29 Dicembre 2022
Le opposizioni nella giornata di ieri hanno chiesto che il Ministro Orazio Schillaci, riferisse al Senato sull'andamento dell'epidemia di Covid e sulle ultime decisioni adottate come quella di sottoporre a tampone i passeggeri in arrivo dalla Cina. Le richieste sono pervenute da Beatrice Lorenzin (Pd), Stefano Patuanelli (M5s) e Raffaella Paita (Az-Iv). L'audizione del Ministro, a margine dell'approvazione della manovra, si è svolta alle ore 15.30.
Il Ministro Schillaci riferisce in senato che la notizia più importante di oggi è che la maggior parte dei tamponi positivi sequenziati sono riferibili a varianti già note che, per altro, non destano particolari preoccupazioni. E questa è la prima buona notizia, al più importante della giornata, dice Schillaci, ma poi riferisce sulle restrizioni e gli obblighi di monitoraggio di tamponi fatti negli aeroporti e che hanno evidenziato la presenza della variante Omicron Ba5 bf7, tra i passeggeri provenienti dalla Cina. Poi il ministro ha parlato dell'obbligo di tampone molecolare negativo per i positivi e di tutta la normativa contenuta nel decreto.
"Dalla cine informazioni scarse o poco affidabili" per questo il Ministro della Sanità Schillaci ha riferito sulla normativa contenuta nel decreto firmato ieri a margine del Cdm.
"Ho provveduto ad emanare, ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978 n 833, l'ordinanza che prevede l'obbligatorietà dell'effettuazione di un test in partenza, o un tampone molecolare una volta arrivati in Italia, ai passeggeri dei voli provenienti dalla Cina con un duplice obiettivo: il primo monitorare l'introduzione di eventuali varianti di sars cov 2, al fine di identificare rapidamente varianti sotto-varianti.
In Cina sembrerebbe predominante Omicron ba5 definito bf7 che comunque da noi è presente ma come ho già detto le informazioni provenienti dalla Repubblica popolare Cinese sono scarse e da ritenersi sicuramente poco affidabili il secondo obiettivo è diminuire per quanto possibile il carico di passeggeri in arrivo positivi e non identificati, ai fini dell'identificazione del contenimento della diffusione, di possibili varianti del virus Sars COV 2, impone a tutti i soggetti in ingresso dalla Cina di osservare la seguente disciplina:
A questo proposito, fin dalla mattina del 27 dicembre, ho mantenuto i contatti con le principali istituzioni europee tra le quali la commissione "European Center for desease prevention and control" e si dissi il centro europeo di controllo delle malattie tali contatti vengono tenuti per un continuo scambio di informazioni di natura epidemiologica e microbiologica, anche al fine di assumere provvedimenti in tempi rapidi inoltre il Ministero partecipa alla rete early warning response system ai fini dell'identificazione di allerte precoci nelle ultime ore la repentina mutazione del quadro epidemiologico in Cina ha indotto l'intero consesso a valutare come prioritaria l'indagine sul sequenziamento al fine di individuare eventuali nuove varianti a prendere in considerazione l'opportunità di misure di controllo comuni nei confronti dei passeggeri provenienti dalla Repubblica popolare Cinese sino a quel momento l'Unione europea e l'organizzazione mondiale della sanità non avevano dato indicazioni circa eventuali misure e potrebbero diminuire il rischio di importazione di casi di infezione su mia proposta è stato convocato all'health Security committenti e i cessi per discutere di misure congiunte da adottare sul tema fin qui trattato la riunione si è tenuta nella mattinata di oggi ed è stata condivisa anche con la commissione la necessità di azioni congiunte finalizzate a rafforzare il monitoraggio ed il sequenziamento all'ordine del giorno di tale riunione è stata posta anche la lettera che ieri ho chiesto alla Repubblica Ceca che tutti i paesi adottino misure simili", ha dichiarato il ministro.
"Abbiamo rafforzato lo stretto monitoraggio delle varianti, attraverso le cosiddette "flash survice" condotte mensilmente in collaborazione con le regioni la piattaforma Icogen dell'Istituto Superiore di Sanità, che raccoglie informazioni continue sull'andamento delle varianti identificate nei principali laboratori italiani e lo studio delle varianti presenti nelle acque reflue. Abbiamo definito il piano di pre-partners per la gestione della circolazione del covid nella stagione invernale 2022-2023. Proprio oggi ho firmato l’ulteriore proroga fino al 30 aprile 2023 dell'obbligo dell'uso delle mascherine nelle strutture sanitarie e socio sanitarie, compresi gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale. Infine per rafforzare il monitoraggio sull'evoluzione epidemiologica derivante dei potenziali rischi legati alla situazione creatasi nella Repubblica popolare Cinese ho provveduto a convocare per la giornata di domani l'unità di crisi prevista dal decreto ministeriale 7 agosto 2019 quale osservatorio del ministero sulla materia".
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