06 Luglio 2025
Tajani e Salvini, fonte: imagoeconomica
Antonio Tajani insiste sullo Ius Scholae, e intervenendo al Forum in Masseria, ha dichiarato: "Per lo ius italiae vorrei convincere i nostri alleati, entrando nel merito della nostra proposta, quella del referendum era una proposta per 5 anni, noi siamo per dieci anni. Intanto in Parlamento facciamo la riforma della giustizia e quella fiscale, poi spiegheremo ai nostri alleati la bontà della nostra proposta. Non è che ti fai rispettare se insulti un musulmano, devi essere forte della tua identità, la paura di inglobare è un segno di debolezza", ha detto. Tuttavia, si tratta di una proposta che ha finora ricevuto il fermo "no" da parte di Lega e Fratelli d'Italia. Così una nota della Lega: "Invitiamo l'amico Antonio Tajani ad archiviare ogni polemica sulla riforma della cittadinanza. Non passerà mai, non è prevista dal programma di centrodestra, è stata bocciata perfino dal recente referendum promosso dalla sinistra. Guardiamo avanti, al Paese non serve un'estate di inutili polemiche: abbiamo il dovere di realizzare il programma che ha convinto gli italiani a darci fiducia".
Continua lo scontro nella maggioranza sullo Ius Scholae, la proposta di riforma della cittadinanza agli stranieri. Il ministro degli Esteri ha nuovamente ribadito la sua linea, asserendo che questo "non è l'emergenza numero uno" e dirlo non significa "fare marcia indietro". Un centrodestra "moderno deve farsi carico di questo problema, non deve farlo la sinistra con proposte lassiste", e l'integrazione "è parte del programma. Non è il colore della pelle che ti fa italiano. E non c’è il pericolo di un’invasione islamica nelle nostre scuole. Io credo fortemente nella nostra identità e nella nostra cultura".
"Lungi da me mettere in difficoltà il governo, figurarsi se posso fare una minima azione che possa mettere in difficoltà il centrodestra, ho raccolto l'eredità di Berlusconi", ha continuato Tajani.
La Lega ha già fatto capire tramite una nota che la proposta di legge "non passerà mai", ed anche Fratelli d'Italia segue la stessa onda: "Sulle priorità indicate nel programma su cui siamo tutti d'accordo, la cittadinanza non è tra queste".
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