13 Novembre 2025
In un momento di particolare volatilità per il titolo Azimut Holding, il Presidente Pietro Giuliani è intervenuto pubblicamente per chiarire la posizione del Gruppo e rassicurare il mercato sulle prospettive future.
“Alla luce di voci incontrollate che si stanno rincorrendo sul mercato, confermo la mia proposta al Consiglio di Amministrazione di quanto già comunicato al mercato. Azimut Holding, non essendo sotto vigilanza prudenziale, non può essere sottoposta a cambi di politiche di dividendi e buyback. La maggioranza dei suoi azionisti in sede assembleare è l’unico organismo titolato a tale decisione”, ha dichiarato Giuliani, sottolineando come le decisioni strategiche in materia di remunerazione degli azionisti restino prerogativa dell’assemblea.
Il Presidente ha poi commentato l’andamento del titolo in Borsa, definendo irrazionali le recenti flessioni dei corsi azionari: “Ritengo che quanto sta accadendo sul titolo Azimut sia inaspettato e irrazionale. Le attuali quotazioni di Azimut Holding rappresentano per gli investitori un’ottima opportunità di acquisto e/o di rafforzamento delle proprie posizioni. Per questo a titolo personale, ho già dato disposizioni di incrementare il mio investimento in azioni Azimut per alcuni milioni di euro da qui ai prossimi giorni. Lo anticipo al mercato poiché non vorrei che in questo clima di ‘caccia alle streghe’ qualcuno pensasse che in qualche modo sia coinvolto nel ‘sali e scendi’ di borsa per trarne profitto personale”.
Giuliani ha inoltre ribadito l’impegno del Gruppo nel progetto legato alla licenza bancaria e alla realizzazione di TNB (The New Bank), rispondendo così ad alcune speculazioni circolate in queste settimane: “Nella mia vita professionale, insieme ai colleghi, ho realizzato cose molto più difficili che collaborare all’ottenimento di una licenza bancaria. Non chiedo al mercato rispetto, ma almeno l’utilizzo del buon senso nel pensare che il Gruppo Azimut possa essere costretto a desistere dalla realizzazione di TNB. Preferiremmo che ci fosse consentito in tempi ragionevoli di ottenere la licenza in Italia, ma se ciò non fosse possibile, esistono altri Paesi, ad esempio la Svizzera (dove già operiamo)”.
Con queste dichiarazioni, il numero uno di Azimut ha voluto rassicurare investitori e stakeholder, ribadendo la solidità del Gruppo, la chiarezza della governance e la determinazione nel proseguire i propri piani di crescita, anche in un contesto di forte attenzione dei mercati finanziari.
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