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Ius Italiae, il dietrofront di Tajani dopo l’attacco di Berlusconi: “Anche per me non è una priorità, siamo in ottima sintonia” - VIDEO

Pier Silvio Berlusconi aveva preso le distanze dalla proposta lanciata da Tajani: “Condivido in linea di massima il principio, onestamente ho dubbi sulla priorità. Non mi sembra una necessità tra le prime per gli italiani"

09 Luglio 2025

Dopo l’attacco di Pier Silvio Berlusconi, che ha gelato la riforma della cittadinanza, è arrivato il dietrofront del segretario azzurro Antonio Tajani: “Anche per me lo ius italiae non è una priorità. È quello che ho sempre detto. Da questo punto di vista io e lui siamo in perfetta sintonia”.

Ius Italiae, il dietrofront di Tajani dopo l’attacco di Berlusconi: “Anche per me non è una priorità, siamo in ottima sintonia”

Il dietrofront di Tajani, arrivata all’indomani dell’intervento dell’amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, che aveva preso le distanze dalla proposta lanciata da Forza Italia: “Condivido in linea di massima il principio, onestamente ho dubbi sulla priorità. Non mi sembra una necessità tra le prime per gli italiani. Tempi e modi mi vedono un po' scettico”. E ancora più esplicitamente: “Mi spiace per Tajani ma sono più contro che a favore, perché non è il momento. Però è falso che Tajani ha portato avanti lo ius italiae seguendo indicazioni ideali mie o di Marina”.

Parole che hanno fatto rumore all’interno del partito, spingendo Tajani a chiarire la propria posizione. Il numero uno di FI ha quindi fatto dietrofront, annunciando che il tema della cittadinanza non è mai stato in cima all’agenda: “Cercherò di spiegare a tutti i contenuti della nostra proposta, che non è una proposta lassista. Ho sempre detto che la nostra priorità si chiama riforma della giustizia, riduzione della pressione fiscale e tutela della salute del cittadino”.

Una linea di continuità, secondo Tajani, che esclude qualsiasi cambio di rotta ideologico: “Non ho mai detto che era una priorità, ho detto qual è soltanto la nostra posizione. Da questo punto di vista siamo in perfetta sintonia. Andremo avanti nel sostenere e difendere le nostre idee. Certamente non sono altri partiti che decidono quando, come e dove parlare. Abbiamo le nostre idee, ho le mie idee, ne sono convinto, non le cambio e sono pronto a spiegarle nel modo migliore a tutti per far capire quanto la nostra proposta sia una proposta che punta a concedere la cittadinanza in maniera seria e forse più severa di come viene concessa oggi”.

Il segretario azzurro guarda intanto al futuro della formazione politica, anche in termini di classe dirigente. Con nuovi volti già in rampa di lancio, Tajani cita Dalla Chiesa e Gasparri come esempi di qualità riconosciuta: “Bravissimi”, secondo le parole dello stesso Pier Silvio. E rilancia: “Io guardo sempre avanti, se andate a vedere i parlamentari che hanno aderito e stanno aderendo a Forza Italia fino a adesso, sia a livello nazionale, sia regionale, ve ne rendete conto. Avete visto che abbiamo un nuovo segretario dei giovani, che ha una buona personalità e sta facendo bene, va in televisione. Stiamo facendo crescere una nuova classe dirigente, io sono sempre per allargare e spalancare le porte di Forza Italia, ci mancherebbe”.

Infine, sul possibile ingresso in politica del figlio del Cavaliere, Tajani non nasconde l’entusiasmo: “Magari, però dipende da lui. Sarebbe un'ottima cosa. Con il nome che porta, se e quando deciderà, sarà sempre un fatto positivo. Non è un fatto negativo, anzi. Il fatto che la famiglia Berlusconi si interessi ai destini di Forza Italia significa che ci tengono e ci sostengono sempre con grande garbo e discrezione”.

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