12 Maggio 2023
Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE Spa riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2023.
Il fatturato dei soli prodotti nel primo trimestre dell’esercizio 2023 è stato di €150,6 milioni, in crescita del 3,9% malgrado la “tough comparison” rispetto all’anno precedente (il primo trimestre 2022 aveva mostrato ricavi in crescita del 38,3% rispetto al primo trimestre 2021), mentre il portafoglio ordini è salito a €218,6 milioni (+15,8% rispetto a dicembre 2022).
La Business Units “Cooling Systems” ha fatto registrare un fatturato di €61,1 milioni, in crescita dell’8,6%, grazie al buon andamento dei progetti nei settori “condizionamento dell’aria” e “refrigerazione”. La crescita ha più che compensato il previsto lento avvio (-16,5%) delle applicazioni “industrial cooling”, che però nel periodo hanno visto una fortissima crescita (+74,8%) degli ordinativi, con consegne previste entro la fine dell’anno.
La Business Unit “Components”, nonostante una crescita esponenziale sia delle vendite sia dell’acquisizione di ordini nei segmenti delle “pompe di calore”, del “condizionamento dell’aria” e dei “data center”, nel primo trimestre è invece cresciuta solo dello 0,9% con un fatturato pari di €89,5 milioni. Infatti, sulla scia di quanto già visto nella seconda metà del 2022, la domanda di scambiatori di calore per “asciugabiancheria” ha subito la frenata prevista, a cui si è aggiunta l’attesa partenza lenta nei segmenti “HO.RE.CA.” e “banchi frigoriferi” (-31%), con quest’ultimo che tuttavia nelle recenti settimane ha mostrato i primi segnali di ripresa.
Dal punto di vista geografico si segnala una fortissima crescita delle vendite in Germania (che torna a essere il primo mercato di esportazione del Gruppo) e in Francia, principalmente riconducibile, in entrambi i casi, al settore delle “pompe di calore”. Sensibile invece il calo delle vendite in Polonia e Repubblica Ceca a causa di quanto già evidenziato relativamente ai clienti nel campo degli “elettrodomestici”. Buona, infine, la performance in Italia (+13%) con un’incidenza sul totale delle vendite del periodo pari a oltre il 21%.
Nonostante il “tough comparison” con il primo trimestre 2022 (EBITDA + 52% rispetto al primo trimestre 2021), il “Margine Operativo Lordo (EBITDA)”, di €19,2 milioni (12,7% dei ricavi), è stato in linea con il primo trimestre del 2022 (€19,2 e 12,9% dei ricavi).
La variazione dell’EBITDA Q1-23 rispetto all’EBITDA Q1-22 è generata per €1,7 milioni dalla contribuzione sui volumi aggiuntivi e per €2,8 milioni dall’aumento dei prezzi di vendita, al netto di: €3,3 milioni di incrementi dei costi delle principali materie prime e degli altri costi di produzione; di €1,9 milioni legati alla riduzione delle scorte di sicurezza nel trimestre e di €0,7 milioni dal venir meno di costi una tantum registrati nel 2022 in relazione alla acquisizione della società Refrion S.r.l..
Il “Risultato netto” del periodo è di €6,8 milioni (4,5% dei ricavi), rispetto a €21,4 milioni, dei primi 3 mesi del 2022 (14,4% dei ricavi). Applicando l’effetto fiscale ai componenti di reddito non ricorrenti, sia nel primo trimestre 2022 che 2023, il risultato netto del primo trimestre 2023 “adjusted” sarebbe stato pari a €8 milioni (5,3% dei ricavi) rispetto a €10,5 milioni (7% dei ricavi) del primo trimestre 2022.
Questi aggiustamenti non considerano gli ammortamenti legati all’allocazione ad elementi dell’attivo immobilizzato di parte dei prezzi pagati per acquisizioni effettuate nel passato.
La “Posizione finanziaria” netta è negativa per €161,4 milioni (€142,3 milioni al 31 dicembre 2022) con una differenza di €19,1 milioni, principalmente dovuta a: €6,2 milioni di investimenti; €22,7 milioni di incremento del capitale circolante; €5,2 milioni di variazione degli altri debiti e crediti, del costo ammortizzato e del fair value dei derivati e degli investimenti di liquidità, al netto di circa €15,1 milioni di flusso positivo della gestione. Normalizzando la posizione finanziaria netta, considerando l’incidenza del capitale circolante operativo sulle vendite degli ultimi 12 mesi in linea con il dato di fine anno 2022 (18%), il dato al 31 marzo 2023 sarebbe stato negativo per €139,7 milioni.
La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2022 era di €177,3 milioni (miglioramento di €15,9 milioni nel 2023).
Nel periodo 1° aprile 2022 – 31 marzo 2023 il flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative è stato di circa €54,1 milioni.
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