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Ucraina, ok del Parlamento europeo su uso armi a lungo raggio contro Russia: 425 sì, 131 no e 63 astenuti, cdx vota contro

Via libera dalla Plenaria per l'utilizzo di armi a lunga gittata sulle basi militari russe, si avvicina l'escalation

19 Settembre 2024

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Il Parlamento europeo ha votato sì per l'uso di armi a lungo raggio contro la Russia. La votazione si è svolta oggi dopo le inevitabili pressioni dei giorni scorsi da parte di Usa e Gran Bretagna, che hanno fatto propendere i partiti della "maggioranza Ursula" verso questa linea. Su 619 votanti sono stati 425 i voti a favore. Il centrodestra ha votato no, ma ci sono state delle eccezioni: in FdI hanno votato a favore Lara Magoni e Ruggero Razza, in FI Marco Falcone, Giuseppina Princi e Massimiliano Salini. No anche da M5s e Verdi, coi grillini che richiamano lo spettro di una possibile "terza guerra mondiale". Il Pd si è spaccato: solo Elisabetta Gualmini e Pina Picierno hanno votato a favore, Lucia Annunziata è tra gli astenuti.

Ucraina, ok del Parlamento europeo su uso armi a lungo raggio contro Russia

Dalla Plenaria è arrivato l'ok affinché l'Ucraina attacchi sul suolo russo con le armi a lungo raggio. Un pericoloso via libera che potrebbe aprire scenari inaspettati, visto che non è esclusa una replica da Mosca, anche sul campo.

"Il Parlamento europeo – si legge nel paragrafo 8 – invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali consegnati all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo, che ostacolano la capacità dell’Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa secondo il diritto pubblico internazionale e lasciano l’Ucraina esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture”. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani aveva affermato che Forza Italia avrebbe votato "a favore della risoluzione a sostegno dell’Ucraina votando no all’emendamento che parla di utilizzo delle armi al di fuori del territorio ucraino".

Non solo il via libera per armi a lunga gittata, anche più armi e munizioni

"Il Parlamento europeo sottolinea che le forniture insufficienti di munizioni e armi e le restrizioni al loro utilizzo rischiano di compromettere gli sforzi compiuti finora e deplora profondamente la riduzione del volume finanziario degli aiuti militari bilaterali all’Ucraina da parte degli Stati membri, nonostante le energiche dichiarazioni rilasciate all’inizio dell’anno in corso".

 L’Eurocamera "ribadisce pertanto il suo invito agli Stati membri a rispettare l’impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all’Ucraina, di accelerare le forniture di armi, in particolare di moderni sistemi di difesa aerea e altri tipi di armi e munizioni, compresi i missili Taurus, in risposta a necessità chiaramente individuate – si legge ancora nel testo -; chiede la rapida attuazione degli impegni congiunti in materia di sicurezza contratti tra l’Ue e l’Ucraina; ribadisce la sua posizione secondo cui tutti gli Stati membri dell’Ue e gli alleati della Nato dovrebbero impegnarsi collettivamente e individualmente a fornire sostegno militare all’Ucraina con almeno lo 0,25 % del loro Pil annuo“.

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