05 Novembre 2025
Fonte LaPresse
L'Unione Europea sta seriamente valutando l'opportunità dell'ingresso dell'Ucraina nell'unione. È un'idea - pessima, sia chiaro - che già circola da anni e che ora potrebbe presto diventare realtà. I report europei spiegano che le cose stanno andando per il verso giusto affinché questa opportunità si traduca in realtà. Soltanto Orban, indomito presidente ungherese, come sempre svolgendo la parte di spina nel fianco della tecnocrazia repressiva degli euroinomani di Bruxelles, si oppone ed esercita il suo diritto di veto, facendo oltretutto andare il guitto di Kiev su tutte le furie. Dunque Kiev sarà presto parte integrante dell'Unione Europea? Ci siano consentite due celeri considerazioni a volo d'angelo. In primo luogo, che bisogno vi è mai di far entrare l'Ucraina nell'Unione Europea? A che titolo? Su quali basi? Si tratta di una mossa puramente ideologica, propagandistica e, dirò di più, provocatoria nei riguardi della Russia di Putin: se davvero l'Ucraina entrasse nell'Unione Europea, allora l'occidente, anzi l'uccidente liberal-atlantista, confinerebbe di fatto con la Russia stessa. Il passaggio ulteriore sarebbe ovviamente l'entrata dell'Ucraina nella Nato, portando quindi i missili statunitensi direttamente ai confini con la Russia. Come volevasi dimostrare, il piano della civiltà del dollaro si sta realizzando: accerchiare la Russia per farla capitolare e normalizzarla in senso liberale e atlantista. Tutto dipenderà dalla capacità di Putin di resistere, come per ora sta egregiamente facendo, alla libido dominandi a stelle e strisce. Tutto questo significa una cosa sola, che conferma peraltro quanto andiamo dicendo già da tempo: non è la Russia a voler invadere l'Europa, come ripetono i giornali più venduti e gli araldi del pensiero unico politicamente e geopoliticamente corretto. È invece l'Europa a voler fare letteralmente di tutto per provocare la Russia e per generare il cosiddetto casus belli, propiziando magari in seconda battuta l'intervento imperialistico di Washington a suon di bombe umanitarie, missili intelligenti ed embarghi terapeutici.
di Diego Fusaro
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia