18 Novembre 2025
Vaccino (fonte foto Lapresse)
Almeno 5.531 segnalazioni di mielite trasversa (TM) invalidante, vale a dire una grave infiammazione del midollo spinale insorta quale effetto collaterale della somministrazione dei vaccini contro il Covid-19. Sono i dati di fine agosto 2025 comunicati dal Vaccine Adverse Event Reporting System dei Centers for Disease Control, e che gettano nuovi luci sui gravi fatti avversi che molti pazienti hanno registrato dopo essersi sottoposti a inoculazione.
Tra gli effetti avversi, i malori improvvisi e le morti registrate in pazienti che avevano ricevuto dosi di vaccino AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna, è stata registrata un'altra condizione neurologica debilitante, strettamente connessa con l'inoculazione. Si tratta della cosiddetta mielite trasversa, una condizione autoimmune che prova l'infiammazione del midollo spinale causando debolezza, intorpidimento degli arti, problemi a vescica e intestino e, nei casi peggiori, paralisi temporanea o permanente. In alcuni casi, le complicazioni riguardano la respirazione o infezioni strettamente connesse alla mobilità limitata.
Recenti indagini hanno registrato migliaia di casi simili, verificatisi in stretta coincidenza con la somministrazione di tutti i principali marchi di sieri anti-Covid. Con circa 5.531 segnalazioni di TM registrate entro agosto di quest'anno, circa 3.741 casi riguardavano la vaccinazione con Pfizer/BioNTech, mentre i restanti 1.073 il siero Moderna. Tuttavia, dal computo non è escluso il vaccino AstraZeneca a cui l'ente di vigilanza sui farmaci del Regno Unito ha collegato l'insorgenza di 179 casi di TM e due decessi. A raccontarlo però non sono solo i numeri, fondamentali. Ma la testimonianza dei pazienti che, da sani, sono andati incontro a gravi conseguenze dopo la somministrazione di un vaccino che prometteva vantaggi in termini di salute.
Tra loro, chi ha avuto il coraggio di farsi avanti e denunciare, è stato il medico Joel Wallskog, 55enne chirurgo ortopedico all'Aurora Healthcare di Milwaukee (nel Wisconsis, Usa) che cinque anni fa ha ricevuto la diagnosi di una mielite trasversa dopo la dose di vaccino Moderna. Pochi giorni dopo l'inoculazione, Wallskog, sportivo e padre di quattro figli, è rimasto paralizzato. Lui stesso, in quanto medico, ha azzardato la correlazione: "Ho chiesto al mio neurologo se potesse esserci un’associazione. La sua risposta è stata: "Non lo so, Joel, non voglio essere coinvolto'" racconta.
"I miei sintomi sono iniziati sette giorni dopo il vaccino, con intorpidimento e formicolii alle gambe. Sono caduto al lavoro mentre ero con un paziente. Ho fatto immediatamente una risonanza magnetica e ho ricevuto la diagnosi di mielite trasversa". Una grave condizione di salute che, nonostante tutti i tentativi di recupero tra steroidi, immunoglobuline per uso endovenoso, non ha fatto che continuare mesi dopo. E anni dopo, perché Wallskog ora è paralizzato e riesce a "stare in piedi per circa due-quattro ore al giorno. Quando però ho episodi di dolore neuropatico, la mia debolezza peggiora e di solito mi costringe a letto per uno o due giorni a settimana. Così ho bisogno di una sedia a rotelle, un deambulatore o un bastone, a seconda della gravità della debolezza".
La storia del dottor Wallskog non è un unicum purtroppo, ma riflette quella di molti altri pazienti sani diventati irrimediabilmente malati. "La mia storia non è unica - racconta -, siamo il piccolo sporco segreto dell’industria dei vaccini". La storia del dottor Wallskog è quella di Sally Bayley, 53 anni autrice di libri ed insegnante alla Oxford University. O quella dell'imprenditrice Rebecca Thommen: a tutti loro è stata diagnosticata la mielite, e tutti loro hanno ricevuto in gran parte le resistenze di medici e comunità scientifica "mainstream".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia