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Riforma Csm, incontro Draghi-Cartabia a margine del giuramento di Mattarella

Secondo fonti governative, Mario Draghi e la ministra della Giustizia Marta Cartabia avrebbero avuto un incontro a margine del giuramento di Mattarella sulla riforma del Csm

03 Febbraio 2022

Riforma Csm, incontro Draghi-Cartabia a margine del giuramento di Mattarella

Fonte: lapresse.it

Sarebbe avvenuto oggi l'incontro tra Mario Draghi e Marta Cartabia sulla riforma del Csm. Lo si apprende da fonti governative, secondo le quali il presidente del Consiglio e la ministra della Giustizia avrebbero avuto un piccolo vertice prima del giuramento del capo dello Stato Sergio Mattarella. Quello della riforma del sistema giudiziario è stato peraltro uno dei punti cardine del discorso d'insediamento del neo rieletto presidente della Repubblica, che in Aula ha invocato misure che valorizzino "le indiscusse alte professionalità su cui la Magistratura può contare".

Riforma Csm, incontro Draghi-Cartabia

Al momento non è noto cosa si siano riferiti nel dettaglio il premier e la ministra della Giustizia nell'incontro avvenuto in mattinata. Già nel dicembre scorso Cartabia aveva definito imminente la riforma del Csm, annunciando che sarebbe stata pronta sul tavolo del Consiglio dei Ministri entro Natale. I piani del guardasigilli sono però andati diversamente, al punto che ancora alla fine di gennaio essa dichiarava: "Confido che al più presto possano arrivare alle Camere gli emendamenti per quella che il presidente della Repubblica ha definito una ineludibile riforma, cioè quella che riguarda l’ordinamento giudiziario del Consiglio superiore della magistratura".

L'incontro avvenuto stamane potrebbe essere un segnale dell'effettiva ripresa delle trattative, interrotte a seguito dei continui contrasti sul tema all'interno della maggioranza. Oltre che con quest'ultima, la ministra Cartabia nelle scorse settimane si era confrontata anche con rappresentanti della magistratura e dell'avvocatura, che premono affinché la partita sulla riforma possa essere chiusa al più presto. A luglio infatti scade il mandato del Csm in carica e dunque c'è pochissimo tempo per evitare che si vada a votare un nuovo consiglio ancora con la vecchia normativa.

L'intervento di Mattarella

A mettere fretta all'esecutivo sul tema improrogabile della riforma del Csm ci ha pensato nel pomeriggio di giovedì Sergio Mattarella, che "nell'inviare un saluto alle nostre Magistrature" ha voluto sottolineare "che un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia. Per troppo tempo è divenuta un terreno di scontro che ha sovente fatto perdere di vista gli interessi della collettività".

Secondo il presidente della Repubblica infatti è indispensabile "che le riforme annunciate giungano con immediatezza a compimento affinché il Consiglio superiore della Magistratura possa svolgere appieno la funzione che gli è propria, valorizzando le indiscusse alte professionalità su cui la Magistratura può contare, superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all'Ordine giudiziario. Occorre per questo che venga recuperato un profondo rigore".

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