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Gaza, detenuto palestinese abusato da 5 soldati Idf nel carcere Sde Teiman: violentato per 15’ da bendato, ammanettato e immobilizzato - VIDEO CHOC

Il prigioniero palestinese è stato portato d’urgenza in un ospedale israeliano con evidenti segni di abuso: costole fratturate, emorragie interne e una lacerazione rettale

31 Ottobre 2025

Un detenuto palestinese della Striscia di Gaza sarebbe stato vittima di un brutale abuso all’interno del carcere israeliano di Sde Teiman. Secondo quanto emerso, 5 soldati dell’Idf avrebbero picchiato e violentato per 15 minuti il prigioniero, che era bendato, ammanettato e immobilizzato. Le immagini dell’aggressione, riprese dalle telecamere di sorveglianza, sono state trasmesse da Channel 12 nell’agosto 2024, suscitando un’ondata di indignazione. L’indagine, aperta a luglio dopo il ricovero dell’uomo in ospedale con gravi ferite, ha scosso l’opinione pubblica israeliana.

Gaza, detenuto palestinese abusato da 5 soldati Idf nel carcere Sde Teiman: violentato per 15’ da bendato, ammanettato e immobilizzato

5 riservisti dell’Idf sono accusati di aver torturato e violentato un detenuto palestinese nel carcere di Sde Teiman, nel deserto del Negev. L’uomo, originario della Striscia di Gaza, era stato trasferito nella struttura il 5 luglio 2024, dopo un’operazione militare. Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta, una volta giunto al centro di detenzione sarebbe stato picchiato e aggredito sessualmente per circa 15 minuti, mentre si trovava bendato, ammanettato e completamente immobilizzato.

Le telecamere di sorveglianza della base hanno ripreso l’intera scena. Il video, trapelato nell’agosto 2024 e poi trasmesso dall’emittente israeliana Channel 12, ha provocato un’ondata di sdegno dentro e fuori Israele. Le immagini, considerate “sconvolgenti” anche da osservatori militari, mostrano il gruppo di soldati mentre infierisce sul detenuto senza che nessuno intervenga per fermarli.

L’inchiesta era stata avviata all’inizio di luglio, dopo che il prigioniero era stato portato d’urgenza in un ospedale israeliano con evidenti segni di abuso: costole fratturate, emorragie interne e una lacerazione rettale. Le sue condizioni avevano subito destato sospetti, spingendo la polizia militare ad aprire un’indagine di alto profilo.

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