09 Aprile 2022
Lee Jung-jae
Squid Sold out al cinema La Compagnia di Firenze, per la masterclass di Lee Jung-Jae, star del cinema coreano e attore di "Squid Game", la famosa serie tv Netflix dal successo globale, ospite del 20° Florence Korea Film Fest in corso fino al 15/04. Tra i partner che sostengono la manifestazione ccda quest’anno la celebre casa vitivinicola toscana Marchesi de Frescobaldi. Game rappresenta uno dei successi più incredibili degli ultimi anni. Il Florence Korea Film Fest, diretto magistralmente da ormai venti anni da Riccardo Gelli, non poteva rimanere indifferente a questo fenomeno e non celebrare uno dei protagonisti della serie il divo coreano Lee Jung-jae . L'attore è stato protagonista di una masterclass la mattina di sabato 9 aprile al Cinema La Compagnia dove, insieme a Hwang Dong-Hyuk,ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera. Una carriera costellata di successi tra cui i celebri An Affair, Asako in Ruby Shoes, Il mare e New World. Tutti disponibili in streaming su MYmovies , partner del festival. L'attore, nella sua prima giornata del festival, ha incontrato Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, che gli ha consegnato il Pegaso, e Dario Nardella, sindaco di Firenze in Palazzo Vecchio. Poi pochi passi per arrivare al ristorante Frescobaldi di piazza della Signoria, per una conferenza stampa con i giornalisti, che gli hanno chiesto del rapporto con l’Italia: "Sono già stato due volte qui - ricorda Lee Jung-jae – amo molto viaggiare e ho visitato tanti luoghi di questa città, trovo che sia unica e spesso ho pensato di trasferirmi qui”. Subito dopo la conferenza stampa, l’incontro con Frescobadi, la celebre famiglia del vino - erano presenti Lamberto e la moglie Eleonora e Diana –che lo ha ospitato per un lunch a base di prodotti toscani, tra cui spiccava il Laudemio, e coreani.
A partire da quest’anno la nota azienda vinicola Marchesi Frescobaldi ha scelto di essere partner del Florence Korea Film Fest. La vocazione internazionale di Frescobaldi ha infatti favorito il sodalizio con lo storico festival di cinema coreano, che celebra quest’anno le sue venti edizioni a Firenze. Due realtà “toscane” di nascita che dialogano tra loro e con il mondo: una collaborazione che rappresenta un salto, un ponte, un legame futuro per l’azienda, simbolo dell’enologia italiana di qualità nel mondo. Con questa ambizione, il veicolo offerto dal cinema, specie dalla peculiarità e dal successo di quello coreano, è il trait d’union ideale per chi, da sempre, è impegnato nella migliore interpretazione della toscanità all’estero, alla ricerca di scambi di talenti di lunga e fiorente prospettiva. Il festival, che ha oltre oltre 80 titoli, tra lungometraggi, corti e documentari, con prime italiane e internazionali, e ospiti in video dal vivo e online su sulle piattaforme Più Compagnia e Mymovies.it. ha la sua principale sede della rassegna al cinema La Compagnia, al cinema Stensen e presso MAD Murate Art District. Il rischio che l’irruzione delle piattaforme streaming possa compromettere la visione in sala è uno degli argomenti di più stretta attualità, e l’attore non ha voluto sottrarsi alla spinosa domanda: "In Corea oltre a Netflix ci sono anche Amazon e Disney - sottolinea - Credo che le piattaforme svolgano un ruolo positivo, abbattendo la distanza tra nazioni e continenti, e durante la pandemia abbiano permesso di vedere tantissimi film che non potevano essere distribuiti in sala". Sui suoi progetti futuri, Lee Jung-jae sembra avere le idee piuttosto chiare: "Nel mio paese lavorano molti registi, ma poter collaborare con loro dipende da tanti fattori, e poi c’è Hollywood, la mecca del cinema, il sogno di tutti gli attori; per adesso però mi piacerebbe partecipare ad un progetto più ampio, che coinvolga vari paesi, e magari, perché no, anche qualche autore italiano". I casi di emulazione purtroppo non sono stati pochi e l'effetto Squid Game ha portato i bambini delle scuole ad emulare ciò che accadeva nella serie "diventando anche violenti" e a ottobre scorso era nata anche una petizione per bloccare la serie tv. Questa serie è dedicata solamente a un pubblico maggiorenne, non so come dei bambini abbiano potuto vederla, sono dispiaciuto che i ragazzi usino la violenza. Penso serva un maggiore controllo e diversificazione tra i programmi che possono vedere gli adulti e quelli che possono essere visti dai minori". Lee Jung-jae nonostante sia grato al ruolo di Seong Gi-hun, riconosce che la serie fosse pensata "solamente ad un pubblico maggiorenne". E anzi, non si spiega come "dei bambini abbiano potuto vederla, sono dispiaciuto che i ragazzi usino la violenza. Penso serva un maggiore controllo e diversificazione tra i programmi che possono vedere gli adulti e quelli che possono essere visti dai minori". Jung-jae ha voluto spezzare una lancia in favore della serie: "In Squid Game vediamo molte aggressioni, però le persone non vogliono questi comportamenti, perché pensano che ci sia ancora il bene nel mondo. Molti youtuber guardano il telefilm e pensano che non si deve fare così, c'è una morale. Il messaggio di Squid Game, quindi, è corretto, non vuole incitare alla violenza, bensì andare contro la violenza".
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