30 Luglio 2024
L'ad di a2a Renato Mazzoncini
Approvata la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024 di A2A S.p.A, dal Consiglio di amministrazione sotto la Presidenza di Roberto Tasca.
Nel primo semestre del 2024 A2A ha conseguito eccellenti risultati, confermando il continuo miglioramento delle performance economico finanziarie.
Il contesto in cui si è sviluppata la crescita nel periodo in esame è stato caratterizzato da uno straordinario aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili a seguito di una elevata idraulicità, una maggiore stabilità dello scenario energetico rispetto all’anno precedente, in cui erano ancora presenti, anche se in progressiva attenuazione, le code della crisi che aveva colpito il 2022, dinamiche ribassiste di prezzi con un PUN a 93,4 €/MWh (in calo del 31,5%) e il costo medio del gas al PSV a 31,2 €/MWh (in diminuzione del 34%), l’evoluzione del comparto energy retail conseguente alla liberalizzazione dei mercati.
"Gli eccellenti risultati di questo primo semestre del 2024 sottolineano il percorso di importante crescita continua del Gruppo, fortemente sostenuto dall’incremento degli investimenti. Degli oltre 550 milioni di euro investiti in questa prima parte dell’anno, il 60% è stato destinato allo sviluppo industriale e in particolare al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, al fotovoltaico, a garantire flessibilità e bilanciamento del sistema energetico e al recupero di materia ed energia. Con oltre il 60% di generazione di energia da fonti rinnovabili prosegue il nostro impegno per la transizione energetica. Abbiamo confermato il nostro commitment per mantenere l’attuale rating, rafforzando le metriche di credito con l'emissione del primo bond ibrido perpetuo in formato green e siamo inoltre soddisfatti della nostra strategia di finanza sostenibile, con il debito ESG che raggiunge il 77% del debito lordo totale. Grazie a queste ottime perfomance abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un EBITDA atteso tra 2,18 e 2,22 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 700 e 720 milioni di euro”.
Nel primo semestre del 2024 A2A ha conseguito eccellenti risultati, confermando il continuo miglioramento delle performance economico finanziarie.
Il contesto in cui si è sviluppata la crescita nel periodo in esame è stato caratterizzato da uno straordinario aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili a seguito di una elevata idraulicità, una maggiore stabilità dello scenario energetico rispetto all’anno precedente, in cui erano ancora presenti, anche se in progressiva attenuazione, le code della crisi che aveva colpito il 2022, dinamiche ribassiste di prezzi con un PUN a 93,4 €/MWh (in calo del 31,5%) e il costo medio del gas al PSV a 31,2 €/MWh (in diminuzione del 34%), l’evoluzione del comparto energy retail conseguente alla liberalizzazione dei mercati.
A2A ha colto al meglio le opportunità del contesto ottimizzando il portafoglio integrato di produzione di energia elettrica e adottando efficaci strategie di copertura e proficue azioni di sviluppo commerciale.
Nel periodo in esame i Ricavi del Gruppo sono pari a 6.091 milioni di euro, in contrazione del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (7.992 milioni di euro). La variazione è riconducibile al calo dei prezzi energetici sia all’ingrosso sia retail ed in misura molto contenuta alla contrazione delle quantità vendute ed intermediate sui mercati all’ingrosso in parte compensata dai maggiori volumi venduti sui mercati retail elettricità, gas e teleriscaldamento.
I costi operativi si attestano a 4.370 milioni di euro, registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-35%) in linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities.
Il costo del personale, pari a 442 milioni di euro, aumenta di circa 41 milioni di euro (+10%), La variazione è legata per oltre il 30% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del primo semestre del 2024 rispetto all’anno precedente (+447 FTE, +3,3%) a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2023 e dei primi sei mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’aggiudicazione di nuove gare nel comparto dell’igiene urbana e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia). La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per i rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua), agli incrementi di merito e ad altri costi indiretti del personale (principalmente costi per mobilità e progetti welfare).
Il Margine Operativo Lordo è pari a 1.279 milioni di euro, in aumento del 45%, +397 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2023 (882 milioni di euro).
