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Vaccino Covid, tribunale di Asti riconosce nesso causale per 52enne colpita da effetti avversi, 3mila € al mese a vita per la donna che non cammina più

La donna è stata colpita da mielite trasversa dopo l'inoculazione del siero. Una malattia che colpisce il sistema nervoso, ne consegue che per la 52enne siano stati accertati danni neurologici che costringono il ministero della Salute ad un indennizzo bimestrale di 3 mila euro al mese a vita

15 Ottobre 2025

Vaccino Covid, tribunale di Asti riconosce nesso causale per 52enne colpita da effetti avversi, 3mila € al mese a vita per la donna che non cammina più

Fonte: imagoeconomica

Il tribunale civile di Asti ha riconosciuto il nesso causale tra la somministrazione del vaccino Covid e gli effetti avversi per una 52enne, titolare di una tabaccheria ad Alba, in provincia di Cuneo. La donna è stata colpita da mielite trasversa dopo l'inoculazione del siero. Una malattia che colpisce il sistema nervoso, ne consegue che per la 52enne siano stati accertati danni neurologici che costringono il ministero della Salute ad un indennizzo bimestrale di 3 mila euro al mese a vita

Vaccino Covid, tribunale di Asti riconosce nesso causale per 52enne colpita da effetti avversi, 3mila € di indennizzo

Ad Asti una sentenza che fa giurisprudenza. Stabilito un indennizzo a vita per una 52enne colpita da effetti avversi del vaccino Covid. Il tribunale civile ha infatti riconosciuto con sentenza di primo grado "il nesso di causa" tra la somministrazione e un grave danno neurologico che impedisce alla donna di camminare. Il ministero della Salute, che in sede amministrativa aveva respinto la domanda d'indennizzo, è stato condannato al riconoscimento del legame. Per il giudice, uno degli elementi fondamentali per arrivare a questa conclusione è stata la ridotta distanza temporale tra la vaccinazione e la comparsa dei sintomi.

La donna aveva cominciato ad accusare i primi sintomi dopo le due dosi di vaccino Covid ricevute il 7 e il 28 aprile 2021. La sua malattia si è evidenziata quando il 10 febbraio 2022 è stata ricoverata all'ospedale di Orbassano (Torino) per una "sospetta mielite di natura infiammatoria". Ed è il medico nella sua lettera di dimissioni del 17 febbraio, una settimana dopo il ricovero, a rendere noto che "non è escludibile un ruolo scatenante vaccinico". Un dettaglio non da poco, che convince i legali della donna a far partire la richiesta di indennizzo.

L'avvocato Chiara Ghibaudo che assiste la donna ha dichiarato: "I danni fisici permanenti patiti sono davvero gravi: basti pensare che la signora non deambula più da sola. L'indennizzo erogato dallo Stato le permetterà di far fronte ad almeno una piccola quota di sofferenza".

Sono tantissimi gli studi che in questi anni hanno posto l'attenzione sulle reazioni avverse del vaccino Covid, illustrando come l'inoculazione possa portare a effetti collaterali spesso letali.

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