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Meloni sul Covid nella conferenza stampa: "Lavorare sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione"

Meloni interviene sul Covid nella conferenza stampa di fine anno: "Il modello di privazione delle libertà che noi abbiamo conosciuto in passato non mi è parso così efficace". Parla anche di Cina, tamponi e mascherine.

29 Dicembre 2022

 Meloni sul Covid nella conferenza stampa: "Lavorare sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione"

fonte: Lapresse

Giorgia Meloni interviene anche sul Covid nella conferenza stampa di fine anno, di giovedì 28 dicembre 2022: "Bisogna lavorare sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione". Prosegue: "Il modello di privazione delle libertà non mi è parso così efficace".

Meloni, Covid: responsabilità, non coercizione

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni viene intervistata anche sul Covid nella conferenza stampa di fine anno. I temi sono molti: dai tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina, alle strategie da seguire per l'inverno fino alle varianti che sono state riscontrate. 

Meloni inizia discutendo il suo approccio con i viaggiatori proveniente dalla Cina: "Per quanto accaduto in Cina ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma questa misura è efficace se viene presa da tutta l'Ue. Abbiamo scritto a Bruxelles e ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso". L'Agenzia Ue per le malattie (Ecdc) comunica, però, che lo screening delle persone proveniente dalla Cina sarebbe "ingiustificato".

Prosegue poi: "Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no. Sinora si è rivelato solo Omicron. In questo momento dovrebbe essere tranquillizzante. La situazione è abbastanza sotto controllo".

Il ministro della Salute Schillaci rassicura che le varianti Covid arrivate finora in Italia dalla Cina sono tutte note. L'obbligo delle mascherine negli ospedali e nelle RSA è prorogato fino al 30 aprile 2023. Sottolinea che sia necessario un costante monitoraggio, ma non si deve spargere un allarme insensato. 

Meloni su vaccini anti-Covid: niente privazione delle libertà

Al premier viene anche chiesto con quale strategia intenda affrontare l'eventuale aumento dei casi: "Io credo che la soluzione siano sempre i controlli. Credo che continuino ad essere utili i tamponi e le mascherine. Il modello di privazione delle libertà a cui siamo stati abituati nel passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese".

Continua: "La mia idea è che si debba lavorare sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione, come già in passato ho detto che andava fatto e come intendo fare in futuro."

I giornalisti le chiedono se invita i cittadini a vaccinarsi: "Invitare i cittadini a vaccinarsi? Noi abbiamo fatto qualcosa di più. C'è una campagna che il governo sta facendo che invita alla vaccinazione gli anziani e le categorie fragili, sui quali mi sento di fare l'invito più deciso. Sugli altri l'invito è di rivolgersi al medico".

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