27 Novembre 2023
Unicredit era l'unico Istituto italiano rimasto all'interno della lista delle 29 banche sistemiche a livello globale stilata dal Financial Stability Board insieme al comitato di Basilea, ma ora non sarà più attenzionata dall’ente internazionale che vigila sulle banche "che non possono fallire".
Non essere più considerata una banca sistemica a livello globale per Unicredit non ha alcun impatto sui ratio di capitale (17,19% Cet1 Ratio) e di liquidità (oltre 140% il Liquidity Coverage Ratio) e non cambia la strategia, né il programma di distribuzione degli utili.
L'iscrizione alla lista implica il dovere di accantonare una riserva di capitale aggiuntivo che può varare su una scala dall'1% al 3,5%. L'esclusione di Unicredit dalla lista da parte del Financial Stability Board è il frutto di un lungo lavoro di riduzione del costo del rischio operato da Orcel realizzato attraverso la pulizia di portafoglio e l'innalzamento dellle riserve. A settembre il costo del rischio della banca milanese si era attestato a 7 punti base contro i 40 del medesimo periodo 2022 con coperture straordinarie nel trimestre per 1,75 miliardi di euro.
UniCredit non è l’unica a essere stata rimossa dall’elenco; anche Credit Suisse, complice il fallimento e l’acquisizione da parte di Ubs, è stata infatti rimossa. Inserita invece per la prima volta la Bank of Communications cinese. I cambiamenti hanno fatto scendere da 30 a 29 l’elenco stipulato dal Financial Stability Board.
UBS è salita di un gradino dopo che all’inizio dell’anno ha rilevato Credit Suisse nella prima fusione di due banche di importanza sistemica. Anche Agricultural Bank of China e China Construction Bank sono passate dal primo al secondo livello.
Le 29 banche sono: JP Morgan Chase, Bank of America, Citigroup, Hsbc, Agricultural Bank of China, Bank of China, Barclays, BNP Paribas, China Construction Bank, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Industrial and Commercial Bank of China, Mitsubishi UFJ Fg, Ubs, Bank of Communications, Bank of New York Mellon, Groupe BPCE, Groupe Crédit Agricole, ING, Mizuho FG, Morgan Stanley, Royal Bank of Canada, Santander, Société Générale, Standard Chartered, State Street, Sumitomo Mitsui FG, Toronto Dominion, Wells Fargo.
Financial Stability Board (FSB), l’organismo di governance finanziaria del G20, che si sofferma soprattutto sulla capacità degli istituti di assorbire le perdite, ponendo l’accento sulla necessità di detenere un cuscinetto di capitale aggiuntivo e e di sottoporsi a un controllo più severo delle loro operazioni. L'FSB ha iniziato a stilare le classifiche annuali dopo la crisi finanziaria globale, imponendo ai maggiori istituti di credito del mondo di detenere un cuscinetto di capitale aggiuntivo, e di sottoporsi a un controllo più severo delle loro operazioni.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia