28 Luglio 2024
Alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, l'irriverente esibizione organizzata dal direttore artistico Thomas Jolly è stata contestata da non poche persone. Infatti, l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci è stata reinterpretata in versione queer, con la partecipazione di drag queen in costumi colorati e appariscenti a rappresentare i dodici apostoli.
Ballerini e attori ricordavano di più delle estrose divinità greche legate al culto di Bacco, che non le figure sacre cristiane. Scelta non poco contestata mettere in mezzo a loro anche un bambino. La cena si apre con una gigante cloche posata su un tavolo che, sollevandosi, rivela un uomo con la pelle dipinta di azzurro, quasi del tutto nudo. Lui, con una corona di foglie e frutti che ricorda immancabilmente Bacco, inizia a cantare e dietro alla tavola 'imbandita' un coro di persone si unisce. Nel centro della tavolata una donna obesa, con una raggiera attorno alla testa, chiara imitazione parodica di Gesù.
Lo spettacolo, volutamente provocatorio, ha destato molto scalpore, specie all'interno di ambienti cristiani. La Conferenza episcopale di Francia, in un comunicato, ha scritto: "Purtroppo, deploriamo in modo molto profondo le scene di derisione e di scherno sul cristianesimo. Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i continenti che si sono sentiti feriti per gli eccessi e la provocazione di alcune scene. Auspichiamo che capiscano come la festa olimpica vada molto al di là dei partiti presi ideologici di qualche artista". Su varie testate giornalistiche è arrivata una pioggia di polemiche: "Si è andati giù pesante di trucco e parrucco a ridisegnare un'umanità che ormai pare aver senso solo se trasgredisce. Non prendeteci per biechi bacchettoni moralistici, ma che senso ha dover vivere ogni singolo evento planetario, per di più sportivo, come se fosse un Gay Pride?", si legge su Avvenire. Famiglia Cristiana ha scritto sul proprio portale: "Ultima Cena parodiata in maniera offensiva e blasfema". Anche da esponenti politici internazionali non sono mancate le critiche: il ministro della Lega Matteo Salvini ha affermato che le Olimpiadi sono iniziate "insultando miliardi di cristiani nel mondo", mentre Viktor Orban ha attaccato il "vuoto morale dell'Occidente". In Francia, la nipote di Marine LePen, Marion Maréchal, membro di Reconquête, ha parlato di "una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione". Il direttore artistico della cerimonia ha risposto difendendo la sua opera in nome di una libertà a "credere o non credere".
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