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Cisgiordania, 16enne palestinese Mohammed Hamad rilasciato dopo 13 mesi di carcere "affaticato, pallido e deperito": la FOTO della trasformazione

Dopo oltre un anno di prigionia, la foto della trasformazione dell'adolescente Mohammed Hamad squarcia nuovamente il velo delle ipocrisie israeliane sul trattamento dei prigionieri palestinesi

19 Novembre 2025

Cisgiordania, 16enne palestinese Mohammed Hamad rilasciato dopo 13 mesi di carcere "affaticato, pallido e deperito": la FOTO della trasformazione

(fonte: Instagram, @palestine.pixel)

Pallidoemaciato e visibilmente stremato: è uscito così oggi, dalle carceri israeliane, il giovane palestinese Muhammad Ahmad Hamad dopo essere rimasto in prigione per 13 mesi.

Cisgiordania, 16enne palestinese Mohammed Hamad rilasciato dopo 13 mesi di carcere "affaticato, pallido e deperito": la FOTO della trasformazione

Muhammad Ahmad Hamad, 16 anni, è un adolescente palestinese del villaggio di Tell, a sud-ovest di Nablus, una delle più grandi città della Cisgiordania, ora occupata dai coloni israeliani. Arrestato e imprigionato lo scorso ottobre 2024, oggi, 19 novembre, dopo 13 mesi di detenzione è stato rilasciato. Ma le condizioni fisiche nelle quali è stato fotografato una volta uscito dalla prigionia sono tornate a interrogare sui trattamenti disumani che i soldati israeliani riservano indiscriminatamente ai civili palestinesi.

La foto della trasformazione fisica di Muhammad, ovvero il prima e il dopo dei 13 mesi di prigionia israeliana, parla da sola: il pallore, l'affaticamento negli occhi, il netto dimagrimento dovuto ad un regime di deperimento e denutrizione lo hanno reso praticamente irriconoscibile. Il rilascio del 16enne palestinese e la foto del prima-dopo rappresentano l'ennesima, fondamentale testimonia delle atrocità perpetrate dai soldati israeliani sugli oltre 9.000 detenuti palestinesi spesso trattenuti ingiustamente e soggetti a sistematiche tortureabusi. L'ultimo caso, quello più scioccante, ha riguardato un detenuto palestinese della Striscia, picchiato e abusato sessualmente per circa 15 minuti da 5 soldati Idf nel carcere israeliano di Sde Teiman. Ma numerosissimi altri sono gli esempi, puntualmente confermati da recenti indagini condotte da Medici per i diritti umani-Israele (Phri).

Il gruppo per i diritti umani ha infatti denunciato le false informazioni diffuse da un rapporto israeliano secondo cui, da ottobre 2023 "98 sono i palestinesi morti in carcere". Dati che non rispecchiano la realtà: tra violenze, malnutrizione e denutrizione, abusi fisici e psicologici e negligenza medica, il bilancio delle vittime sale a "centinaia". Con tutte le difficoltà che monitorare questi dati ha, dopo che, a fine ottobre scorso, il ministro Katz ha impedito l'ingresso del Comitato Internazionale della Croce Rossa nelle carceri dove sono detenuti prigionieri palestinesi.

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