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De Longhi, nel 2022 ricavi a € 3.158,4 mln (-2%) e utile netto a € 177,4 mln (-43%)

De Longhi: "L’eccesso di accumulo di scorte nei primi 9 mesi ha richiesto l’implementazione di misure straordinarie atte a riportare il magazzino sotto controllo e a ridurre di conseguenza i costi straordinari generati dalle inefficienze produttive e dalla gestione dello stock"

13 Marzo 2023

De Longhi, nel 2022 ricavi a  € 3.158,4 mln (-2%)  e utile netto a € 177,4 mln (-43%)

De Longhi ha comunicato i risultati per il FY 2022.

Nei 12 mesi:

ricavi a € 3.158,4 milioni, in leggero calo del -2% (-5,9% a cambi costanti);
adjusted Ebitda a € 362 milioni, pari all’11,5% dei ricavi (rispetto al 16% del 2021);
utile netto a € 177,4 milioni, pari al 5,6% dei ricavi (rispetto al 9,7% del 2021);
posizione finanziaria netta positiva per € 298,8 milioni, in discesa di € 126 milioni rispetto a fine 2021, ma in forte recupero nel quarto trimestre con un flusso di cassa positivo di € 270 milioni.
 

Nel quarto trimestre:

ricavi in calo del 3,9% a € 1.029,8 milioni (-7% a cambi costanti);
adjusted Ebitda a € 150 milioni e pari al 14,6% dei ricavi (rispetto al 14,7% nel 2021);
utile netto a € 78 milioni, pari al 7,6% dei ricavi (rispetto al 7,3% del 2021).
 

Il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo di € 0,48 per azione, pari ad un pay-out ratio del 41% in linea con la dividend policy del Gruppo.

 

 

Rimandiamo al comunicato allegato per i dati finanziari dettagliati.

 

Di seguito riportiamo il virgolettato dell'AD, Fabio De’ Longhi:

“In generale, sono molto soddisfatto di come il Gruppo ha saputo reagire di fronte allo scenario straordinariamente sfidante e complesso che si è venuto a creare nel 2022, considerando come tale scenario abbia portato ad un deterioramento della fiducia e potere d’acquisto dei consumatori e con quale intensità abbia messo a dura prova la gestione dei costi di produzione di tutto il nostro settore industriale. L’eccesso di accumulo di scorte nei primi 9 mesi ha richiesto l’implementazione di misure straordinarie atte a riportare il magazzino sotto controllo e a ridurre di conseguenza i costi straordinari generati dalle inefficienze produttive e dalla gestione dello stock. Il successo di queste azioni è testimoniato dalla performance reddituale e del cash-flow del quarto trimestre, positivo per € 270 milioni, reso possibile soprattutto dalla discesa del magazzino dal picco di fine giugno ai circa 550 milioni di fine anno. Il 2023 inizia in un contesto non molto dissimile dalla seconda parte del 2022 che ci lascia prevedere un progressivo miglioramento del clima economico e dei consumi nella seconda metà dell’anno dopo una partenza difficile, segnata da un ulteriore de-stocking da parte della distribuzione a cui si sommeranno gli effetti della nostra scelta strategica di uscire dal mercato del condizionamento mobile negli Stati Uniti e dello sfidante raffronto con la straordinaria crescita dei primi mesi dei precedenti due anni. In questo contesto, stimiamo perciò di poter chiudere l’anno con ricavi in leggera flessione ed un Ebitda adjusted nell’intervallo di 370-390 milioni di Euro."

 

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