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ACI Europe 2025 ad Atene: l’Europa degli aeroporti si interroga sul suo futuro tra geopolitica, low cost e tasse

A lanciare il monito è Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI Europe: “La connettività aerea non è un lusso. È un motore di competitività e coesione europea. Senza una visione strategica comune, rischiamo di perdere terreno a livello globale”

18 Giugno 2025

ACI Europe 2025 ad Atene: l’Europa degli aeroporti si interroga sul suo futuro tra geopolitica, low cost e tasse

Oltre 500 tra vertici aeroportuali, istituzioni europee, compagnie aeree e stakeholder del settore si danno appuntamento nella capitale greca per il 35° congresso e assemblea generale di ACI Europe, l’evento annuale che riunisce i protagonisti del trasporto aereo per fare il punto sullo stato del settore delineare il futuro della connettività nel continente.

In apertura dei lavori è stato presentato il connectivity report 2025, il documento che ogni anno misura e confronta la connettività degli aeroporti europei. Il quadro emerso è complesso: +7% rispetto al 2024, ma ancora -9% sotto i livelli del 2019. La domanda di viaggio è tornata, ma le opzioni per i passeggeri sono spesso meno numerose e più costose.

A trainare la ripresa sono soprattutto gli aeroporti turistici e le destinazioni del Sud Europa. Grecia (+35%), Portogallo e Cipro mostrano dati in forte crescita. Bene anche l’Italia, con Roma Fiumicino tra gli scali che hanno superato i livelli pre-pandemia, spinta dalla ripresa del traffico leisure e dall’espansione delle low-cost.

Più difficoltà per il Nord Europa: Germania (-21%), Francia (-14%), Svezia (-33%) e Finlandia (-30%) arretrano sotto il peso di tasse ambientali, incertezze politiche e minore attrattività internazionale.

A dominare il ranking europeo per connettività diretta è ancora una volta Istanbul, seguita da Amsterdam-Schiphol e Londra-Heathrow. Crescono anche Antalya, Atene e Dublino, mentre i grandi hub occidentali faticano a tornare ai volumi del passato.

Durante il congresso si discuteranno anche temi legati alla transizione ecologica, alle infrastrutture aeroportuali, alla regolazione europea e al ruolo delle compagnie ultra low cost, sempre più protagoniste nel ridisegnare le rotte del continente.

Al centro dei lavori c’è un appello chiaro: serve una strategia europea comune, che riconosca il valore della connettività aerea non solo per il turismo, ma per la competitività economica, la coesione territoriale e la posizione geopolitica dell’UE.

A lanciare il monito è Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI Europe: “La connettività aerea non è un lusso. È un motore di competitività e coesione europea. Senza una visione strategica comune, rischiamo di perdere terreno a livello globale.”

 

 

 

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