Al netto delle partite non ricorrenti (10 milioni di euro nel 2024, 12 milioni di euro nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 1.269 milioni di euro in aumento del +46%, + 399 milioni di euro, rispetto al primo semestre dell’anno precedente (870 milioni di euro) grazie al contributo di tutte le Business Unit, in particolare la Business Unit Generazione & Trading e la Business Unit Mercato.
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 765 milioni di euro, in crescita del 70%, +316 milioni di euro rispetto al 2023 (449 milioni di euro). Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo in parte compensato dall’incremento degli ammortamenti, per circa 60 milioni di euro, relativo principalmente agli investimenti realizzati dal Gruppo nel periodo aprile 2023-marzo 2024 e dai maggiori accantonamenti a fondo rischi per circa 20 milioni di euro.
Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 61 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 69 milioni di euro del primo semestre 2023 grazie a proventi finanziari realizzati sulla gestione della liquidità e ad una proattiva strategia di pre-hedging dal rischio tasso.
Le Imposte si attestano a 207 milioni di euro, con un tax rate al 29% (30% nello stesso periodo dell’anno precedente), in crescita di 93 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile.
Nel periodo in esame, inoltre, si registra un incremento dell’utile di pertinenza di terzi (18 milioni di euro rispetto ai 13 milioni di euro dell’anno precedente), per effetto della migliore performance dei gruppi AEB e Acinque.
Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 478 milioni di euro, in aumento dell’86% rispetto al primo semestre 2023 (257 milioni di euro al 30 giugno 2023).
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 489 milioni di euro in aumento di 209 milioni rispetto all’anno precedente (280 milioni di euro). Le poste straordinarie hanno interessato: l’anno in esame per 11 milioni di euro, relativi all’indennizzo per la conclusione del contenzioso con il comune di Cinisello Balsamo, al netto del relativo effetto fiscale; l’anno precedente per 23 milioni di euro, relativi prevalentemente all’effetto dell’affrancamento dei maggiori valori fiscali di parte dell’avviamento delle società operanti nel settore delle energie rinnovabili.
Gli Investimenti effettuati nel primo semestre del 2024 sono stati pari a 553 milioni di euro (494 milioni nel primo semestre 2023) e hanno riguardato per il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie per supportare la progressiva elettrificazione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e alla digitalizzazione del Gruppo.
Le operazioni di M&A, al netto delle cessioni, sono state pari a 57 milioni di euro, riconducibili prevalentemente all’acquisizione della società Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area Busto Arsizio (Varese), da parte del gruppo Acinque e all’acquisizione del 70% del Parco Solare Friulano 2, società che ha ottenuto il permesso per la costruzione e l'esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza autorizzata di 112,1 MWp.
La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2024 risulta pari a 4.019 milioni di euro (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a 57 milioni di euro e l’emissione del Bond Ibrido per -742 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.704 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa di 21 milioni di euro. Grazie alla performance del primo semestre è stata garantita la copertura di investimenti per 553 milioni di euro, e dividendi, per 300 milioni di euro.
I ricavi del primo semestre 2024 si sono attestati a 3.921 milioni di euro, in riduzione di 2.241 milioni di euro (-36,4%) rispetto ai primi sei mesi dell’esercizio precedente sia per i per i minori volumi venduti e intermediati sia per i minori prezzi unitari.
Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Generazione e Trading è risultato pari a 556 milioni di euro in incremento di 249 milioni di euro rispetto al primo semestre 2023 (+81,1%). Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (4 milioni di euro nel primo semestre 2024, 5 milioni nel medesimo periodo del 2023) il Margine Operativo Lordo Ordinario risulta in aumento di 250 milioni di euro. La variazione positiva è principalmente riconducibile allo straordinario contributo degli impianti FER per: maggiori volumi prodotti conseguenti all’elevata idraulicità del primo semestre 2024 rispetto alla siccità dei primi 4 mesi del 2023: la produzione idroelettrica registrata nel semestre, infatti, è stata pari a 2.723 GWh, quasi raddoppiata rispetto ai primi sei mesi del 2023 (+91%); l’apporto delle produzioni da impianti eolici; un effetto prezzo positivo, nonostante la riduzione del prezzo delle commodities energetiche, dovuto sia alla presenza nel primo semestre del 2023 degli effetti del decreto Sostegni Ter (meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia elettrica immessa per gli impianti FER), sia alle efficaci politiche di copertura.
