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Leolandia verso il record di 40 milioni di ricavi, pronto piano di investimento per €20 mln

Il record di ricavi dal 2019 apre la strada a nuove attrazioni, piscine e un hotel di proprietà, per un parco che sia sempre più a portata internazionale

30 Agosto 2023

Leolandia verso il record di 40 milioni di ricavi, pronto piano di investimento per €20 mln

Il presidente di Leolandia Giuseppe Ira

Il famoso parco divertimenti in provincia di Bergamo si rinnova e lo fa con stile. Leolandia aveva già dato prova di modifiche alla sua struttura nei mesi precedenti, ma a quanto pare quello era solo l'inizio. 

La prima modifica riguarda le aree bagnate, che si articolano tra piscine, giochi d’acqua e giostre acquatiche, abbinate alle ampie aree verdi. Tali aree sono state al momento portate alla dimensione di 10mila metri quadri, con acqua rigorosamente riciclata proveniente da pozzi di proprietà ma è previsto un ulteriore incremento entro il 2025. 

Anche gli show del parco, prodotti internamente grazie a un cast di circa trenta artisti, sono stati incrementati. In lista ci sono spettacoli veri e propri, più o meno lunghi, e momenti di incontro tra i bambini e i loro personaggi preferiti. In programmazione anche veri e propri musical per cercare di unire al divertimento più giovane un target più adulto. 

Come spiega il presidente del parco Giuseppe Ira, Leolandia è tornata infatti a livelli di fatturato e visitatori del 2019, con numeri che consentono di stimare una chiusura a 40 milioni di euro di fatturato e un milione di visitatori. Questo ha permesso la formulazione di un piano triennale per innovare ulteriormente il parco a tema, che prevede oltre alle già citate modifiche anche nuove attrazioni per gli under 12 e la possibile realizzazione di un hotel di proprietà. “Già oggi più della metà degli ospiti proviene da fuori regione e dall’estero. Per accoglierli ci appoggiamo ad alberghi convenzionati, ma non escludiamo di costruire delle unità alberghiere di proprietà».

L’obiettivo è dunque quello di rendere il parco a tema sempre più attrattivo a livello internazionale, con un programma di investimenti per 20 milioni di euro. “Dai tempi della pandemia abbiamo dovuto immettere liquidità per tenere aperta la struttura: ancora oggi tutto quello che incassiamo viene reinvestito per migliorare il parco.”, ha spiegato infatti Ira. 

A rendere il parco più attrattivo nell’ultimo periodo è stata anche l’attenta combinazione tra spazi chiusi e all’aperto, che consentono un’esperienza positiva sia nei di maltempo che in quelli con temperature più elevate. La stagione è stata per questo estesa, da metà febbraio a dopo l’epifania, il che consente anche di garantire maggiore flessibilità ai dipendenti. I lavoratori in alta stagione sono infatti 600, ma non mancano difficoltà nel reperire personale: “Trovare lavoratori è diventato un lavoro certosino. Il bacino di studenti universitari che prima erano soliti arrotondare lavorando nel parco, specialmente in estate, si sta assottigliando. Nonostante i contratti, inoltre, c’è sempre qualcuno che rinuncia all'improvviso”. 

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