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Gerusalemme, repubblicano sionista Graham alimenta l'odio: "Hamas e Hezbollah pronti al riarmo, 2026 è l'anno per uccidere i cattivi" - VIDEO

Il senatore della Carolina del Sud Lindsey Graham è andato in visita nell'ufficio del primo ministro Netanyahu lanciando l'allarme: "I miliziani non si stanno disarmando; se potessero, ucciderebbero tutti gli israeliani"

22 Dicembre 2025

"Se Israele volesse uccidere tutti i palestinesi, potrebbe. Hamas vorrebbe uccidere tutti gli israeliani, ma non può": parola del senatore statunitense repubblicano Lindsey Graham che, intervenendo sul rapporto Usa-Israele specie a margine dell'incontro con Netanyahu, ha continuato ad alimentare il fuoco del genocidio nella regione mediorientale.

Gerusalemme, repubblicano sionista Graham alimenta l'odio: "Hamas e Hezbollah pronti al riarmo, 2026 è l'anno per uccidere i cattivi" - VIDEO

Ieri, domenica 21 dicembre, si è svolto l'incontro diplomatico a Gerusalemme tra Lindsey Graham, senatore 70enne per la Carolina del Sud, repubblicanosionistafilo israeliano convinto, e il primo ministro Benjamin Netanyahu. Dopo una serie di stucchevoli convenevoli tra le due parti, Graham è arrivato al "punto" della sua visita ufficiale, esortando - alla Pete Hegseth - alla "pace attraverso la guerra". "Voglio che il 2026 sia l'anno della pace e dell'eliminazione dei cattivi", ha esortato il filo trumpiano lanciando minacce allarmistiche, "la mia impressione è che Hamas non stia disarmando, ma si stia riarmando". "Ho l'impressione - ha continuato il senatore sollevando dubbi sul fatto che Washington e Tel Aviv non si stiano "impegnando" abbastanza per portare avanti il presunto "cessate il fuoco" - che stiano cercando di consolidare il potere, non di cederlo, a Gaza. Ho anche l'impressione che Hezbollah stia cercando di produrre più armi. È un risultato inaccettabile".

Affermazioni che, tradotte, non hanno fatto altro che dare a Netanyahu l'ennesima spallata con cui incentivare attacchi indiscriminati tanto a Gaza, quanto in Libano: "Hai ragione su entrambe le questioni", ha replicato sornione il primo ministro israeliano. Informazioni - quelle sul presunto "riarmo di Hamas" per ostacolare la tregua - che Graham avrebbe ottenuto da una fonte affatto super partes come quella dei servizi segreti israeliani. Graham ha quindi insistito per un ritorno al conflitto aperto, affinché cioè Usa e Israele "sottopongano Hamas ad un controllo cronometrico" e la minaccino di "scatenare Tel Aviv contro l'organizzazione". Dunque, per Graham la colpa di uno stallo nella "tregua" è imputabile ai miliziani.

Una narrazione propagandistica che, oltre ad ignorare i crimini sistematici di Israele contro i palestinesi, li rintuzza e compatta la partnership d'interessi tra statunitensi ed israeliani: "Se vuoi candidarti alla presidenza come repubblicano nel 2028 e non dimostri un forte sostegno a Tel Aviv, non credo che potrai vincere", ha ammesso Graham. Secondo cui, "Il denaro fornito ad Israele lo riceviamo [noi Usa, ndrdecuplicato in termini di sicurezza".

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