20 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
A pochi giorni ormai dal voto per il Quirinale Sergio Mattarella è dovuto nuovamente intervenire per mettere a tacere le voci su un suo ipotetico secondo mandato. Nel corso del plenum del Csm, il presidente della Repubblica ha infatti ribadito in maniera implicita la sua indisponibilità a un bis, porgendo "gli auguri più intensi al Consiglio e a ciascuno dei suoi membri per l'attività che il Consiglio svolgerà con la presidenza di un nuovo Capo dello Stato". Appare palese come il presidente uscente sia ormai stato condotto dai leader politici sull'orlo dell'esasperazione, costretto in ogni suo intervento a confermare la volontà di concludere nel brevissimo termine la sua carriera al servizio delle Istituzioni.
Durante il plenum il Consiglio ha confermato la nomina di Pietro Curzio a presidenza della Cassazione, nomina precedentemente annullata lo scorso 14 gennaio dal Consiglio di Stato assieme a quella della sua vice Margherita Cassano di presidente aggiunto della Suprema Corte. 19 i voti favorevoli alla conferma, mentre i contrari sono stati degli indipendenti Nino Di Matteo e Sebastiano Ardita e del membro laico in quota Lega Stefano Cavanna. Tre gli astenuti. La conferma delle nomine di Curzio e di Cassano arriva alla vigilia della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, occasione in cui il presidente della Cassazione - quindi Curzio - tiene la relazione sullo stato della giustizia alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
Nel commentare il voto, il presidente della Repubblica ha dichiarato: "Mi limito a esprimere auguri al presidente Curzio e alla presidente Cassano ribadendo le considerazioni fatte per il presidente Curzio nella seduta del 20 luglio e per la presidente Cassano la fiducia che ispira la sua lunga attività in magistratura. Ringrazio per la tempestività con cui la Commissione ha formulato le proposte e con cui il Plenum ha assunto le decisioni relative, assicurando la piena operatività dell'esercizio delle funzioni di rilievo per l'ordinamento giudiziario". Quello del 20 gennaio è stato l'ultimo plenum del Consiglio superiore della magistratura presieduto da Mattarella come capo dello Stato.
Nel ringraziare Mattarella per il ruolo ricoperto in questi sette anni, il vice presidente del Csm David Ermini ha infine affermato: "Per me e il Consiglio lei è stato in questi anni guida saggia e autorevole, esempio di etica istituzionale e fermo sostegno nei frangenti più amari". Ermini ha poi ricordato il suo impegno preso con presidente della Repubblica; quello di dismettere "la casacca indossata fino a quel momento, perché quando si assume un incarico istituzionale è doveroso spogliarsi di ogni precedente appartenenza per poterlo svolgere con spirito libero e nell'interesse generale, nel solo rispetto della Costituzione e delle leggi. A quell'impegno, in coscienza credo di aver tenuto fede"
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