Gli impatti positivi sono stati in parte compensati da una contrazione della marginalità registrata in altre aree di attività della Business Unit, in particolare dal minor apporto delle produzioni termoelettriche a ciclo combinato e dei mercati dei servizi ancillari (MSD), sia per minori richieste da parte di Terna sia per una minore valorizzazione delle quantità offerte.
Nel periodo in esame gli investimenti sono risultati pari a circa 116 milioni di euro (97 milioni di euro nello stesso periodo del 2023).
Sono stati effettuati interventi di sviluppo per complessivi 89 milioni di euro, di cui 42 milioni di euro relativi ad impianti fotovoltaici ed eolici finalizzati ad accelerare la crescita della generazione da fonti rinnovabili e 45 milioni di euro per interventi su impianti termoelettrici a ciclo combinato (nuovo CCGT Monfalcone e motori endotermici della Centrale di Cassano) mirati a garantire flessibilità, copertura dei picchi di domanda e bilanciamento del fabbisogno energetico della rete.
Circa 27 milioni di euro hanno riguardato attività di manutenzione straordinaria, di cui circa 14 milioni di euro per gli impianti termoelettrici, 9 milioni di euro per i nuclei idroelettrici del Gruppo, 1 milione per gli impianti fotovoltaici ed eolici e 3 milioni per interventi su fabbricati e sistemi informativi.
Business Unit Mercato
I ricavi si sono attestati a 3.191 milioni di euro (3.836 milioni di euro al 30 giugno 2023). La contrazione registrata è riconducibile prevalentemente alla diminuzione dei prezzi unitari sia elettricità sia gas, in parte compensata dalla crescita delle quantità vendute.
Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Mercato si è attestato a 251 milioni di euro, in aumento di 129 milioni di euro rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente (122 milioni di euro al 30 giugno 2023), confermando il trend positivo di crescita iniziato nello scorso anno con particolare evidenza nel quarto trimestre. Al netto delle componenti non ricorrenti (-1 milione di euro nel primo semestre 2024 e -1 milione euro nell’analogo periodo del 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario risulta in aumento di 129 milioni di euro.
L’aumento del margine è riconducibile a: l’evoluzione della base clienti del segmento mass market: con riferimento ai punti di fornitura si rileva un importante passaggio della base clienti dal mercato tutelato al mercato libero mass market, sia a seguito delle azioni commerciali intraprese dal Gruppo, sia a seguito della piena liberalizzazione dei clienti domestici non vulnerabili gas a partire da gennaio 2024 ;la crescita dei volumi venduti al segmento dei grandi clienti sia elettricità sia gas; la dinamica positiva della marginalità unitaria.
La crescita riflette gli effetti delle azioni di sviluppo commerciale del periodo, nonché il riassorbirsi degli impatti negativi sulle dinamiche di marginalità legati alla situazione di eccezionale instabilità dei mercati delle commodities, ancora presente soprattutto nei primi tre mesi del 2023 e in progressiva attenuazione nel corso dell’anno.
Tali effetti positivi hanno più che compensato il minore margine del mercato della salvaguardia per la contrazione dei volumi venduti, i maggiori oneri collegati ad azioni di retention attivate dal Gruppo sulla propria base clienti già nel corso del 2023 e l’incremento dei costi operativi per attività di acquisizione e di gestione dei clienti.
Gli Investimenti del primo semestre del 2024 si sono attestati a 53 milioni di euro (42 milioni di euro nel primo semestre 2023). Tali investimenti hanno riguardato: il comparto energy retail con 51 milioni di euro per oneri capitalizzati di acquisizione di nuovi clienti e per interventi di manutenzione evolutiva e di sviluppo delle piattaforme Hardware e Software, finalizzati al supporto delle attività di fatturazione e gestione clienti delle società di vendita del Gruppo; il comparto Energy Solution con 2 milioni di euro per progetti di efficienza energetica.
Nel primo semestre 2024 i ricavi della Business Unit Ambiente si sono attestati a 775 milioni di euro, registrando un aumento del 7,6% rispetto ai primi sei mesi del 2023 (720 milioni di euro al 30 giugno del 2023): la variazione è riconducibile all’aumento dei ricavi da smaltimento, all’attività di recupero materia (vendita carta e plastica), ai maggiori corrispettivi del comparto Raccolta e a partite non ricorrenti che hanno più che compensato la diminuzione dei ricavi da vendita energia elettrica e calore.
Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Ambiente è risultato pari a 216 milioni di euro (203 milioni di euro al 30 giugno 2023) in aumento di 13 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (+14 milioni di euro nel 2024 e +2 milioni di euro nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario si attesta a 202 milioni di euro (201 milioni di euro al 30 giugno 2023).
Tale risultato è stato determinato da: +2 milioni di euro relativi agli Impianti di Trattamento Rifiuti principalmente per la maggiore marginalità legata alla crescita dei volumi smaltiti, all’apporto delle quantità di energia elettrica e calore prodotte dai termovalorizzatori (in particolare WTE Parona) e al contributo dei nuovi impianti FORSU, in parte compensata dagli effetti negativi derivanti dallo scenario energetico su WTE e impianti a biomasse (Sant’Agata di Puglia) e dalla minore marginalità relativa all’impianto di recupero del vetro di Asti; -1 milione di euro relativo al comparto Raccolta principalmente per effetto dell’incremento del costo del personale e dei costi operativi, parzialmente compensato da maggiori ricavi da raccolta differenziata e maggiori corrispettivi da nuovi comuni.
Gli Investimenti del primo semestre del 2024 si sono attestati a 68 milioni di euro (76 milioni di euro nei primi sei mesi del 2024) e hanno riguardato: interventi di sviluppo per 24 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro relativi ai termovalorizzatori, 2 milioni di euro agli impianti FORSU, 5 milioni di euro a quelli destinati al recupero di materia e circa 6 milioni di euro agli altri impianti di trattamento; interventi di mantenimento per 44 milioni di euro, relativi a impianti di termovalorizzazione (20 milioni di euro), di trattamento dei rifiuti (8 milioni di euro) e al comparto raccolta (16 milioni di euro).
Nel periodo in esame i ricavi della Business Unit Smart Infrastructures si sono attestati a 727 milioni di euro (793 milioni di euro al 30 giugno 2023). La variazione è legata ai minori ricavi relativi al comparto teleriscaldamento riconducibili al calo dei prezzi unitari e alla contrazione delle attività funzionali all’ottenimento di risparmio energetico (Superbonus), parzialmente compensati dai maggiori ricavi ammessi ai fini regolatori.
Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Smart Infrastructures del primo semestre 2024 è risultato pari a 290 milioni di euro (272 milioni di euro al 30 giugno 2023).
Al netto delle partite non ricorrenti (+1 milione di euro nel primo semestre 2024, +7 milioni di euro nell’analogo periodo dell’anno precedente), il Margine Operativo Lordo Ordinario della Business Unit risulta pari a 289 milioni di euro, in aumento di 24 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2023.
La variazione della marginalità è stata prevalentemente determinata da + 17 milioni di euro relativi alle reti di distribuzione elettrica e gas per l’incremento dei ricavi ammessi ai fini regolatori a seguito dell’aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito da parte dell’ARERA (Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente) per l’anno 2024, in parte compensati da maggiori costi operativi e minori contributi di allacciamento; +10 milioni di euro relativi al ciclo idrico riconducibili all’incremento dei ricavi regolati e alla diminuzione dei costi di energia elettrica; -10 milioni di euro relativi al comparto calore. La variazione è legata alla diminuzione dei prezzi dell’energia elettrica venduta, alla presenza nel 2023 delle agevolazioni previste dai decreti Aiuti in merito ai crediti di imposta per le imprese non energivore e non gasivore e alla minore marginalità relativa all’attività del Superbonus. Tali effetti negativi sono stati solo parzialmente compensati dai maggiori volumi di teleriscaldamento venduti (+7%) e dai ricavi dalla vendita di certificati bianchi riconosciuti per le centrali di cogenerazione di Tecnocity, Canavese e di A2A Airport; +4 milioni di euro relativi all’Illuminazione Pubblica per l’apporto di marginalità dei nuovi comuni e per minori costi operativi; +2 milioni di euro relativi a Smart City per maggiori ricavi (avvio progetto Minnovo e aggiornamento listini).
Gli Investimenti del primo semestre del 2024 sono risultati pari a 288 milioni di euro (256 milioni di euro nello stesso periodo del 2023) e hanno riguardato: il comparto distribuzione energia elettrica con 122 milioni di euro (+31% rispetto al primo semestre 2023), per l’allacciamento di nuovi utenti, interventi su impianti primari e cabine secondarie, l’ampliamento del telecontrollo, il rifacimento della rete in media e bassa tensione; il comparto distribuzione gas con 63 milioni di euro, per l’allacciamento di nuovi utenti, la sostituzione di tubazioni in media e bassa pressione; il comparto ciclo idrico integrato per 42 milioni di euro, per interventi di manutenzione e sviluppo della rete di trasporto e distribuzione dell’acqua, nonché interventi e rifacimenti delle reti fognarie e degli impianti di depurazione; il comparto teleriscaldamento e gestione calore con 45 milioni di euro; il comparto illuminazione pubblica per nuovi progetti con 6 milioni di euro; il comparto e-mobility con 5 milioni di euro, per l’installazione di nuove colonnine di ricarica; il comparto Smart City con 5 milioni di euro, in prevalenza per posa fibra ottica, radiofrequenza e data center.
Si segnala che il perimetro di consolidamento al 30 giugno 2024 è variato rispetto al 31 dicembre 2023 per le seguenti operazioni: acquisizione da parte di Acinque S.p.A. del 70% di Agesp Energia S.r.l. società operante nella vendita di energia elettrica e gas, con conseguente consolidamento integrale; costituzione della società A2A Storage S.r.l. da parte di A2A Rinnovabili S.p.A., che ne detiene il 100%, consolidata integralmente; cessione della società Tula Bioenergia Società Agricola s.r.l. precedentemente consolidata integralmente; acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. del 70% della società Parco Solare Friulano 2 S.r.l. con conseguente consolidamento integrale; costituzione della società A2A Trezzo Ambiente S.r.l. detenuta da parte di A2A Ambiente S.p.A. per l’86% e da A2A Calore & Servizi S.r.l. per il 4% con conseguente consolidamento integrale della società.
Il “Capitale immobilizzato netto”, è pari a 9.913 milioni di euro e risulta in aumento di 346 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.
Le Immobilizzazioni Materiali, presentano una variazione in aumento pari a 80 milioni di euro corrispondente a: investimenti effettuati pari a 361 milioni di euro dovuti agli interventi sugli impianti di trattamento dei rifiuti e di termovalorizzazione, sulle centrali termoelettriche e idroelettriche e sugli impianti di energia da fonti rinnovabili per 167 milioni di euro, all’ampliamento e il rifacimento della rete in media e bassa tensione, nonché all’installazione dei nuovi contatori elettronici per 114 milioni di euro, allo sviluppo delle reti di teleriscaldamento per 42 milioni di euro, all’acquisizione di mezzi mobili per la raccolta dei rifiuti e altre attrezzature per 11 milioni di euro, ad interventi sulla rete in fibra ottica e di trasporto gas per 5 milioni di euro, ad investimenti orientati allo sviluppo del piano di efficienza energetica per 3 milioni di euro, per 6 milioni di euro per il piano di Efficientamento con nuove sorgenti luminose a tecnologia a led e per 4 milioni di euro ad investimenti sulla rete di ricarica dei veicoli elettrici nonché ad interventi su fabbricati per 6 milioni di euro ed all’implementazione di apparecchiature di telecomunicazione per 3 milioni di euro; primo consolidamento delle società acquisite nel corso del periodo, che ha comportato un incremento di 19 milioni di euro; decremento netto per altre variazioni pari a 5 milioni di euro riconducibile all’aumento dei diritti d’uso in applicazione del principio contabile IFRS16 per 20 milioni di euro, al decremento del fondo decommissioning e spese chiusura e post chiusura discariche per 18 milioni di euro, al decremento netto per 2 milioni di euro per riclassifiche ad altre poste di bilancio, al decremento per 3 milioni di euro dovuto alla registrazione di contributi su investimenti di anni precedenti, al decremento per 2 milioni di euro per l’uscita dal perimetro di consolidamento della società Tula Bioenergia; decremento di 2 milioni di euro a seguito di svalutazioni effettuate nel corso