21 Marzo 2024
Nel 2023 Mundys 'ha registrato ricavi in crescita a €8,6 mld (+16%) e l'Ebitda a €5 mld (+12%). Il CdA del Gruppo ha infatti esaminato e approvato la Relazione Annuale Integrata 2023 che include il progetto di bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato di Mundys S.p.A., nonché la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023.
La performance 2023 del Gruppo registra un significativo miglioramento,
beneficiando degli incrementi tariffari e del maggior traffico autostradale (+3,2% rispetto al 2022), nonché dell’incremento del traffico aeroportuale (+30,4% rispetto al 2022).
Il debito finanziario netto è pari a €32,1 miliardi in aumento del 63% rispetto al 2022 (+€12,4 miliardi) per effetto della fusione trilaterale inversa di Schemaquarantadue e Schema Alfa in Mundys (€8 miliardi) e del debito finanziario per sostenere la crescita inorganica di Abertis tramite le operazioni di M&A.
La performance consolidata non finanziaria rispetto all’anno 2022 mostra un avanzamento sui KPI più rilevanti in coerenza con il percorso di sostenibilità al 2030 del Gruppo. In particolare, prosegue il percorso di
decarbonizzazione per le emissioni dirette (-10%) e aumenta il consumo di elettricità da fonti rinnovabili (+9 p.p.).
Migliorano il mix di genere nella forza lavoro e l’empowerment della popolazione femminile nelle posizioni manageriali del Gruppo (+4 p.p.) e diminuisce il tasso di infortuni dei dipendenti (-20%).
Nel 2023, le agenzie di rating hanno confermato la leadership di Mundys riguardo la trasparenza, la performance e l’impegno verso le tematiche ESG. In particolare, si segnala il raggiungimento del massimo
livello del rating di CDP relativo alla strategia di contrasto al cambiamento climatico con inserimento nella “A list” che include le migliori 300 aziende al mondo su oltre 21.000 valutate.
Mundys chiude il 2023 con un utile di €0,5 miliardi, risultante principalmente dai dividendi ricevuti da Abertis,
Grupo Costanera e dalle altre società partecipate, in diminuzione di €2,4 miliardi rispetto al 2022 che includeva gli effetti della cessione di ASPI (€2,7 miliardi).
Le partecipazioni si incrementano di €0,5 miliardi per la sottoscrizione nel 2023, a supporto della crescita di Abertis, di un apporto di capitale di €0,65 miliardi versato a febbraio 2024.
Il debito finanziario netto chiude a €3,8 miliardi, in aumento di €8,8 miliardi principalmente per l’estinzione del bridge loan sottoscritto dagli Azionisti per supportare l’OPA totalitaria sulle azioni della Società (€8,2
miliardi) e recepito a seguito della fusione trilaterale inversa con le controllanti Schema Alfa e Schemaquarantadue, e il sopra citato apporto di capitale.
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