23 Gennaio 2025
Forme tridimensionali che si nutrono di luce e cambiano colore come le corazze dei coleotteri, riflettendo il mondo attorno creando nuovi contorni e nuove dimensioni. È un viaggio alla scoperta di nuove geometrie non convenzionali dell’artista milanese Franco Mazzucchelli quello proposto da “2+2=5”, la mostra ospitata nella sede VG9 del Polo Assicurativo del Gruppo Crédit Agricole, in Corso di Porta Vigentina 9 a Milano, aperta dal 22 gennaio al 12 aprile 2025.
Gli ambienti dell’headquarter, ristrutturato e certificato Leed Platinum, sono la cornice ideale per 18 opere inedite di Mazzucchelli, artista entrato a far parte della prestigiosa collezione del Centre Pompidou di Parigi e già celebrato da due biennali di Venezia. I quadri gonfiabili in pvc del maestro interagiscono con l’ambiente che li circonda e riflettono un mondo dove le rette parallele si incontrano, tutto diventa relativo e tutto può essere messo in discussione. Lo spettatore può perdersi nelle circonferenze inscritte nei quadrati, lasciarsi confondere da luci e nuove forme.
“Come Gruppo Crédit Agricole, crediamo fortemente nel sostegno dell’arte come strumento per raccontare il territorio e per rafforzare il legame con le persone”, spiega Marco Di Guida, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Vita e Crédit Agricole Assicurazioni. “La scelta di ospitare nella nostra sede i lavori di Franco Mazzucchelli risponde alla volontà di celebrare un importante artista milanese proprio nel cuore della città. La nostra sede - inaugurata nel 2022 dopo una profonda ristrutturazione volta a renderla un ambiente che coniugasse design, green e funzionalità, ma soprattutto pensata per le persone - si sposa con la modernità e la leggerezza del progetto 2+2=5”.
"Quando il Polo assicurativo del Gruppo Crédit Agricole mi ha chiesto di concepire un progetto per la sua sede, ho subito pensato alle opere inedite, cangianti e “non euclidee” di Mazzucchelli”, spiega Sabino Maria Frassà, curatore e direttore artistico del progetto. “Con la sua arte, il maestro ci invita ad abbracciare la leggerezza, a riconoscere le nostre contraddizioni e a comprendere che si possono affrontare temi importanti e sociali senza temere il divertimento. In questo contesto, l’edificio VG9 non è solo un simbolo di innovazione tecnologica, ma evidenzia ancora di più il suo ruolo di luogo etico e democratico. Le opere in mostra contribuiscono a renderlo vivo, stimolando idee, suggestioni e dubbi”.
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