del periodo, su asset non più considerati funzionali all’attività del Gruppo A2A; riduzione di 2 milioni di euro a seguito di smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo ammortamento; riduzione di 291 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo; le Immobilizzazioni Immateriali mostrano una variazione in aumento di 53 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 attribuibile a: investimenti effettuati pari a 192 milioni di euro, dovuti all’implementazione di sistemi informativi per 62 milioni di euro, ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione gas ed alla sostituzione di tubazioni interrate in media e bassa pressione per 58 milioni di euro, a lavori sulla rete di trasporto e distribuzione dell’acqua, sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione per 40 milioni di euro, per 31 milioni di euro per oneri sostenuti per la gestione di contratti con i clienti, nonché a oneri di progettazione, ricerca e sviluppo per le Centrali Calore per 1 milione di euro; primo consolidamento delle società acquisite nel corso del periodo, che ha comportato un incremento di 43 milioni di euro; decremento netto di 32 milioni di euro per altre variazioni, dovute al decremento per 31 milioni di euro dei certificati ambientali del portafoglio industriale ed al decremento per 1 milione di euro a seguito della riclassifica di alcune poste tra le immobilizzazioni materiali; diminuzione di 2 milioni di euro a seguito di smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo di ammortamento; riduzione di 148 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo.
Le Partecipazioni e le Altre Attività Finanziarie non correnti ammontano a 83 milioni di euro e non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2023. Tale voce comprende le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, gli investimenti in Corporate Venture Capital ed altre attività finanziarie non correnti non comprese nella Posizione Finanziaria Netta; le Altre Attività e Passività non correnti presentano un incremento netto pari a 195 milioni di euro riconducibile principalmente ad un decremento dei depositi cauzionali da clienti per 122 milioni di euro, ad un incremento di 81 milioni di euro per crediti verso l’erario per agevolazioni fiscali previste dai bonus edilizi scadenti oltre l’esercizio successivo e dal decremento dei depositi cauzionali attivi per 9 milioni di euro; le Attività per imposte anticipate ammontano a 469 milioni di euro (464 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e presentano un incremento netto pari a 5 milioni di euro, al netto degli effetti relativi ai primi consolidamenti del periodo pari a 1 milione di euro, relativo all’iscrizione di attività per imposte anticipate nette; i Fondi rischi, oneri e passività per discariche al 30 giugno 2024 ammontano a 827 milioni di euro e presentano un decremento pari a 1 milione di euro. I Benefici ai dipendenti presentano una variazione in diminuzione per 12 milioni di euro, riferita alle erogazioni del semestre, ai versamenti ai fondi previdenziali ed alle valutazioni attuariali, al netto degli accantonamenti del periodo.
Il “Capitale Circolante Netto”, definito quale somma algebrica fra crediti commerciali, rimanenze finali e debiti commerciali ammonta a 266 milioni di euro, in incremento di 512 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.
Le “Rimanenze” sono pari a 567 milioni di euro (319 milioni di euro al 31 dicembre 2023), al netto del relativo fondo obsolescenza per 28 milioni di euro, in aumento di 248 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. La variazione in aumento è riconducibile principalmente ad un incremento delle altre scorte per 287 milioni di euro, parzialmente compensato dalle minori giacenze di combustibili per 35 milioni di euro, sia per effetto della stagionalità che per effetto scenario (le giacenze comprendono le rimanenze di combustibili per la produzione di energia elettrica e le rimanenze di gas per l’attività di vendita e stoccaggio dello stesso), per 2 milioni di euro al decremento delle giacenze di materiali comprensive dell’accantonamento al fondo obsolescenza materiali e per 2 milioni di euro al decremento dei combustibili presso terzi.
