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Terna, cda nomina per cooptazione Stefano Cappiello come Consigliere non esecutivo e indipendente; subentra a Francesco Renato Mele

Con la nomina di Stefano Cappiello, il Consiglio di Amministrazione di TERNA S.p.A. ha accolto la proposta formulata dall’azionista CDP Reti S.p.A. che, con lettera del 29 maggio 2025, ha sottoposto la candidatura all’autonoma valutazione della Società

24 Giugno 2025

Terna, cda nomina per cooptazione Stefano Cappiello come Consigliere non esecutivo e indipendente; subentra a Francesco Renato Mele

Il Consiglio di Amministrazione di TERNA S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha nominato per cooptazione Stefano Cappiello, consigliere non esecutivo e indipendente, previo parere del Comitato Remunerazione e Nomine e con l’approvazione del Collegio Sindacale.

La nomina è avvenuta a seguito delle dimissioni, per sopravvenuti impegni professionali, di Francesco Renato Mele, eletto dall’Assemblea degli Azionisti del 9 maggio 2023 e tratto dalla lista espressione del socio CDP Reti S.p.A., oggetto di comunicazione al mercato in data 27 maggio u.s.

Con la nomina di Stefano Cappiello, il Consiglio di Amministrazione di TERNA S.p.A. ha accolto la proposta formulata dall’azionista CDP Reti S.p.A. che, con lettera del 29 maggio 2025, ha sottoposto la candidatura all’autonoma valutazione della Società.

Il nuovo Consigliere, che ha accettato la nomina e resterà in carica sino alla prossima Assemblea dei Soci, è risultato in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi degli artt. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, TUF, nonché ai sensi della normativa Unbundling di cui all’art. 15. 5 dello Statuto sociale. Il Consiglio di Amministrazione di TERNA S.p.A., anche in virtù di un principio sostanzialistico, ha altresì valutato il nuovo Consigliere in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all’art. 2, Raccomandazione n. 7, del Codice di Corporate Governance, come recepito dalla Società nel documento “Criteri di applicazione e procedura per la valutazione d’indipendenza”, ritenendo, in base ad una considerazione complessiva degli aspetti soggettivi e oggettivi di specifica rilevanza, che il rapporto di lavoro intrattenuto dallo stesso Consigliere con il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ne pregiudichi l’autonomia e l’indipendenza di giudizio

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