi la porterà lontana da quel luogo un po' stretto per lei e per la sua fantasia, la ragazza comincia a credere nel sogno. Tuttavia, è legata al papà e gli dice in modo chiaro che non se ne andrà dalla casa di famiglia per non staccarsene, perché “io non ti lascio solo”. La morte dell’uomo e la scoperta dolorosa che Juliette farà riguardo alla mamma, mancata giovane, la aiuteranno dolorosamente a prendere il volo della sua emancipazione, grazie, anche e soprattutto, al sopraggiungere di un vero e proprio principe azzurro ..che le piomba quasi in testa direttamente dal cielo(!). Il ragazzo, decisamente non un esperto aviatore, si innamorerà di lei subito e, con un po' di fatica e ostacoli, a un certo punto la coppia si formerà. Per Juliette, apprezzata da lui e dalla propria famiglia d’origine, ma non dal paese, dove, soprattutto, gli uomini non la considerano 'strana', perché tendente all’isolamento, arriveranno l’amore e il successo professionale: quanto a quest'ultimo, lei, prendendo spunto dai giocattoli che il papà, con le sue grandi mani, sporche e preziose, costruiva per lei fuori dalle ore di lavoro, trova, nel suo piccolo, la sua strada. La regia è di un italiano, benché il cast sia tutto francese: a dirigere Juliette Joane, Raphel Thierry e Louis Garrel, rispettivamente Juliette, Raphael, Jean (cioè il fidanzato della protagonista) è Pietro Marcello, il cui precedente film fu "Martin Eden", con Luca Marinelli, uscito nel 2019 (il mio voto di allora fu 8 al film e 10 al protagonista: https://www.traders-mag.it/venezia-2019-parte3/). Per concludere, una curiosità: 3 sono i film alla Festa del cinema di quest’anno partecipati da Louis Garrel, l’attore lanciato da Bertolucci in "The Dreamers" (2003), ossia, diretto da Michele Placido, "L’ombra di Caravaggio" (la recensione su Il Giornale d'Italia) e, diretto e scritto dal giovane francese, l’esilarante commedia "L’innocent" (la recensione su Il Giornale d'Italia); un vero enfant prodige, che non smette di andare a segno. Voto: 7,5.

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