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Ius scholae, Tajani riapre, Barelli (FI) attacca la Lega: "Ignoranti, almeno leggete il testo", Salvini li liquida: "Non è priorità"

Tajani rilancia lo Ius scholae per chi studia in Italia, ma il centrodestra si spacca e le opposizioni accusano: "Serve coraggio, non slogan"

18 Luglio 2025

Ius Scholae, Tajani insiste: “Non c’è rischio di invasione islamica a scuola”, ma Salvini lo gela: “Non passerà mai”

Tajani e Salvini, fonte: imagoeconomica

Sul tema ius scholae, il segretario di Forza Italia Antonio Tajani riapre la discussione. A sostegno, le dichiarazioni di Paolo Barelli (FI) contro la Lega: "Ignoranti, almeno leggete il testo prima di affossarlo". Il segretario del Carroccio Matteo Salvini li liquida: "Non è una priorità per nessuno".

Ius scholae, Tajani riapre, Barelli (FI) attacca la Lega: "Ignoranti, almeno leggete il testo", Salvini li liquida: "Non è priorità"

Il dibattito sullo ius scholae, la legge che consentirebbe agli stranieri cresciuti in Italia di ottenere la cittadinanza dopo dieci anni di scuola, torna a infiammare la politica. A rilanciare il tema è stato Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, che dal congresso della Cisl a Roma ha dichiarato: "Io non cambio idea, il capitolo non è chiuso, lo decido io se è chiuso o no. Dare la cittadinanza dopo dieci anni di scuola è una misura seria, riguarda un milione di persone".

Forza Italia propone una versione restrittiva, ribattezzata ius Italiae: cittadinanza solo per chi è nato in Italia o arrivato entro i cinque anni, con dieci anni consecutivi di scuola e residenza regolare, e possibilità di richiesta a 16 anni tramite i genitori o alla maggiore età. "È perfettamente coerente con il programma del centrodestra", ha ribadito Tajani, rispondendo anche alle critiche interne: "Non è una priorità assoluta, ma è un tema serio".

Il fronte del no però resta compatto. Matteo Salvini ha liquidato la proposta come "archiviata", ribadendo: "Noi non condividiamo il principio di accorciare i tempi per la cittadinanza, non è una priorità per gli italiani. Se ne occuperà la sinistra fra trent’anni, se vincerà". Dello stesso avviso Fratelli d’Italia.

Sulla vicenda pesa anche il gelo del gruppo Mediaset. Pier Silvio Berlusconi ha detto di condividere il principio "in linea di massima", ma di considerare lo ius scholae "non una priorità per gli italiani". Una posizione che ha costretto Tajani a chiarire: "Con Pier Silvio siamo in sintonia. Non è una priorità, ma resta una proposta seria".

Le opposizioni, invece, accusano il governo di ipocrisia. "Tajani usa la vita di migliaia di ragazzi come pedina politica", ha attaccato Riccardo Magi di +Europa. "È un balletto ignobile che calpesta chi è italiano di fatto, ma non per una legge vecchia trent’anni".

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