Al 30 giugno 2024 i “Crediti commerciali” risultano pari a 2.741 milioni di euro (3.540 milioni di euro al 31 dicembre 2023), con un decremento di 815 milioni di euro, al netto dell’effetto dei primi consolidamenti pari a 16 milioni di euro. La variazione dei crediti commerciali è riconducibile principalmente alla stagionalità del business del Gruppo con minori vendite di gas e calore.
Il “Fondo rischi su crediti” è pari a 256 milioni di euro e presenta un incremento di 12 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, al netto dei primi consolidamenti per 4 milioni di euro, dovuto ad accantonamenti per 32 milioni di euro, ad utilizzi del periodo per 18 milioni di euro e ad altre variazioni in diminuzione per 2 milioni di euro.
I “Debiti commerciali” risultano pari a 3.042 milioni di euro e presentano, rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente, un decremento pari a 1.074 milioni di euro, al netto dell’effetto dei primi consolidamenti di periodo pari a 11 milioni di euro. Tale variazione è da ricondursi principalmente ad un effetto della stagionalità dei business del Gruppo nonché per effetto dei minori acquisti OTC commodity (contratti bilaterali).
Le “Altre attività/passività correnti” presentano un decremento netto pari a 598 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Tale variazione è riconducibile a: decremento dei depositi cauzionali attivi per 375 milioni di euro; incremento netto del debito verso l’erario per IVA, accise ed altre imposte indirette per 149 milioni di euro; incremento netto dei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per 16 milioni di euro; decremento netto dei fair value dei derivati su commodities per 53 milioni di euro; incremento netto dei debiti per imposte correnti per 36 milioni di euro; incremento netto delle passività correnti per 1 milione di euro.
Il “Capitale investito” consolidato al 30 giugno 2024 ammonta a 9.745 milioni di euro e trova copertura nel Patrimonio netto per 5.726 milioni di euro e nella Posizione finanziaria netta per 4.019 milioni di euro.
Il “Patrimonio netto”, pari a 5.726 milioni di euro, presenta una movimentazione positiva per complessivi 924 milioni di euro.
Alla variazione positiva hanno contribuito il risultato del periodo per 489 milioni di euro, in parte compensato dalla distribuzione dei dividendi per 300 milioni di euro e da una variazione in diminuzione degli interessi di minoranze per complessivi 7 milioni di euro.
Si evidenziano, infine, altre variazioni in aumento per 742 milioni di euro in conseguenza alla prima emissione obbligazionaria non convertibile, subordinata ibrida dal valore nominale di 750 milioni di euro, nonché una variazione netta positiva dei derivati Cash flow hedge e delle riserve IAS 19 per complessivi 4 milioni di euro.
La “Posizione Finanziaria Netta di Consolidato” al 30 giugno 2024 risulta pari a 4.019 milioni di euro (4.683 milioni di euro a fine 2023). L’indebitamento lordo è pari a 5.972 milioni di euro in decremento di 390 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Le disponibilità liquide o equivalenti sono pari a 1.893 milioni di euro in aumento di 264 milioni di euro. Le altre attività e passività finanziarie nette presentano un saldo attivo per 60 milioni di euro con un incremento netto pari a 10 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.
Nel corso del periodo l’assorbimento di cassa netto è risultato pari a 21 milioni di euro, dopo investimenti per 553 milioni di euro ed il pagamento dei dividendi per 300 milioni di euro, in parte compensati dalla cassa generata della gestione operativa e pari a 832 milioni di euro. Le variazioni di perimetro intervenute nel corso del periodo risultano negative e pari a 57 milioni di euro.
Si segnala inoltre l’impatto della prima emissione obbligazionaria non convertibile, subordinata ibrida in formato Green dal valore nominale di 750 milioni di euro che al netto dei costi di transazione è stata iscritta per un valore complessivo pari a 742 milioni di euro.
Gli ottimi risultati del primo semestre, in particolare, le performance della BU Generazione e Mercato, consentono di rivedere positivamente le attese sul 2024.
Si prevede che il Gruppo traguarderà: un Ebitda compreso tra 2,18 e 2,22 miliardi di euro e un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 700 e 720 milioni di euro.
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