18 Settembre 2024
Claudio Borghi, fonte: imagoeconomica
Il senatore Claudio Borghi, in un post pubblicato su X, ha “sbeffeggiato” il presidente Macron sulla delicata questione delle nomine Ue. “Ricapitolando: Macron aveva un amichetto, Attal, che lui chiamava “il suo fratellino” e lo nomina premier”, ha esordito nel suo post. “L'amichetto aveva un compagno, Séjourné, e lo mette a fare il ministro degli esteri”, ha continuato alludendo al giro di "amicizie" ai vertici Ue. “Adesso per la UE Macron sceglie proprio il compagno dell'amichetto. Altro che Boccia...”, ha infine concluso trovando una similitudine tra il presidente francese e la “consulente fantasma”, Maria Rosaria Boccia. Il caso Boccia, infatti, è ancora oggi un tema molto caldo per la politica italiana e non solo. Con un messaggio “ironico” un'utente ha commentato: “Manca solo il grande puffo in perizoma delle olimpiadi come ministro della cultura”.
Alcuni utenti non hanno gradito il post, accusando il senatore di aver utilizzato le parole “in modo becero ed allusivo alle tendenze sessuali” delle persone prese in causa. A questo Borghi ha risposto di tutto tono: “Scusi eh, ma se si mette in croce Sangiuliano perché voleva dare un incarico a una con cui aveva una relazione secondo lei non si può fare la stessa cosa se la relazione è fra due persone dello stesso sesso? Spero che stia scherzando”. Infatti, il senatore, nei commenti seguenti, si è difeso da chi lo accusa di omofobia: “Mi sa che se pensa male l'omofobo è lei”, scrive in un commento sotto al suo post.
Il caso delle nomine Ue è “schizziato” sui social dopo che Stéphane Séjourné è diventato il nuovo commissario europeo per la Francia, nominato da Emmanuel Macron subito dopo le dimissioni di Thierry Breton. Il post di Borghi fa, infatti, riferimento al matrimonio di Séjourné con Gabriel Attal che il presidente francese aveva già nominato primo ministro dal gennaio 2024.
Inoltre, non pochi commenti negativi sono arrivati verso la Francia dopo le Olimpiadi di Parigi 2024. Molti utenti del web non avevano per nulla apprezzato la cerimonia queer di apertura dei Giochi. L'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, reinterpretata per lo spettacolo d'apertura, aveva suscitato molte critiche per la partecipazione di drag queen in costumi appariscenti a rappresentare gli apostoli. Anche dall'Italia è arrivata una pioggia di critiche, per esempio, da Matteo Salvini che aveva affermato che le Olimpiadi sono cominciate “insultando miliardi di cristiani nel mondo”.
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