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Pfizer, utili in calo anche nel 2025, -$1,5mld per venir meno obbligo vaccino Covid, diminuzione della domanda e risarcimenti effetti avversi

Crollo per Pfizer, che ha visto utili trimestrali in calo del 21% nel 2025, mentre nel 2024 è sceso al 44% rispetto all'anno precedente. È stata obbligata a pagare quasi 60 milioni di dollari per accuse "false claims" e affronta contenziosi legali

16 Dicembre 2025

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Pfizer, fonte: imagoeconomica

Crollo finanziario per Pfizer: il calo degli utili continua anche nel 2025, comprese nelle previsioni per il 2026. Il board amministrativo ha ipotizzato un calo di 1,5 milioni di dollari negli utili per il 2025-26. Questo ha diverse motivazioni: il venire meno dell'obbligo vaccinale, la conseguente diminuzione della domanda dei sieri, sicuramente aggravata da un'opinione pubblica più consapevole sugli effetti avversi del vaccino Covid, e i risarcimenti e indennizzi dovuti alle sempre più numerose class action e cause intentate contro la Big Pharma.

Pfizer, utili in calo anche nel 2025, -$1,5mld per venir meno obbligo vaccino Covid, diminuzione della domanda e risarcimenti effetti avversi

Pfizer, la Big Pharma statunitense, ha annunciato una revisione delle previsioni di utili e ricavi per gli anni 2025 e 2026, collegando la debolezza delle prospettive soprattutto alla minor domanda di vaccini e farmaci Covid e alla perdita di esclusività brevettuale di alcuni prodotti chiave.

Secondo le nuove stime ufficiali, per l’anno in corso Pfizer ora attende ricavi pari a circa 62 miliardi di dollari, rispetto alla precedente guidance tra 61 e 64 miliardi. L’utile per azione rettificato per il 2025 è confermato nella fascia 3,00-3,15 dollari per azione. Per il 2026, l’azienda stima ricavi tra 59,5 e 62,5 miliardi di dollari e un utile rettificato compreso tra 2,80 e 3,00 dollari per azione.

Gran parte del calo previsto deriva dalla riduzione di circa 1,5 mld di dollari nei ricavi dal vaccino Covid rispetto alle attese per il 2025. A ciò si aggiungono perdite di ricavi dovute alla scadenza di esclusiva brevettuale su farmaci come Eliquis, Xeljanz e Ibrance, che pesano per ulteriori circa 1,5 miliardi di dollari nel 2026.

Il trend dei ricavi di Pfizer mostra un calo rispetto ai risultati 2024, quando i ricavi complessivi avevano raggiunto circa 63,6 miliardi di dollari.

La diminuzione della domanda di vaccino Covid è stata accentuata da diversi fattori nel corso del 2025 e 2026. In molti Paesi le linee guida ufficiali sulla vaccinazione sono state ridotte o rese meno generalizzate, con le autorità sanitarie che limitano le raccomandazioni a categorie ad alto rischio. Questo ha portato a una contrazione delle campagne vaccinali e a un calo delle vendite; ad esempio, negli Stati Uniti si sono registrate diminuzioni significative nelle vendite stagionali dei vaccini a seguito di cambiamenti nelle raccomandazioni di vaccinazione annuale.

A ciò si somma una crescente esitazione vaccinale tra parte della popolazione, alimentata da timori sulla sicurezza dovuti ai sempre più numerosi studi che evidenziano gli effetti avversi gravi del siero.

Dal punto di vista legale, alcune autorità statali americane hanno intentato cause contro Pfizer per presunte comunicazioni fuorvianti sulla sicurezza e sull’efficacia dei vaccini; alcuni procedimenti, come quello intentato dal Kansas, sono ancora in corso o in appello, pur con immunità legale per gran parte dei vaccini somministrati durante l’era Covid.

Pfizer sta ora puntando su investimenti in pipeline oncologiche, trattamenti per obesità e altre aree terapeutiche, oltre a piani per tagli ai costi per oltre 7 miliardi di dollari entro il 2027, nel tentativo di compensare il rallentamento del mercato post-Covid.

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