03 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
"Mattarella al Quirinale e Draghi al Governo sono la migliore soluzione che ci potesse capitare", così Carlo Nordio ha commentato l'esito dell'elezione per il Colle. In un'intervista rilasciata al quotidiano Il Foglio, l'ex magistrato si è mostrato soddisfatto del mantenimento dello status quo istituzionale, pur riservando pesanti critiche ai partiti per come sono è stato gestito l'intero processo elettorale. Nordio è stato per tutta la durata delle elezioni il candidato di bandiera di Fratelli d'Italia, venendo votato da 90 grandi elettori durante l'ultima votazione del 29 gennaio.
Secondo l'ex pubblico ministero l'elezione del presidente della Repubblica "è avvenuta secondo una perfetta forma costituzionale". Tuttavia, "la credibilità della politica è crollata: dopo aver presentato candidati di ogni risma, si è tornati al punto di partenza, addirittura contro la volontà dell'eletto che, ad elezione avvenuta, non poteva rifiutarsi". La decisione di affidarsi nuovamente a Mattarella è sopraggiunta dopo l'ennesimo stallo tra i leader politici e la sfumatura dell'ultima candidatura presa seriamente in considerazione: quella di Elisabetta Belloni. Secondo voci dei palazzi romani, sarebbe stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a mettersi di traverso, bocciando il parere positivo dato dal presidente del M5s Giuseppe Conte al capo dei servizi segreti.
Ed è proprio sull'ex premier Conte che in seguito va a finire il discorso di Nordio. Per l'ex pm i due governi guidati dall'avvocato del popolo costituirebbero un'anomalia politica al quale si sarebbe dovuto porre rimedio con un ritorno anticipato alle urne: "Da almeno due anni viviamo un'anomalia assoluta: siamo l'unico paese al mondo che ha avuto due governi di segno opposto con il medesimo premier. Si sarebbe dovuti andare ad elezioni all'indomani della caduta del Conte uno".
Ma il tema elezioni scoperchia l'altro grande vaso di Pandora della politica italiana, quello del taglio dei parlamentari, i cui effetti reali si concretizzeranno proprio con la prossima legislatura. È a tal proposito che Nordio afferma: "L'approvazione del referendum che ha ridotto il numero dei parlamentari ha creato una situazione radicalmente nuova: la prorogatio di Mattarella è pienamente legittima ma è impossibile ignorare il contrasto con il Parlamento che uscirà dalle urne del prossimo anno, in una struttura completamente diversa".
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