28 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
È un Giuseppe Conte irritato quello che si ha commentato oggi la scelta del centrodestra di candidare in solitaria Elisabetta Casellati per il Quirinale. Nell'annunciare l'astensione del M5s, l'ex premier ha spiegato che il partito non parteciperà a quello che definisce un "atto di forza" e una "forzatura istituzionale". La scelta dell'astensione è stata condivisa anche dal Pd e da Liberi e Uguali, sempre alla luce del voto compatto del centrodestra sulla presidente del Senato. Nome emerso soltanto durante la notte tra giovedì e venerdì, secondo alcune fonti proprio su diretta iniziativa della stessa Casellati.
"Sono tre giorni - ha dichiarato Conte davanti ai giornalisti - che inseguiamo il centrodestra per una candidatura condivisa. Stamattina veniamo a sapere che candidano Casellati. Non partecipiamo a questi atti di forza, a queste conte sulle spalle delle cariche istituzionali. Noi abbiamo deciso di astenerci e non vogliamo partecipare a una forzatura istituzionale". Per il presidente del M5s la soluzione per risolvere la partita Quirinale "non può che essere di alto profilo".
Sugli incontri avvenuti nella giornata di giovedì Conte poi ha spiegato: "Ho letto che ieri sono sparito per qualche ora dai radar. Ero a fare telefonate con i leader, ad avere scambi riservati il che non significa che siano poco trasparenti. Non ho incontrato candidati, né fatto inciuci o caminetti, che non mi appartengono. Ho messo a disposizione le mie modestissime capacità di mediazione e pazienza per cercare di trovare una soluzione".
Le dichiarazioni di Conte erano state tuttavia ampiamente previste da Giorgia Meloni, che in mattinata ha tentato di sgonfiare le mosse dei pentastellati ricordando che "Casellati è stata votata alla presidenza del Senato anche dal M5s. Che cosa c'è di divisivo? Ci sono stati candidati molto più divisivi, è la seconda carica dello Stato ed è assolutamente la proposta più istituzionale, ne potevamo fare di più divisive, ma dire di no a lei è un modo di dire di no a chiunque non è di sinistra".
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