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Ferrari presenta il progetto 'Hypersail', debutto ufficiale nel mondo della vela; Elkann: "La barca è come una navicella speziale, non vediamo l'ora di vararla"

L’imbarcazione, attualmente in costruzione in Italia sarà un monoscafo “volante” da 100 piedi, con varo previsto nel 2026; a guidare il progetto il celebre velista Giovanni Soldini, che contribuisce attivamente allo sviluppo tecnico dello scafo

26 Giugno 2025

Ferrari presenta il progetto 'Hypersail', debutto ufficiale nel mondo della vela; Elkann: "La barca è come una navicella speziale, non vediamo l'ora di vararla"

Il celebre Cavallino Rampante si prepara a solcare non solo le piste, ma anche il mare. Ferrari ha infatti presentato il progetto Hypersail, il suo debutto ufficiale nel mondo della vela. La nuova imbarcazione, descritta da John Elkann, presidente della Ferrari, come "più una navicella spaziale che una barca", è stata svelata al Centro Stile Ferrari

Elkann ha sottolineato l’importanza del momento per la casa di Maranello: "Questo è un momento importante per noi in Ferrari, un sogno che sta per realizzarsi ed è quello che di meglio fa la Ferrari quando si lavora tutti insieme, non come individui ma come collettivo". E ha aggiunto: "Portare la Ferrari dalla terra al mare e al cielo è qualcosa di straordinario ed è quello che ci ha spinto avanti e con grande condizione e ha fatto sì che stiamo parlando di qualcosa che sta per esistere".

L’imbarcazione, attualmente in costruzione in Italia (si vocifera nei pressi di Pisa, anche se non c’è conferma ufficiale), sarà un monoscafo “volante” da 100 piedi, con varo previsto nel 2026. A guidare il progetto c’è il celebre velista Giovanni Soldini, che contribuisce attivamente allo sviluppo tecnico dello scafo.

"Giovanni ci ha sempre riportato con i piedi per terra", ha detto Elkann, "ma con sano realismo dovrà essere su questa barca, che non è solo prestazionale, ma anche affidabile e bella". La barca sarà la prima al mondo della sua categoria con foil sulla chiglia, capace di sollevarsi sull’acqua appoggiandosi su tre punti. "Una sfida anche tecnologica e questa barca è pensata per essere al di fuori delle regole, ecco perché non parteciperà all’America’s Cup, che è invece un mondo troppo regolato", ha spiegato ancora Elkann.

Alla base del progetto c’è la volontà di spingersi oltre i limiti: "Non si poteva non farlo e quando uno guarda quello che spinge avanti la Ferrari è proprio l'abbinamento di passione, competenze al servizio dell'impossibile. Una sfida sportiva e tecnologica che ci dà la possibilità di sperimentare in ambiti nuovi, se si parla dell'aerodinamica è molto importante", ha affermato Elkann.

Nuova avventura in casa Ferrari

Il presidente ha poi evidenziato come questa nuova avventura rappresenti un banco di prova per le competenze dell’azienda: "Dobbiamo essere indubbiamente capaci di fare delle macchine che siano anche forti dal punto di vista aerodinamico e questo progetto ha messo a dura prova le nostre competenze e la possibilità di innovare dove non avremmo pensato. Ferrari sta affrontando il progetto con entusiasmo e poter vedere che l’azienda si misura con elementi nuovi come acqua e aria e vedere come si riesce a sfidare degli ambiti che non conoscevamo è entusiasmante: la barca ancora non c'è, sono sogni, idee, concetti, simulazioni, algoritmi, ma siamo ansiosi di vedere come questa barca funzionerà".

Dal canto suo, Giovanni Soldini ha parlato dell’originalità e della portata rivoluzionaria del progetto: "Siamo arrivati da lontano, insieme abbiamo fatto con John 3-4 transoceaniche, tante avventure ma qui stiamo facendo un percorso nuovo che riguarda il futuro, è molto diverso da quanto fatto prima e che nasce da una tavola vuota".

Il velista ha raccontato come il team abbia potuto immaginare un’imbarcazione mai realizzata prima, mettendo insieme le migliori competenze disponibili: "Lo facciamo cercando le massime competenze che potevamo mettere insieme, da una parte Ferrari con la sua capacità e voglia di innovare e dall’altra un gruppo di progettisti di barche da corsa con cui abbiamo creato un team e stiamo percorrendo una nuova strada".

Soldini ha descritto la sfida tecnica del progetto: "È un progetto molto ambizioso: abbiamo pensato di fare un monoscafo, perché ho un sacco di esperienza su monoscafi e sui trimarani, ma il monoscafo ha un grande vantaggio in termini aerodinamici, ha meno freno, ma anche degli svantaggi, è meno stabile e deve essere capace di raddrizzarsi, quindi con una chiglia più pesante: far volare un monoscafo in oceano è una strada nuova che va scoperta".

Ma quali saranno le finalità sportive di questa imbarcazione? Per ora, niente regate ufficiali come l’America’s Cup, troppo vincolata da regole. "Prima di porci obiettivi sportivi vogliamo finire di sviluppare la barca e portarla in acqua e poi vedere cosa si potrà e cosa non si potrà fare", ha spiegato Soldini. "L’anno prossimo faremo il varo e avvieremo una fase di debug" e solo allora si capirà fino a dove potrà arrivare questa sfida firmata Ferrari.

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