Venerdì, 07 Novembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Caso Epstein, dem della Camera chiamano ex Principe Andrea a testimoniare su suoi rapporti "di amicizia" col finanziere - il DOCUMENTO del Congresso Usa

L'ex principe Andrea è stato convocato dalla commissione che si occupa dello scandalo Epstein a testimoniare come "persona informata dei fatti". Il documento, che dimostra prove inconfutabili sulla sua complicità nelle accuse di abusi sessuali e traffico di minori, chiede che Windsor dia tassativa risposta entro il prossimo 20 novembre

07 Novembre 2025

Caso Epstein, dem della Camera chiamano ex Principe Andrea a testimoniare su suoi rapporti "di amicizia" col finanziere - il DOCUMENTO del Congresso

Il documento del Congresso Usa

Il Congresso statunitense ha chiamato Andrew Mountbatten Windsor, ormai ex Principe, a testimoniare nel caso del faccendiere americano Jeffrey Epstein accusato di abusi sessualitraffico sessuale di minori. È questa la decisione presa da 16 membri democratici della commissione "Oversight and Government Reform" per dare un'ulteriore svolta alle indagini invitando Windsor a parlare come persona informata dei fatti.

Caso Epstein, dem della Camera chiamano ex Principe Andrea a testimoniare su suoi rapporti "di amicizia" col finanziere - il DOCUMENTO del Congresso Usa

Il caso Epstein non è chiuso, anzi. Sono sempre stati noti i rapporti "di amicizia" che Andrew Mountbatten Windsor intratteneva col finanziere morto Jeffrey Epstein e con la sua compagna Ghislaine Maxwell, ma ora la commissione americana che si sta occupando del caso vuol vederci chiaro e ha chiesto espressamente che l'ex principe britannico ora testimoni e riferisca a chiare lettere ciò che sa sul vecchio sodale. "Le accuse ben documentate contro di lei, insieme alla sua lunga amicizia con il signor Epstein, indicano che potrebbe essere a conoscenza delle sue attività rilevanti per la nostra indagine" hanno scritto i legislatori, guidati dal deputato Robert Garcia. E ora, dopo che il fratello Re Carlo III ha avviato ufficialmente le pratiche per revocargli i titoli ridimensionando il suo status reale e rendendolo di fatto un comune cittadino, Andrew Mountbatten Windsor è sempre più con le spalle al muro.

L'obiettivo del Congresso, secondo quanto riportato in un documento firmato da 16 democratici, è chiaro: scoprire l'identità di chi ha cospirato con Epstein e chi lo ha agevolato" per cogliere "l'effettiva misura delle sue operazioni criminali". Il documento è diretto e si apre con la richiesta più esplicita: "Signor Mountbatten Windsor, scriviamo per cercare la sua collaborazione nelle indagini condotte dalla Commissione Oversight and Government Reform sulle operazioni di traffico sessuale di Jeffrey Epstein". "Le accuse ben documentate contro di lei - continua il documento -, insieme alla sua lunga amicizia con il signor Epstein, indicano che potrebbe essere a conoscenza delle sue attività rilevanti per la nostra indagine". L'intento è dunque quello di dare un nome e un volto ai vari uomini a cui venivano offerte le prestazioni di ragazze minorenni come appunto Virginia Giuffrè che, dopo varie denunce, si è suicidata lo scorso aprile.

La lettera del Congresso fa il punto dell'"amicizia" tra Windsor ed Epstein: iniziata nel 1999 è proseguita fino al 2008, quando Epstein era già stato "condannato per essersi procurato minorenni per farle prostituire". Numerose sono le prove fornite dal documento ufficiale sui rapporti sistematici tra i due: un viaggio "con Epstein alla sua casa di New York, la residenza della regina Elisabetta II a Balmoral, e sull'isola privata di Epstein nelle isole Vergini americane". E proprio lì, continua il documento con tanto di riferimenti bibliografici, lo stesso Windsor è stato accusato di abuso di minori. Altra prova inconfutabile: "lo scambio di mail del 2011 scoperto recentemente nel quale lei gli ha scritto "ci siamo dentro insieme" conferma ulteriormente i nostri sospetti che lei possa avere informazioni valide sui crimini commessi da Epstein e dai suoi co-cospiratori". La missiva, che procede per due pagine con le accuse contro l'ex reale, è stata spedita al Royal Lodge e chiede a Windsor di rispondere entro il 20 novembre.

Spencer Kuvin, avvocato di molte vittime dell'ex imprenditore Epstein, è intervenuto in proposito: "Non credo che Andrea si metterà in una posizione di tale rischio" ha detto francamente, aggiungendo "chi depone davanti al Congresso deve giurare di dire la verità. Diversamente si rischia di venire indagati". Nessuna risposta ufficiale immediata è arrivata, né dall'ufficio di Windsor né da Buckingham Palace.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x